Valle del Linaro , ad anello da Balzolo di Pennapiedimonte 24.05.2022
near Pennapiedimonte, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La montagna madre , la Majella , offre il meglio di se stessa quando si va alla scoperta di valli ed eremi nascosti , incastonati su ripidi orridi , in un contesto di natura incomparabile . Non conoscevo questo versante da Balzolo , ma il giro ha racchiuso molti significati di storia della zona e di noi stessi . Si parte dalla piazzetta di Balzolo di Pennapiedimonte , a quota 726 mt. , dove di fronte all'ultimo parcheggio troviamo subito una formazione rocciosa , scolpita con forme che sembrano sedie . Saliamo sul sentiero G1 (sui segnavia e' indicato il Blockhaus) . Subito ci troviamo sulla presa d'acqua dell'acquedotto e ad intuito svoltiamo a sinistra per trovarci sulla prima sorpresa di giornata , la cosiddetta Penna o Cimirocco , un imponente formazione rocciosa a forma di penna , da cui forse deriva il nome del paese . Il panorama , che ci seguira' per tutta la durata dell'escursione , e' subito meraviglioso : si spazia dalla Valle dei Trabucchi alla Cima delle Murelle , con i suoi nevai . Si sale abbastanza decisamente tra mughi e bassa vegetazione e notiamo vecchie murature in declino , simbolo della frequentazione per lavoro di queste montagne , da parte dei pastori . Si arriva il localita' Croce a quota 1039 mt. , dove un piccolo segnavia in roccia indica un eremo che cerco percorrendo un tratto di sentiero , ma evidentemente e' molto fuori traccia , per cui desisto e torno indietro per proseguire e giungere al Rifugio Pischioli che incontriamo a quota 1135 mt. preceduto da una targa affissa ad un albero . A picco sulla Valle del Linaro , all'interno e' spartamente arredato per visitatori che desiderano ripararsi da avversita' , ma l'interno su roccia parla dei pastori che vi alloggiavano . Vicino , un fontanile ricco di acque sorgive ottime . A destra del fontanile si prosegue in bosco (il segnavia e' posto piu' in avanti , mentre avrebbe dovuto essere proprio all'imbocco del sentiero , tantoche' un tratturo in discesa vicino potrebbe trarre in inganno . Poco piu' in alto si giunge in localita' Ara dei Preti a quota 1219 mt. ove troviamo un altro bivio con un tratturo sulla sinistra . In mancanza di un chiaro segnavia CAI , proseguiamo sul sentiero G1 , che inizia ad inoltrarsi ripido nella splendida faggeta . Sugli alberi compaiono i segnavia col numero 3 che porta al Blockhaus e qui inizia il sospetto che forse non e' la direzione giusta . A quota 1371 mt. decidiamo infatti di tornare indietro all'ARA dei Preti , dove nascosto tra arbusti vediamo il sentiero segnato G2 , oggetto della nostra direzione . Per chi scarica quindi la traccia , occhio a prendere sulla sinistra e non salire come abbiamo fatto noi ! Inizia quindi il lungo traverso , con tratti leggermente esposti , che ci porta alla Grotta Piccola del Cavaliere , splendido esempio di ricovero pastorale , molto spartano con murature in decomposizione che ne attestano il riparo , con una piccola porta di ingresso . Ma e' proprio al di sotto che troviamo la Grotta del Cavaliere , antro enorme , caratterizzato anch'esso da una muratura di protezione e una piccola porta . All'interno salendo si trova un'altra camera sopraelevata. Le foto con gli sfondi delle Murelle sono splendide . Mentre riprendiamo la discesa , subito sulla sinistra un'altra piccola grotta , anch'essa protetta da murature in pietra . Qui ci poniamo la domanda del perche' lungo il percorso di queste meraviglie , non ci siano chiari segnavia che ne indichino la direzione e la durata , un vero peccato . Dalle grotte poi e' un continuo saliscendi in lunghi traversi , fino alla Madonna delle Sorgenti , ma anche qui non sappiamo mai i tempi di percorrenza . La Madonna delle Sorgenti , alla fine della sterrata di ritorno , e' caratterizzata da una piccola edicola votiva , con frasi francescane di invito al viandante di bere le fresche acque sorgive . Sulla destra una sterrata conduce all'inizio del Vallone , ma e' sbarrata da un cancello che prelude ad un casotto per la presa d'acqua . Riprendiamo quindi la sterrata di ritorno , col rumore delle piccole cascate del Linaro. Piu' avanti , prima dell'area pic-nic , scendiamo per vedere una splendida fragorosa cascata . Proseguendo , il rumore talvolta prelude ad altre cascate , che si possono raggiungere scendendo piccoli ripidi tratturi , ma la fatica e il caldo oggi si fanno sentire e proseguiamo quindi nel nostro ritorno su questa sterrata , ben tenuta , che ogni tanto si impenna in salita per poi discendere . Due gallerie scavate nella roccia , di cui da una un foro permette scatti simpatici , ci rinfrescano notevolmente . Di tanto in tanto ci sono balconi in roccia ove poter scattare qualche foto sul panorama sempre dominato dalla Cima delle Murelle , ma bisogna essere prudenti perche' non ci sono protezioni e lo sbalzo in basso e' notevole . Caratteristico per la sua posizione , il fontanile del gard-rail . Siamo quasi alla fine del percorso e incontriamo la scultura su roccia di un tipico pastore col suo gregge , simbolo di un'epoca ormai finita ma che ha contribuito alla crescita e benessere delle popolazioni locali . Poco piu' in avanti il sentiero e' pavimentato e porta alla piazzetta del Balzolo . Siamo rimasti sorpresi dai simboli e dalla storia che questo percorso ci ha insegnato e ci auguriamo che in futuro sia valorizzato come merita . Non poteva mancare una visita a Bocca di Valle al Sacrario che ospita le spoglie di un eroe della prima guerra mondiale : Andrea Bafile , tenente di vascello della Marina Militare , a cui e' stato dedicato il famoso Bivacco Bafile , sul sentiero che dalla direttissima porta al Corno Grande del Gran Sasso . Il dislivello positivo segnato da wikiloc non e' corretto , l'effettivo e' di circa 850 mt. , a cui occorre sottrarre i 180 mt. percorsi in piu' per errore .
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