Val Lapisina EEA: La Pèrtega (Per Esperti) - Troi de Medo - Troi de la Montagna
near Alto Nove, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Era da tempi che bramavo questa via alpinistica che mi solleticava la fantasia in modo particolare, tramandata da racconti di salite impervie e traversi di roccia impegnativi.
Ed oggi è arrivato il meteo giusto, la consapevolezza e la compagnia perfetta.
Si parte dal solito parcheggio presso lago Morto e si imbocca subito il Cai 1044a che sale verso il Vallon della Fontana, inizialmente di facile percorrenza con progressione logica e cmq segnata dai diversi bolli presenti, da prestare attenzione all'attraversamento di un torrentello che in questa stagione viste le copiose pioggie è gonfio d'acqua e il passaggio non è banale.
Si prosegue su evidente traccia Cai fino all'acquedotto di Nove dove ufficialmente il Cai finisce e diventa sentiero informale che è cmq marcato a terra ed accompagnato da buona bollinatura.
Si interseca poco dopo il Troi de le Lisse, che si percorre verso Nord per qualche centinaio di metri, fino a trovare sulla sx indicazione su sasso PERTEGA, e si sale.
Qui si cambia registro, la traccia a terra diventa labile, franosa, su loppe instabili, bisogna orientarsi con le fettucce rosse presenti e qualche bollo sparso, da qui si intuisce che non sarà una gita INPS.
Si sale sul crinale fino a giungere alla base dei primi salti di roccia delle Lisse dove l'escursione assume tratti alpinistici.
Bisogna progredire con calma ed attenzione alta, aiutandosi con i cordini sparsi ai quali cmq è meglio non dare troppa fiducia in quanto sono in pessime condizioni.
Troveremo dei passaggi complessi e delicati, alcuni da fare in aderenza, esposti ed instabili, in cui le loppe possono fungere da supporto essenziale per andare ad agganciare gli appigli sulle rocce successive.
Si salgono diversi livelli di roccia, passando attraverso alcuni tratti vegeto-minerali esposti ma attrezzati, si esce poi finalmente su terreno misto boschivo, si segue la bollinatura per quanto possibile, fino a giungere a una canalino dove il gruppo si è diviso, Fabio è salito sulla dx lungo canale (dove effettivamente sono presenti vecchi bolli) gli altri saliti a sx su traccia più evidente inizialmente, ma che poi tende a perdere consistenza con l'avanzare dei metri, in questo frangente bisogna agguzzare la vista ed orientarsi con i tagli dei rami (provvidenziali) che aiutano ad intuire la via corretta, e nel giro di qualche decina di minuti, andando un po' a tentativi ed un po di freestyle, si sbuca sul Troi de Medo (Cai985)
Si percorre il tratto del 985 che porta fino alle sorgenti prima di casere Marin, da lì si piega a sx sul 985a (o Troi de la Montagna) dal quale si scende di buon passo su traccia sempre evidentissima, ad andamento spesso zigzagante, si incrocia il troi de le Lisse, e si scende sempre su traccia principale velocemente fino ad intersecare il Troi dei Pai da dove si piega a sx, si percorre per lungo in un continuo saliscendi fino a giungere a Borgo Simoi prima, e poco dopo al punto di partenza.
DISCLAIMER: l'escursione di oggi è una via alpinistica e va affrontata con la giusta consapevolezza, la giusta preparazione fisica e la corretta dotazione.
È vivamente consigliato l'utilizzo di corda in almeno un paio di passaggi dove è quasi imperativo assicurare, se non si dispone della corda usare la MASSIMA ATTENZIONE, vietato sbagliare 🚫, vietato scivolare.
In un'uscita in più persone è vivamente consigliato l'uso del caschetto, pena qualche sasso in testa dai passi dei compagni sopra.
È possibile anche percorrere la Pèrtega al contrario, in discesa dal Troi de Medo, tuttavia lo sconsiglio fortemente sia per le difficoltà di orientamento che per le difficoltà di dearrampicare se non attrezzati.
Copertura cellulare sempre presente, passo odierno lento, consigliato almeno 1 litro d'acqua e scarpe strutturate da roccia.
Ed oggi è arrivato il meteo giusto, la consapevolezza e la compagnia perfetta.
Si parte dal solito parcheggio presso lago Morto e si imbocca subito il Cai 1044a che sale verso il Vallon della Fontana, inizialmente di facile percorrenza con progressione logica e cmq segnata dai diversi bolli presenti, da prestare attenzione all'attraversamento di un torrentello che in questa stagione viste le copiose pioggie è gonfio d'acqua e il passaggio non è banale.
Si prosegue su evidente traccia Cai fino all'acquedotto di Nove dove ufficialmente il Cai finisce e diventa sentiero informale che è cmq marcato a terra ed accompagnato da buona bollinatura.
Si interseca poco dopo il Troi de le Lisse, che si percorre verso Nord per qualche centinaio di metri, fino a trovare sulla sx indicazione su sasso PERTEGA, e si sale.
Qui si cambia registro, la traccia a terra diventa labile, franosa, su loppe instabili, bisogna orientarsi con le fettucce rosse presenti e qualche bollo sparso, da qui si intuisce che non sarà una gita INPS.
Si sale sul crinale fino a giungere alla base dei primi salti di roccia delle Lisse dove l'escursione assume tratti alpinistici.
Bisogna progredire con calma ed attenzione alta, aiutandosi con i cordini sparsi ai quali cmq è meglio non dare troppa fiducia in quanto sono in pessime condizioni.
Troveremo dei passaggi complessi e delicati, alcuni da fare in aderenza, esposti ed instabili, in cui le loppe possono fungere da supporto essenziale per andare ad agganciare gli appigli sulle rocce successive.
Si salgono diversi livelli di roccia, passando attraverso alcuni tratti vegeto-minerali esposti ma attrezzati, si esce poi finalmente su terreno misto boschivo, si segue la bollinatura per quanto possibile, fino a giungere a una canalino dove il gruppo si è diviso, Fabio è salito sulla dx lungo canale (dove effettivamente sono presenti vecchi bolli) gli altri saliti a sx su traccia più evidente inizialmente, ma che poi tende a perdere consistenza con l'avanzare dei metri, in questo frangente bisogna agguzzare la vista ed orientarsi con i tagli dei rami (provvidenziali) che aiutano ad intuire la via corretta, e nel giro di qualche decina di minuti, andando un po' a tentativi ed un po di freestyle, si sbuca sul Troi de Medo (Cai985)
Si percorre il tratto del 985 che porta fino alle sorgenti prima di casere Marin, da lì si piega a sx sul 985a (o Troi de la Montagna) dal quale si scende di buon passo su traccia sempre evidentissima, ad andamento spesso zigzagante, si incrocia il troi de le Lisse, e si scende sempre su traccia principale velocemente fino ad intersecare il Troi dei Pai da dove si piega a sx, si percorre per lungo in un continuo saliscendi fino a giungere a Borgo Simoi prima, e poco dopo al punto di partenza.
DISCLAIMER: l'escursione di oggi è una via alpinistica e va affrontata con la giusta consapevolezza, la giusta preparazione fisica e la corretta dotazione.
È vivamente consigliato l'utilizzo di corda in almeno un paio di passaggi dove è quasi imperativo assicurare, se non si dispone della corda usare la MASSIMA ATTENZIONE, vietato sbagliare 🚫, vietato scivolare.
In un'uscita in più persone è vivamente consigliato l'uso del caschetto, pena qualche sasso in testa dai passi dei compagni sopra.
È possibile anche percorrere la Pèrtega al contrario, in discesa dal Troi de Medo, tuttavia lo sconsiglio fortemente sia per le difficoltà di orientamento che per le difficoltà di dearrampicare se non attrezzati.
Copertura cellulare sempre presente, passo odierno lento, consigliato almeno 1 litro d'acqua e scarpe strutturate da roccia.
Waypoints
Risk
3,100 ft
Attenzione, inizio tratto vegeto-minerale attrezzato (con corde non in ottime condizioni)
Comments (3)
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OTTO 1 Anche io la bramavo da tempo..e grazie alla tua descrizione precisa e puntuale ( non assolutamente facile per una via di questo tipo) ripetuta ieri in data 14 aprile in solitaria! Che dire grazie ✌️
Complimenti 🍾
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