Val Lapisina EE: il Troi del Fafón (o Faffon) via Troi dei Fòrch, Cima Millifret e discesa per Cai1046 (Pian de la Pita)
near Fadalto, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Quest'oggi ci cimentiamo sulla salita che va a percorrere il troi del Fafón, uno dei più grandi collatoi della Val Lapisina che scende dal monte Millifret fino alla statale che sale in Fadalto.
La classificazione Molto Difficile è riferita più che altro alla continua concentrazione da tenere per non perdere orientamento, e ad alcuni passaggi impegnativi nella parte alta.
In sostanza, si parcheggia l'auto al parcheggio del monumento dei caduti fronte ex Osteria Sant'Angelo, si innesta subito a dx il Cai1046 che sale spedito e con grande guadagno altrimetrico.
(Ps. Attenzione ⚠️ questo è purtroppo il tratto in assoluto più infestato dalle zecche, personalmente oggi ne ho eliminate 20 da addosso)
Si prosegue sul 1046 fino a circa 680m quando si incontra la Fontana de Mur, dalla quale si piega a dx andando a prendere il Troi dei Forch, sentiero informale e pochissimo battuto, oggi la fotta vegetazione e gli schianti ci hanno dato filo da torcere.
Si seguono la bollinatura, a tratti scarsamente visibile perché coperta da muschi e foglie, e si cerca di salire dando un senso logico, in direzione per lo più verso Sud a mezzacosta fino ad arrivare ad un bivio con indicazione Fafón.
Da qui inizia la salita praticamente verticale, con pendenza di circa il 50/60%, stando sopra al ciglio destro del gravone, si cammina su loppe umide ed inclinate, potrebbe essere utile calzare ramponcini.
Si prosegue fino a trovare su un albero cartello che segna l'intersezione col Viàz de le Stele, si attraversa con attenzione l'ampio gravone, e si inizia la salita sull'altra sponda.
Attenzione ⚠️ qui l'ambiente si fa più severo, tenere sempre a vista bollinatura, attenzione ai traversi in grande pendenza, occhio all'abbondantissimo foliage e alle radici umide.
Si passa alcun tratti attrezzati con cordino, ci son almeno un paio di belvedere con vista superba su Val Lapisina, Alpago, Col Nudo, Duranno fino all'Antelao e Punta Sorapiss 🤩
Si arriva sotto al saltino di roccia che porta verso la fase finale dell'ascesa, occhio a NON seguire i bolli gialli del Viàz, c'è il segno di svolta sulla paretina sovrastante, vedi waypoint.
Passato questo passaggio il sentiero rientra in difficoltà escursionistiche, ma sempre attenzione a qualche passaggio infido e zone umide.
Si scollina dopo poco sul sentiero di cresta che porta al Millifret, e da qui si piega a sx seguendo un po' traccia in libera, si passa la cima del monte, e si raggiunge il sentiero E7 (Piaie Longhe) che si tiene fino al bivio per Pian de la Pita.
A quota 1500m, si piega a sx seguendo indicazioni per Cai1046, si scende rapidi con sosta bevande ai ruderi (ahimè) dell'ex bivacco, e poi si scende rapidi sotto le rovine per andare a prendere traccia.
Prime centinaia di metri del 1046 sono complessi, umidi, franosi ed insidiosi.
Scendendo la traccia si fa viavia più percorribile mantenendo sempre comunque caratteristiche parecchio selvatiche, si prosegue su saltini di roccia, loppe sporche, si passano almeno 5/6 traversi attrezzati con cordino d'aiuto (in realtà spesso più di intralcio che d'aiuto).
Si cala altitudine con buon ritmo fino ad arrivare ad un pianoro (Pianoi) a circa 1130m (non 971 come indicato), si prosegue giù in verticale con la dovuta attenzione seguendo pedissequamente la bollinatura, senza indugiare o prendere tracce "alternative".
Riscesi fino a fontana dei Mur il percorso scende per la stessa via dell'andata, fino al punto di partenza.
Conclusioni📝: escursione tosta che mette a dura prova fisico e testa, ci sono parecchi passaggi dove la bollinatura non c'è e bisogna proseguire con ottimo senso di orientamento per non incappare in qualche guaio, non avete fretta di salire per forza.
👉🏻Per lo sviluppo altimetrico e e suddette difficoltà consiglio il giro ad un utente esperto e preparato.
Copertura cellulare 80%
No punti acqua
Passo odierno lento
Stay tuned for more paths!
La classificazione Molto Difficile è riferita più che altro alla continua concentrazione da tenere per non perdere orientamento, e ad alcuni passaggi impegnativi nella parte alta.
In sostanza, si parcheggia l'auto al parcheggio del monumento dei caduti fronte ex Osteria Sant'Angelo, si innesta subito a dx il Cai1046 che sale spedito e con grande guadagno altrimetrico.
(Ps. Attenzione ⚠️ questo è purtroppo il tratto in assoluto più infestato dalle zecche, personalmente oggi ne ho eliminate 20 da addosso)
Si prosegue sul 1046 fino a circa 680m quando si incontra la Fontana de Mur, dalla quale si piega a dx andando a prendere il Troi dei Forch, sentiero informale e pochissimo battuto, oggi la fotta vegetazione e gli schianti ci hanno dato filo da torcere.
Si seguono la bollinatura, a tratti scarsamente visibile perché coperta da muschi e foglie, e si cerca di salire dando un senso logico, in direzione per lo più verso Sud a mezzacosta fino ad arrivare ad un bivio con indicazione Fafón.
Da qui inizia la salita praticamente verticale, con pendenza di circa il 50/60%, stando sopra al ciglio destro del gravone, si cammina su loppe umide ed inclinate, potrebbe essere utile calzare ramponcini.
Si prosegue fino a trovare su un albero cartello che segna l'intersezione col Viàz de le Stele, si attraversa con attenzione l'ampio gravone, e si inizia la salita sull'altra sponda.
Attenzione ⚠️ qui l'ambiente si fa più severo, tenere sempre a vista bollinatura, attenzione ai traversi in grande pendenza, occhio all'abbondantissimo foliage e alle radici umide.
Si passa alcun tratti attrezzati con cordino, ci son almeno un paio di belvedere con vista superba su Val Lapisina, Alpago, Col Nudo, Duranno fino all'Antelao e Punta Sorapiss 🤩
Si arriva sotto al saltino di roccia che porta verso la fase finale dell'ascesa, occhio a NON seguire i bolli gialli del Viàz, c'è il segno di svolta sulla paretina sovrastante, vedi waypoint.
Passato questo passaggio il sentiero rientra in difficoltà escursionistiche, ma sempre attenzione a qualche passaggio infido e zone umide.
Si scollina dopo poco sul sentiero di cresta che porta al Millifret, e da qui si piega a sx seguendo un po' traccia in libera, si passa la cima del monte, e si raggiunge il sentiero E7 (Piaie Longhe) che si tiene fino al bivio per Pian de la Pita.
A quota 1500m, si piega a sx seguendo indicazioni per Cai1046, si scende rapidi con sosta bevande ai ruderi (ahimè) dell'ex bivacco, e poi si scende rapidi sotto le rovine per andare a prendere traccia.
Prime centinaia di metri del 1046 sono complessi, umidi, franosi ed insidiosi.
Scendendo la traccia si fa viavia più percorribile mantenendo sempre comunque caratteristiche parecchio selvatiche, si prosegue su saltini di roccia, loppe sporche, si passano almeno 5/6 traversi attrezzati con cordino d'aiuto (in realtà spesso più di intralcio che d'aiuto).
Si cala altitudine con buon ritmo fino ad arrivare ad un pianoro (Pianoi) a circa 1130m (non 971 come indicato), si prosegue giù in verticale con la dovuta attenzione seguendo pedissequamente la bollinatura, senza indugiare o prendere tracce "alternative".
Riscesi fino a fontana dei Mur il percorso scende per la stessa via dell'andata, fino al punto di partenza.
Conclusioni📝: escursione tosta che mette a dura prova fisico e testa, ci sono parecchi passaggi dove la bollinatura non c'è e bisogna proseguire con ottimo senso di orientamento per non incappare in qualche guaio, non avete fretta di salire per forza.
👉🏻Per lo sviluppo altimetrico e e suddette difficoltà consiglio il giro ad un utente esperto e preparato.
Copertura cellulare 80%
No punti acqua
Passo odierno lento
Stay tuned for more paths!
Waypoints
Waypoint
2,911 ft
Waypoint
Waypoint
3,868 ft
Waypoint
Waypoint
4,389 ft
Bollatura doppia, in condivisione col Viàz de le Stele
Calare leggermente a sx bollo più avanti
Waypoint
4,495 ft
Waypoint
Waypoint
4,778 ft
Inizio 1046
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