Val Lapisina: Cengia nord, Troi de le Lisse completo fino Borgo Collón, rientro per Troi dei Pai.
near Alto Nove, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
L' obbiettivo di oggi era compiere una traversata completa della Val Lapisina, ed abbiano deciso di farlo attraverso il ben noto (almeno in loco) Troi de le Lisse che parte da località Caloniche e arriva a Borgo Collón.
Parcheggiata l'auto nell'ampio parcheggio del lago Morto, si segue l'ampia traccia che costeggia tutto il lago, fino alla fine, quando si prende traccia che sale a destra, e seguendo asfalto e qualche deviazione ci porta sotto al passaggio del treno e poi alla palestra di roccia, da dove parte la traccia di cengia.
La cengia, da affrontare con piede fermo e la dovuta concentrazione (ASSOLUTAMENTE da evitare con fondo bagnato o incerto), porta in pochi minuti al piazzale della centrale Enel.
Dal piazzale si prende a dx su asfalto, al primo tornante si tira dritti entrando nel sentiero che fa da raccordo per innestare il 1045 che sale dalla sponda nord del lago.
Si sale agilmente su ampissima traccia fino a trovare sulla sx l'innesto del Troi de le Lisse, ben segnalato con segnavia.
La prima parte del troi è tenuta e segnata molto bene, non si creano indugi sulla via da seguire e se pur con qualche schianto il progredire è semplice.
Verso la metà del percorso il sentiero cambia volto, l'ambiente diventa più severo, si passa da ambiente boschivo ad attraversare diversi canaloni, nei quali le tracce si fanno più effimere ed risulta necessario affidarsi al gps per non incorrere in errori che portano a situazioni complesse.
(Anche oggi abbiano indugiato in un traverso, e siamo stati costretti a correggere il percorso tornado a ritroso)
Da qui in poi l'attenzione va tenuta alta, vietato perdere di vista la bollatura (cmq sempre presente) e piede fermo richiesto a prescindere; purtroppo gli ancora numerosi schianti non aiutano l'orientamento come anche le molteplici tracce di animali che invitano a seguire traccette fuorvianti.
Procedendo con cautela, tenendo cmq un buon passo, usciamo dalla parte più ostica e, tralasciando le numerose tracce che salgono da sotto che quasi tutte portano a raccordare il Cai985 (Troi de Medo) con numerose varianti (prima o poi le faremo tutte), arriviamo dopo qualche decina di minuti alla fine effettiva del Troi de le Lisse in prossimità di un ampio prato con un bel pino.
Si scende poi agilmente a sinistra verso il caseggiato di Borgo Collón, si percorrono una ventina di minuti su strade di varia natura: cementate, asfaltate, carrareccie, fino a riprendere, 500m dopo località Croda Rossa, un'ampia carrareccia a sinistra, siamo ora sul 985.
Da qui si procede di buona lena fino all'incrocio col Troi dei Pai, che taglia il versante nord rimanendo praticamente sempre alla stessa quota; tratto di sentiero bello pulito lineare e privo di qualsiasi difficoltà, classica mulattiera,sempre ottima la bollatura. In questo periodo si notato diversi attività di disboscamento e accatastamento del legname, anche se ciò è diventata oramai un'attività anacronistica..
Arrivati all'ultimo tratto si attraversa velocemente Borgo Simoi, e si percorrosono le ultime centinaia di metri su comodo terreno pratico fino al punto di partenza.
Escursione che classifico come DIFFICILE in una scala escursionistica, sia per la concentrazione da tenere in cengia e nelle parti impervie della traccia centrale su canaloni e roccette, sia cmq per sviluppo e dislivello non da sottovalutare.
Il percorso non presenta tratti con difficoltà alpinistiche, ma richiede cmq dimestichezza con tracce non facilmente individuabili, ed impone concentrazione nel mantenere un orientamento a volte difficoltoso.
Copertura telefonica 100%
Nessun punto acqua.
Parcheggiata l'auto nell'ampio parcheggio del lago Morto, si segue l'ampia traccia che costeggia tutto il lago, fino alla fine, quando si prende traccia che sale a destra, e seguendo asfalto e qualche deviazione ci porta sotto al passaggio del treno e poi alla palestra di roccia, da dove parte la traccia di cengia.
La cengia, da affrontare con piede fermo e la dovuta concentrazione (ASSOLUTAMENTE da evitare con fondo bagnato o incerto), porta in pochi minuti al piazzale della centrale Enel.
Dal piazzale si prende a dx su asfalto, al primo tornante si tira dritti entrando nel sentiero che fa da raccordo per innestare il 1045 che sale dalla sponda nord del lago.
Si sale agilmente su ampissima traccia fino a trovare sulla sx l'innesto del Troi de le Lisse, ben segnalato con segnavia.
La prima parte del troi è tenuta e segnata molto bene, non si creano indugi sulla via da seguire e se pur con qualche schianto il progredire è semplice.
Verso la metà del percorso il sentiero cambia volto, l'ambiente diventa più severo, si passa da ambiente boschivo ad attraversare diversi canaloni, nei quali le tracce si fanno più effimere ed risulta necessario affidarsi al gps per non incorrere in errori che portano a situazioni complesse.
(Anche oggi abbiano indugiato in un traverso, e siamo stati costretti a correggere il percorso tornado a ritroso)
Da qui in poi l'attenzione va tenuta alta, vietato perdere di vista la bollatura (cmq sempre presente) e piede fermo richiesto a prescindere; purtroppo gli ancora numerosi schianti non aiutano l'orientamento come anche le molteplici tracce di animali che invitano a seguire traccette fuorvianti.
Procedendo con cautela, tenendo cmq un buon passo, usciamo dalla parte più ostica e, tralasciando le numerose tracce che salgono da sotto che quasi tutte portano a raccordare il Cai985 (Troi de Medo) con numerose varianti (prima o poi le faremo tutte), arriviamo dopo qualche decina di minuti alla fine effettiva del Troi de le Lisse in prossimità di un ampio prato con un bel pino.
Si scende poi agilmente a sinistra verso il caseggiato di Borgo Collón, si percorrono una ventina di minuti su strade di varia natura: cementate, asfaltate, carrareccie, fino a riprendere, 500m dopo località Croda Rossa, un'ampia carrareccia a sinistra, siamo ora sul 985.
Da qui si procede di buona lena fino all'incrocio col Troi dei Pai, che taglia il versante nord rimanendo praticamente sempre alla stessa quota; tratto di sentiero bello pulito lineare e privo di qualsiasi difficoltà, classica mulattiera,sempre ottima la bollatura. In questo periodo si notato diversi attività di disboscamento e accatastamento del legname, anche se ciò è diventata oramai un'attività anacronistica..
Arrivati all'ultimo tratto si attraversa velocemente Borgo Simoi, e si percorrosono le ultime centinaia di metri su comodo terreno pratico fino al punto di partenza.
Escursione che classifico come DIFFICILE in una scala escursionistica, sia per la concentrazione da tenere in cengia e nelle parti impervie della traccia centrale su canaloni e roccette, sia cmq per sviluppo e dislivello non da sottovalutare.
Il percorso non presenta tratti con difficoltà alpinistiche, ma richiede cmq dimestichezza con tracce non facilmente individuabili, ed impone concentrazione nel mantenere un orientamento a volte difficoltoso.
Copertura telefonica 100%
Nessun punto acqua.
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