Val di Zoldo: Sasso di Bosconero via normale per la Forcella Toanella dal Parcheggio Pontesei al km 118-IV della SP 251

Escursione a una non difficile vetta dolomitica, con buon dislivello e senza particolari passaggi tecnici.
La vetta è pure molto panoramica, ma oggi – contrariamente alle previsioni meteo – era circondata dalle nubi fin dal mattino.
Ho valutato l’itinerario “medio” perché per le Dolomiti utilizzo una “scala dolomitica” vista la loro particolarità e varietà in quasi tutti i tracciati.
Qui la concentrazione è necessaria in salita per seguire le ripide tracce segnate meno faticose che a volte si confondono con altre tipiche di discesa con fondo di ghiaia più morbido: nulla di strano in Dolomiti.
Fino al Rifugio Casera di Bosconero ci sono due sentieri principali CAI con varianti che passano dall’uno all’altro.
Poi si seguono le indicazioni verso Forcella Toanella, e dopo il primo tratto tra la vegetazione inizia quello di attenzione ai segnavia (piccoli bolli rossi più piccoli e grandi ometti) per tenere le linee meno faticose.
Già qui il GPS è poco affidabile per i rimbalzi di segnale sulle alte pareti, ma in generale bisogna evitare il gran fossato di frana che, a un certo punto, si apre sulla destra in salita salendo subito sopra il suo bordo sinistro.
Si arriva così sotto l’imbocco del canale finale della Val Toanella dove i segnavia portano inizialmente sulla sinistra direzione salita e passano verso destra poco prima della Forcella Toanella.
In discesa c’è una bella linea di ghiaia morbida sul centrosinistra del canale (quindi lato quasi opposto alla prima parte di salita): divertente con “pit stop” alla fine per togliere i sassi dalle scarpe basse per chi le usa come me.
Dalla Forcella Toanella ci sono un “esercito di ometti” e vari segnavia rossi per indicare la traccia verso la vetta del Sasso di Bosconero.
C’è un solo breve tratto ripido con fondo senza buona presa, e anticipa una bassa fascia di roccia dove i segnavia portano verso l’unico punto dove si usano le mani per un brevissimo saltino di I° grado.
In realtà si può anche evitare (me ne sono accorto in discesa) per uno stretto intaglio che aggira il roccione sulla sinistra in salita – bisogna togliere lo zaino e avanzare, ponendosi di traverso, tenendolo in mano al proprio fianco: così si può camminare eretti su normali gradini.
Al rientro, dopo il Rifugio Bosconero, ho deviato verso la piccola Casera dei Zot, per visitare la vicina cascata e il successivo laghetto.
Dopo il laghetto con cartello “Fòs de BòscNégre” (riporto l’esatta grafia e credo significhi Val del Bosconero) si incontra una bella sorgente dal nome molto impegnativo: “Fontana dell’Eterna Giovinezza” (località Àiva del Roka).
Ho bevuto, fatto il pieno alle borracce e … nei prossimi anni vedremo i risultati! 😉

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Il dislivello reale dell’escursione è di circa 1.700 metri e non 2.090 come indicato nei dati di riepilogo Wikiloc.

Chi vuol provare – sempre a partire da Forcella Toanella – una vetta più difficilina può salire il “dirimpettaio” Sasso di Toanella: vedi itinerario → Val di Zoldo: Sasso di Toanella via normale per la Forcella Toanella dal Parcheggio Pontesei al km 118-IV della SP 251.

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