Val di Rhemes: becca della Traversiere e punta Basei
near Thumel, Valle d’Aosta (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
La registrazione è unica per motivi tecnici, ma si tratta di due gite separate in val di Rhemes. Partendo da Thumel, si segue il comodo sentiero che porta al rifugio Benevolo. In poco tempo si raggiungono i prati alpini che portano verso la testa della valle e si sale con la Granta Parey sullo sfondo. Per il rifugio sono circa 1 ora e mezza di cammino, con poco più di 400m di dislivello.
Per il lago Goletta e la Becca della Traversiere:Una volta giunti al rifugio si prende il bivio per il sentiero 13D che sale lungo il fianco sinistro della valle fino ad arrivare all'avvallamento di origine glaciale in cui si trova il lago Goletta. Il sentiero lascia posto a sfasciumi e residui di nevai e sale sulla destra del lago. Il tratto che porta al colle Bassac Déré è ripido e ancora coperto da neve cedevole per cui risulta un po' faticoso e scivoloso. Una volta arrivati al colle il panorama si apre sui ghiacciai di Gliairetta e Golettaz, ma nel mio caso il panorama è completamente offuscato dalle nuvole. Dal colle parte il sentiero che porta in vetta, in circa 45 minuti si arriva senza difficoltà particolari.
Il secondo giorno la destinazione è punta Basei, dal lato opposto della valle. Dal rifugio si prende il sentiero 13B che procede alla destra orografica del torrente e risale la valle rimanendo in basso, nei prati abitati dalle marmotte. Questo primo tratto è molto piacevole, occorre solo attraversare alcuni ruscelli che intersecano il cammino. Giunti sotto al colle, il sentiero sale ripido in mezzo alle pietraie fino ai 3176m del colle. Da qui si apre la visuale sulla Valsavarenche e il Gran Paradiso e si vede la meta alla nostra destra. Per salire alla punta, il primo tratto di avvicinamento non presenta difficoltà, dopodiché ci si inerpica sulle rocce. Prima dal lato della Val di Rhemes, poi si scollina e si percorre l'ultimo tratto dal lato della Valsavarenche. Prima della vetta è presente un passaggio attrezzato con cavo di acciaio e alcuni gradini per superare circa 5m di parete. Il panorama dalla cima è bellissimo e vale la fatica.
Scendendo decido di arrivare al colle della Nivoletta, passando dal colle Basei. Non c'è un sentiero segnato ma si procede tra la cresta e i nevai. La discesa dal colle della Nivoletta è stata complicata dall'aver perso più volte la traccia. Dopo un primo pezzo ripido ma facile da seguire, si incontrano diversi nevai (nel mio caso ancora senza tracce umane da seguire) e le indicazioni sul sentiero sono davvero scarse o nascoste dalla neve. Ho dovuto tagliare per diversi nevai per scendere, fino a ritrovare finalmente una parvenza di traccia e le impronte nella neve di qualche altro escursionista. Sconsiglio per ovvie ragioni di seguire la mia traccia, e anche di fare questo percorso quando l'innevamento è ancora abbondante. È molto bello dal punto di vista panoramico, in quanto rimane per un lungo tratto ad alta quota e offre una visuale unica sulla valle.
L'ultima parte nei prati è molto piacevole. Il rientro a Thumel avviene sempre sul sentiero 13, facile e corto.
Per il lago Goletta e la Becca della Traversiere:Una volta giunti al rifugio si prende il bivio per il sentiero 13D che sale lungo il fianco sinistro della valle fino ad arrivare all'avvallamento di origine glaciale in cui si trova il lago Goletta. Il sentiero lascia posto a sfasciumi e residui di nevai e sale sulla destra del lago. Il tratto che porta al colle Bassac Déré è ripido e ancora coperto da neve cedevole per cui risulta un po' faticoso e scivoloso. Una volta arrivati al colle il panorama si apre sui ghiacciai di Gliairetta e Golettaz, ma nel mio caso il panorama è completamente offuscato dalle nuvole. Dal colle parte il sentiero che porta in vetta, in circa 45 minuti si arriva senza difficoltà particolari.
Il secondo giorno la destinazione è punta Basei, dal lato opposto della valle. Dal rifugio si prende il sentiero 13B che procede alla destra orografica del torrente e risale la valle rimanendo in basso, nei prati abitati dalle marmotte. Questo primo tratto è molto piacevole, occorre solo attraversare alcuni ruscelli che intersecano il cammino. Giunti sotto al colle, il sentiero sale ripido in mezzo alle pietraie fino ai 3176m del colle. Da qui si apre la visuale sulla Valsavarenche e il Gran Paradiso e si vede la meta alla nostra destra. Per salire alla punta, il primo tratto di avvicinamento non presenta difficoltà, dopodiché ci si inerpica sulle rocce. Prima dal lato della Val di Rhemes, poi si scollina e si percorre l'ultimo tratto dal lato della Valsavarenche. Prima della vetta è presente un passaggio attrezzato con cavo di acciaio e alcuni gradini per superare circa 5m di parete. Il panorama dalla cima è bellissimo e vale la fatica.
Scendendo decido di arrivare al colle della Nivoletta, passando dal colle Basei. Non c'è un sentiero segnato ma si procede tra la cresta e i nevai. La discesa dal colle della Nivoletta è stata complicata dall'aver perso più volte la traccia. Dopo un primo pezzo ripido ma facile da seguire, si incontrano diversi nevai (nel mio caso ancora senza tracce umane da seguire) e le indicazioni sul sentiero sono davvero scarse o nascoste dalla neve. Ho dovuto tagliare per diversi nevai per scendere, fino a ritrovare finalmente una parvenza di traccia e le impronte nella neve di qualche altro escursionista. Sconsiglio per ovvie ragioni di seguire la mia traccia, e anche di fare questo percorso quando l'innevamento è ancora abbondante. È molto bello dal punto di vista panoramico, in quanto rimane per un lungo tratto ad alta quota e offre una visuale unica sulla valle.
L'ultima parte nei prati è molto piacevole. Il rientro a Thumel avviene sempre sul sentiero 13, facile e corto.
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