Val d’Astico: da Longhi di Pedemonte a Luserna con salite per Prà Vecio e La Forcella
near Longhi, Veneto (Italia)
Viewed 1579 times, downloaded 20 times
Trail photos
Itinerary description
Solo da un paio di punti si può godere di un bel panorama, ma oggi la foschia lasciava visibili soltanto le montagne più vicine.
Così congegnata è in pratica una “doppia breve escursione” che si può tranquillamente spezzare, sempre dallo stesso punto di partenza, in due diverse giornate (aggiungendo un breve facile raccordo fra Scàlzeri e il Bivio Prùchele).
Provo a suddividerla per segmenti seguendo il senso di percorrenza odierno:
1. Prima salita a Luserna per Prà Vecio: non segnalata; fino a Prà Vecio traccia costante di varia evidenza; poi fino alla fascia rocciosa direzione logica con qualche breve tratto di “sparizione di traccia”; un po’ di attenzione, o meglio concentrazione, nel seguire la parte successiva per capire le varie svolte fino a Luserna
2. Discesa su CAI 605 fino a Belfiore facile
3. Lungo traverso da Belfiore al Bivio Prùchele: parzialmente segnalato con bolli rossi non CAI, facile stando attenti a non tirare diritto al Bivio Val Grossa
4. Seconda salita a Luserna per La Forcella: non segnalata; servono più concentrazione e osservazione della prima salita, specialmente perché ci sono più tratti a fondo erboso che possono nascondere un po’ la traccia; attenzione a imboccare la direzione giusta dalla Forcella perché c’è un’altra traccia che va verso destra e che riporterebbe direttamente verso Belfiore
5. Parziale risalita per CAI 605 e parziale discesa per CAI 601 facili
6. Ultima parte di discesa finale per tracce ENEL e tracce non segnate: è molto più facile sbagliare in discesa che in salita percorrendo “sentieri selvaggi”, quindi ancora concentrazione; occhio alle caviglie per 10/20 metri di macereto
Dove ho scritto “non segnalato”, ogni tanto (… ma ogni tanto) si trovano in effetti qualche piccolo ometto, qualche bollo rosso sbiadito e qualche nastro bianco-rosso di cantiere: messi tutti insieme non fanno “una serie-guida”, ma aiutano comunque perché danno la conferma di essere sul tragitto giusto.
Le foto sono quasi tutte di riferimento per capire cosa c’è di ben identificabile durante i tratti non segnalati.
I KM INDICATI DA WIKILOC SONO CORRETTI, MA IL DISLIVELLO CALCOLATO CON “Garmin BaseCamp” È DI CIRCA 1.800 METRI, ED È QUELLO GIUSTO (CONFERMATO CON ALTIMETRO A PRESSIONE SUUNTO).
Waypoints
01 - Parcheggio Longhi di Pedemonte presso il ponte e fermata autobus
04 - Arrivo sotto fascia rocciosa
Arrivati alla fascia rocciosa si traversa verso destra fino a superare il vallone "Stel Tal". Poi la traccia effettua qualche tornantino a superare alcune piccole balze rocciose che creano delle mini-cenge. Oggi non era evidentissimo questo tratto perché è stagione di erbacce alte, ma con attenzione si va tranquilli. Poi si rientra verso il fondo del vallone che si sale in centro per alcuni metri prima dell'ultimo breve tratto su prati per arrivare all'immissione nel CAI 605 (quasi al punto di passaggio asfalto/sentiero).
07 - Punto panoramico su CAI 605
09 - Svolta secca a destra al cartello 'Val Grossa'
Qui si arriva con camminata veloce e bisogna stare attenti a non tirare diritto per la traccia che, effettivamente, è più evidente. Se si va diritti si scende direttamente in valle. Bisogna fare un vero e proprio tornantino destro seguito quasi subito da un altro sinistro. Poi la traccia porta con breve salita al waypoint successivo Maso Balin, da cui riprende più o meno pianeggiante.
10 - Maso Balìn
11 - Svolta secca a destra al cartello 'Pruchele'
Stessa situazione del waypoint "09 - Svolta secca a destra al cartello "Val Grossa". Qui se si va diritti per la traccia migliore si finisce a Scàlzeri e poi direttamente al parcheggio di partenza.
12 - Spiazzo del Canòt
È uno spiazzo erboso di riferimento che compare sulla destra direzione salita dopo una serie di muretti a secco.
15 - Sella che precede La Forcella
17 - Svolta a sinistra per uscire dal canale verso i prati finali
La traccia svanisce nel traverso che si percorre poco prima di arrivare al fondo del canale da risalire. Oggi c'era un nastro bianco-rosso di cantiere nel tratto di traverso di cui sopra e un altro al punto di svolta sinistra. Se li ho ben contati ce n'erano altri 3 dalla forcella a questo tratto, oltre a 3 o 4 bolli rossi sbiaditi e qualche piccolo ometto. Non c'è una vera traccia nella parte di risalita del canale, ma è ben evidente nel punto di uscita verso sinistra. All'uscita ancora pochi metri di facile prato e si ritorna sul CAI 605.
19 - Bollo rosso su alberelli visibile dal CAI 605 per riferimento eventuale discesa verso La Forcella
20 - Svolta a sinistra in ingresso a Luserna per raccordo verso CAI 601
22 - Uscita a sinistra da CAI 601 in corrispondenza di segni rossi ENEL
Questo tratto di rientro extra-CAI si può dividere in 4 segmenti diversi: 1) Inizio molto ben marcato, che non dura molto, da segnaletica rossa ENEL; 2) Poi la traccia continua di varie larghezze, più irregolare come fondo, fino a sovrapporsi a un macereto alla cui fine si nota una non evidentissima svolta a destra; 3) Bisogna invece andare a sinistra per breve raccordo inselvatichito; 4) Si incrocia un tracciato ENEL (che non è lo stesso trovato in alto) ancora molto ben segnato nel solito rosso vivace che porta fino alla stradetta percorsa a inizio escursione.
23 - Svolta a sinistra alla fine di un tratto con macereto
24 - Immissione in altro sentiero con segnaletica rossa ENEL
Comments (4)
You can add a comment or review this trail
Sembra un gran bel giro... solo una domanda? ci sono tratti esposti? adoro le escursioni tra i boschi e questa sembra una gran bella passeggiata... solo vedendo le foto sembra ci sian uno o 2 tratti particolarmente eseposti che mi preoccupano...
Periodo migliore per far il giro?
Qualche tratto esposto c’è, ma non così lungo da creare ansia per uscirci in fretta: si può valutare tutto con calma.
Ad esempio, il waypoint 04 (come scritto in descrizione) anticipa il vallone «Stel Tal», che più o meno si può tradurre in italiano come valle (Tal) della cengia (Stel), e la foto ritrae la breve cengia di ingresso.
Bisognerebbe anche definire cosa si intende per esposizione:
1. un sentiero normale che scorre a fianco di una grande altezza?
2. una traccia stretta, o inclinata di lato, che scorre a fianco di una piccola altezza ma sufficiente per essere pericolosa? (bastano anche un paio di metri in questo caso)
3. solo la combinazione dei due casi precedenti?
In questo giro i brevi tratti esposti stanno più nel caso 2 che nel caso 1.
Nel caso 1 ha problemi solo chi soffre veramente di vertigini.
Nel caso 2 serve “piede fermo” anche se la semplice vista non trasmette il giusto timore che bisogna avere.
Per farla breve: quello che può far colpo qui sarebbe del tutto normale nelle Dolomiti, dove si parte da casa ben sapendo che qualcosa di simile si può sempre trovare anche nei tracciati più codificati di alta via.
**********
Per godersi questa escursione bisogna essere appassionati dei tracciati boschivi al di fuori dei sentieri segnati CAI, dove serve costante attenzione per rimanere attaccati alle tracce e ai vari segnali impressi sul territorio.
A mio giudizio il periodo migliore è adesso, prima dello “scoppio dell’estate”, posto che non ci sia più neve in alto.
Ciao e divertiti! 😊
Questa salita Pedemonte Luserna l'ho fatta molti anni fà, vorrei rifarlo. Adesso 2023 il sentiero è ancora percorribile?
In ogni caso mercoledi 29 marzo partiamo.
Grazie.
Ciao Maurizio,
è un po’ di tempo che non ci vado e non posso garantirti che tutto il tracciato sia a posto.
Di solito i problemi nascono a fine stagione invernale quando disgelo e scioglimento della neve causano smottamenti, ma quest’anno non ha quasi nevicato e anche il freddo vero si è visto poco.
Comunque si seguono sentierini «non a standard CAI» dove serve attenzione per non perderli, ma esistono.
Se quest’inverno non è successo qualcosa di strano dovresti farcela.
Buona escursione! 😉