UMBRIA - Anello della Pasquarella: Salve Regina - Morruzze - Buche del Vento - Scoppieto - Straccalasini - Eremo e Santuario
near Scoppieto, Umbria (Italia)
Viewed 523 times, downloaded 19 times
Trail photos
Itinerary description
Parcheggiamo l'auto all'imbocco del sentiero per l'eremo della Pasquarella, lungo la S.S. 448 Baschi - Todi.
Giunti in prossimità della salita all'Eremo, si attraversa il torrente e si imbocca sulla sinistra il SENTIERO SALVE REGINA, che risale la sponda del fosso in direzione di Acqualoreto e che, per una parte, coincide con la terza tappa del "Cammino dei Borghi Silenti", indicato in giallo🟡.
➡️ Il sentiero deve il suo nome alla rupe che si trova in prossimità di questo tratto del percorso, che porta il curioso nome di “Scoglio del Salveregina” in quanto, secondo un’antica leggenda, la Madonna, arrivata in Occidente dopo la morte del Figlio, avrebbe compiuto a cavallo un lungo balzo dalla sommità dello scoglio sino all’altro versante della gola. Gli abitanti della zona giurano che su di una pietra si possono vedere ancora i segni lasciati dagli zoccoli del cavallo durante il brusco atterraggio.
Arriviamo quindi nei pressi della Torre Giannini, non visitabile in quanto di proprietà privata, e poi al piccolo borgo medioevale di MORRUZZE.
➡️ Dalla panoramica piazzetta del paese si gode l’immensa veduta fino alla chiesa della Consolazione di Todi.
Sulla stessa si erge maestoso il castello medioevale 🏰 risalente all’anno 1147/1149, la cui torre merlata domina l’intera zona e svetta orgogliosa e vigile sul paesaggio circostante fino al lago di Corbara.
Usciti dal paese, oltrepassati due casolari proseguiamo andando a destra in lieve discesa. Sempre sulla destra inizia il sentiero delle BUCHE DEL VENTO.
➡️Si tratta di spaccature nella roccia che a seconda dell’ora della giornata, emettono un forte getto d’aria fredda oppure ne risucchiano dall’esterno. Il fenomeno è dovuto alla presenza in profondità di un grande complesso ipogeo: la differenza di temperatura tra interno ed esterno causa una differenza di pressione e quindi un flusso d’aria.
Superate le "Buche del Vento", nei pressi di un cartello che indica il sentiero P1, prendiamo a sinistra entrando di nuovo nel bosco.
👉🏻Il sentiero si fa più impervio, è meno evidente e sale ripidamente. Ad un certo punto lasciamo il percorso segnato in rosso e continuiamo a salire faticosamente nel bosco.
Dopo un po' usciamo su una carrareccia, nei pressi del CASTAGNETO di MORRE, posto ideale dove pranzare (c'è anche un'area attrezzata per pic-nic all'ombra dei castagni).
Riprendiamo quindi il sentiero ufficiale segnato ed arriviamo a SCOPPIETO.
➡️Qui, le indagini archeologiche effettuate dall’Università degli Studi di Perugia hanno riportato in luce un santuario di IV secolo a.C su cui si impostò, dalla fine del I secolo a.C., un complesso produttivo di ceramiche. Cessata l’attività, l’area si trasformò in un quartiere residenziale fino al IV secolo d.C. L’officina, in funzione per circa un secolo, fabbricava vasellame da tavola detto “terra sigillata”, dal nome del timbro – sigillum – che serviva ad imprimere sulle matrici dei vasi i motivi decorativi. Oltre a coppe, tazze, piatti e ciotole, dalla caratteristica superficie levigata di colore rosso corallo, venivano prodotti anche lucerne e laterizi.
Proseguiamo quindi su un'altra parte del CAMMINO DEI BORGHI SILENTI, indicato in giallo🟡e imbocchiamo in ripida discesa il bellissimo
➡️SENTIERO STRACCALASINI, il cui nome, già da solo, sintetizza la difficoltà del percorso 😣e il tipo di traffico che poteva esserci in quel territorio🐴.
Il sentiero però, anche se impegnativo, è splendido, perchè scende progressivamente nella Forra della Pasquarella, regalando affacci entusiasmanti sul fosso e sulle colline circostanti.
Arriviamo quindi all'EREMO DELLA PASQUARELLA, nonché all'omonimo SANTUARIO.
➡️Luogo del silenzio per eccellenza, l'eremo, di origini medioevali affascina per la struttura (purtroppo costantemente chiusa) e per l'ambiente ancestrale che la circonda.
Bellissima anche la Forra e il Ponte medioevale che la attraversa.
👉🏻Il percorso è di media difficoltà, considerando soprattutto il dislivello che si accumula sia in discesa che in salita in un paio di punti, ma si tratta di un itinerario ricchissimo di cose da vedere e molto interessante sia dal punto naturalistico che storico-archeologico-culturale.
Insomma, assolutamente da provare.
👉🏻Come già detto, nella parte iniziale e in quella finale si sovrappone, anche se nel verso contrario, alla terza tappa del "Cammino dei Borghi Silenti", che va da Morre a Civitella del Lago.
Buona escursione! 👣
Giunti in prossimità della salita all'Eremo, si attraversa il torrente e si imbocca sulla sinistra il SENTIERO SALVE REGINA, che risale la sponda del fosso in direzione di Acqualoreto e che, per una parte, coincide con la terza tappa del "Cammino dei Borghi Silenti", indicato in giallo🟡.
➡️ Il sentiero deve il suo nome alla rupe che si trova in prossimità di questo tratto del percorso, che porta il curioso nome di “Scoglio del Salveregina” in quanto, secondo un’antica leggenda, la Madonna, arrivata in Occidente dopo la morte del Figlio, avrebbe compiuto a cavallo un lungo balzo dalla sommità dello scoglio sino all’altro versante della gola. Gli abitanti della zona giurano che su di una pietra si possono vedere ancora i segni lasciati dagli zoccoli del cavallo durante il brusco atterraggio.
Arriviamo quindi nei pressi della Torre Giannini, non visitabile in quanto di proprietà privata, e poi al piccolo borgo medioevale di MORRUZZE.
➡️ Dalla panoramica piazzetta del paese si gode l’immensa veduta fino alla chiesa della Consolazione di Todi.
Sulla stessa si erge maestoso il castello medioevale 🏰 risalente all’anno 1147/1149, la cui torre merlata domina l’intera zona e svetta orgogliosa e vigile sul paesaggio circostante fino al lago di Corbara.
Usciti dal paese, oltrepassati due casolari proseguiamo andando a destra in lieve discesa. Sempre sulla destra inizia il sentiero delle BUCHE DEL VENTO.
➡️Si tratta di spaccature nella roccia che a seconda dell’ora della giornata, emettono un forte getto d’aria fredda oppure ne risucchiano dall’esterno. Il fenomeno è dovuto alla presenza in profondità di un grande complesso ipogeo: la differenza di temperatura tra interno ed esterno causa una differenza di pressione e quindi un flusso d’aria.
Superate le "Buche del Vento", nei pressi di un cartello che indica il sentiero P1, prendiamo a sinistra entrando di nuovo nel bosco.
👉🏻Il sentiero si fa più impervio, è meno evidente e sale ripidamente. Ad un certo punto lasciamo il percorso segnato in rosso e continuiamo a salire faticosamente nel bosco.
Dopo un po' usciamo su una carrareccia, nei pressi del CASTAGNETO di MORRE, posto ideale dove pranzare (c'è anche un'area attrezzata per pic-nic all'ombra dei castagni).
Riprendiamo quindi il sentiero ufficiale segnato ed arriviamo a SCOPPIETO.
➡️Qui, le indagini archeologiche effettuate dall’Università degli Studi di Perugia hanno riportato in luce un santuario di IV secolo a.C su cui si impostò, dalla fine del I secolo a.C., un complesso produttivo di ceramiche. Cessata l’attività, l’area si trasformò in un quartiere residenziale fino al IV secolo d.C. L’officina, in funzione per circa un secolo, fabbricava vasellame da tavola detto “terra sigillata”, dal nome del timbro – sigillum – che serviva ad imprimere sulle matrici dei vasi i motivi decorativi. Oltre a coppe, tazze, piatti e ciotole, dalla caratteristica superficie levigata di colore rosso corallo, venivano prodotti anche lucerne e laterizi.
Proseguiamo quindi su un'altra parte del CAMMINO DEI BORGHI SILENTI, indicato in giallo🟡e imbocchiamo in ripida discesa il bellissimo
➡️SENTIERO STRACCALASINI, il cui nome, già da solo, sintetizza la difficoltà del percorso 😣e il tipo di traffico che poteva esserci in quel territorio🐴.
Il sentiero però, anche se impegnativo, è splendido, perchè scende progressivamente nella Forra della Pasquarella, regalando affacci entusiasmanti sul fosso e sulle colline circostanti.
Arriviamo quindi all'EREMO DELLA PASQUARELLA, nonché all'omonimo SANTUARIO.
➡️Luogo del silenzio per eccellenza, l'eremo, di origini medioevali affascina per la struttura (purtroppo costantemente chiusa) e per l'ambiente ancestrale che la circonda.
Bellissima anche la Forra e il Ponte medioevale che la attraversa.
👉🏻Il percorso è di media difficoltà, considerando soprattutto il dislivello che si accumula sia in discesa che in salita in un paio di punti, ma si tratta di un itinerario ricchissimo di cose da vedere e molto interessante sia dal punto naturalistico che storico-archeologico-culturale.
Insomma, assolutamente da provare.
👉🏻Come già detto, nella parte iniziale e in quella finale si sovrappone, anche se nel verso contrario, alla terza tappa del "Cammino dei Borghi Silenti", che va da Morre a Civitella del Lago.
Buona escursione! 👣
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments