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U-SILA,CamigliatelloSilano,I GigantiDellaSila

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Trail stats

Distance
8.19 mi
Elevation gain
728 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
2,247 ft
Max elevation
5,772 ft
TrailRank 
35
Min elevation
4,144 ft
Trail type
One Way
Coordinates
350
Uploaded
March 24, 2020
Recorded
January 2010
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near Camigliatello Silano, Calabria (Italia)

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Itinerary description

Variante alla Tappa del Sentiero Italia, A causa della chiusura del rifugio Monte Botte Donato riprendiamo il cammino da Camigliatello Silano salendo con gli impianti sul monte Curcio e da li attraversando, la macchia sacra, ritorniamo sul tracciato del SI in zona del Rifugio Piazzale di Fallistro ci dirigeremo verso la Riserva Statale dei "Giganti della Sila", caratterizzata dalla straordinaria presenza di ben 54 maestosi pini larici alti fino a 45 metri. Infine si ritorna a Camigliatello Silano

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 4,154 ft

u Camigliatello Silano

Camigliatello Silano è una località montana del comune di Spezzano della Sila (CS), sulla Sila Grande. Dista 33 km da Cosenza. È situato a 1272 metri di altitudine. Dispone di un moderno impianto di risalita e di due piste da sci (1 blu e 1 rossa), ed è una delle località silane a maggiore vocazione turistica, durante tutte le stagioni e soprattutto d'inverno. Il principale nucleo urbano del villaggio si trova all'interno del Parco Nazionale della Sila, dove tutto l'anno si possono ammirare gli animali presenti e fare passeggiate nei percorsi dei boschi silani, mentre numerose altre piccole frazioni sviluppatesi lungo la strada che dal villaggio porta al Lago Cecita, facenti tutte parte del complesso turistico di Camigliatello, sono poste al di fuori dei confini del Parco.

PictographWaypoint Altitude 4,236 ft

u Camignatello Silano

Camigliatello Silano è una località montana del comune di Spezzano della Sila (CS). Camigliatello Silano è situato a 1.300 metri di altitudine. Dispone di un moderno impianto di risalita e di due piste da sci (1 blu e 1 rossa), ed è una delle località silane a maggiore vocazione turistica, durante tutte le stagioni e soprattutto d’inverno. A Camigliatello si trova la chiesa dei Santi Roberto e Biagio. Il principale nucleo urbano del villaggio si trova all’interno del Parco Nazionale della Sila, dove tutto l’anno si possono ammirare gli animali presenti e fare passeggiate nei percorsi dei boschi silani, mentre numerose altre piccole frazioni sviluppatesi lungo la strada che dal villaggio porta al Lago Cecita, facenti tutte parte del complesso turistico di Camigliatello, sono al di fuori dei confini del Parco. Il lupo della Sila resta l’icona di questa località e della squadra di calcio del Cosenza Calcio 1914. Il bosco che circonda Camigliatello è molto vario e soprattutto molto bello: tra i 1100 e i 1300 metri i pini larici hanno la dominanza. Questa pianta va ad unirsi, intorno ai 1350 metri, al faggio. A 1500 metri la faggeta è quasi pura, accompagnata solo dalla presenza di qualche abete bianco e da pini larici. Il clima di questa zona è tipicamente montano: gli inverni sono lunghi e rigidi, sufficientemente nevosi dai 1000 ai 1300 metri e più persistenti (manto nevoso presente da dicembre ad aprile) al di sopra dei 1400 metri. In alcuni anni in tali zone è possibile superare i 2 metri di neve al suolo. Le temperature sono rigide: la media di gennaio è di circa 0 °C, con punte minime fino ad oltre -15 °C durante ondate di gelo eccezionali. L’estate è fresca con soliti temporali di breve durata durante le ore pomeridiane. Trenino storico della Sila
Nelle stagioni estive e invernali, le Ferrovie della Calabria organizzavano un viaggio in treno da Camigliatello Silano a San Nicola Silvana Mansio, sulla linea Cosenza – San Giovanni in Fiore. Questa linea a scartamento ridotto, attualmente limitata a Spezzano della Sila per quanto riguarda il servizio regolare, ha trovato in questo breve tratto un grande e importante impiego turistico. Infatti il viaggio su carrozze storiche, datate 1932, al traino di locomotive a vapore FCL del gruppo 350, 400 e 500, o, in caso di manutenzione delle stesse, locomotore diesel, rappresentava una grande attrattiva per i turisti e per gli appassionati di ferrovie, affascinati dai paesaggi che questa ferrovia attraversa. Dall’inizio del 2014 il trenino è stato dismesso. Sagra del fungo
In autunno si svolge la popolare sagra del fungo, uno dei più prelibati alimenti della tradizione silana. La manifestazione dura tre giorni, durante la quale si possono assaggiare varie specialità a base di funghi, e prodotti tipici della Calabria, allietati da spettacoli folkloristici. Sagra della patata
Dal 1978, nel mese di ottobre si tiene la “Sagra della patata della Sila”, con annessa una fiera dell’artigianato locale.

PictographWaypoint Altitude 0 ft

u Contrada Spirito Santo(abbandonata)

PictographWaypoint Altitude 4,347 ft

u Fontana

PictographWaypoint Altitude 4,579 ft

u Foumarella curcio /vallone delle sette acque

PictographSummit Altitude 5,761 ft

u Monte Curcio

Il monte Curcio (1.768 m s.l.m.) è situato nella Sila Grande, nelle vicinanze di Camigliatello Silano. Sono presenti impianti di risalita, che hanno fatto la fortuna della nota località turistica silana. La cima della Sila Grande, in Calabria, alta ben 1.768m s.l.m. riserva, infatti, grandi sorprese. Non a caso, è qui che si trova l’Osservatorio Climatico Ambientale in alta quota, nel Comune di Spezzano della Sila. Da qui, l’orizzonte libero a 360° permette precise rilevazioni e dona una vista magnifica a quanti desiderano immergersi appieno nella natura. Monte Curcio, nel Parco Nazionale della Sila, è meta prediletta dagli sciatori di tutta Italia e non solo che amano soggiornare nei pittoreschi rifugi tra le faggete e i pini loricati, caratteristici del territorio calabrese. L’impianto che collega le località Tasso e Monte Curcio sito nei pressi Camigliatello Silano si muove lungo 1.888 metri ed ha una portata di 1.800 persone. La cabinovia conduce dai 1368 ai 1765 metri d’altezza e si trova a solo 1 km dal centro del paese. Per lo sci alpino vi sono due piste, la rossa di 2050 m e la blu di 2220 m, ma per chi non ama sciare ci sono tantissime altre possibilità: relax presso il Lago Cecita e il Lago Arvo, poco distanti, noleggio slittini, motoslitte, bob, quad, escursioni con ciaspole, giri in pedalò, canoa, escursionismo, trekking, birdwatching, visite alle particolarissime fauna e flora del parco. In particolare, tanti sono i percorsi sulle orme del lupo silano, animale simbolo del parco stesso. Una magnifica vista su entrambi i laghi si ha dalla pista di fondo che mette in collegamento Monte Curcio con Monte Scuro, alto 1630 metri, e Monte Botte Donato, alto 1928 metri, attraverso quella che viene definita la Strada delle vette della Calabria. Fate una sosta sull’altopiano Macchia Sacra, patria dei “vaccari” dove è sito   un anello di circa 4 km destinato allo sci di fondo. Giungere in località Macchia Sacra è molto suggestivo con le ciaspole, seguendo quello che viene definito l’Anello di Monte Curcio. Da dicembre ad aprile munitevi di ciaspole; nel restante periodo sarà sufficiente l’abbigliamento da trekking. La partenza è dal Rifugio Tasso di Camigliatello cui si giunge dalla SS 107: da qui si parte per percorrere 14 km in circa 8 ore tra abeti bianchi di estrema bellezza. Dai 1240 metri di altezza si arriva ai 1670 per un iter da escursionisti tra fiumarelle e sorgenti.

PictographWaypoint Altitude 5,668 ft

u Piano Macchione

PictographWaypoint Altitude 5,725 ft

u Rifugio di Monte Curcio

Esistono diversi impianti sciistici ricadenti nel territorio silano, dotati di strumenti ad alta tecnologia e di servizi di ristoro, ludici e ricreativi. Lungo un percorso di 1.888 metri e su una quota di partenza a metri 1.785 s.l.m. si sviluppa l’impianto “Tasso di Monte Curcio” presso Camigliatello, inaugurato il 13 gennaio 2002. E’ dotato di 52 cabine chiuse a sgancio automatico e contenente 8 posti ciascuna per una portata di 1.800 persone. Le aree di partenza e di arrivo, rispettivamente le località Tasso e Monte Curcio, offrono rifugi con sale bar, tavole calde, servizi di pronto intervento e altro ancora. Presso Fago del Soldato un impianto di seggiovia chiamato “La Pagliara” dispone di una portata oraria di 800 persone. Posto ad un’altitudine pari a circa 1.650 metri s.l.m. per una lunghezza di pista di km 2, è l’unico impianto dotato di illuminazione per lo sci notturno. È possibile noleggiare sci e motoslitte, effettuare riparazioni presso le officine, seguire lezioni di scuola di sci e degustare prodotti tipici presso i ristoranti ivi ubicati. Altro impianto piuttosto frequentato da numerosi sciatori è ubicato presso Lorica e conosciuto come “Cavaliere Botte Donato” che prende il nome dalla denominazione di partenza. Posto a quota 1.405 metri, lungo un percorso di 2.206 metri offre anch’esso l’opportunità di un rifugio con servizi di ristorazione e piste di bob.

PictographWaypoint Altitude 0 ft

u Rifugio Piazzale di Fallistro

PictographWaypoint Altitude 4,757 ft

u Riserva Statale i Giganti della Sila

La Riserva naturale I Giganti della Sila, nota anche come Riserva naturale del Fallistro dal nome della località in cui si trova, è un'area naturale protetta statale istituita nel 1987 in Calabria, nella provincia di Cosenza[1]. La riserva occupa una superficie di 5,44 km² a nord-ovest e a sud-est, all'interno del Parco nazionale della Sila[2][3]. Quest'area protetta è nota in quanto ospita i famosi "Giganti della Sila" o "Giganti di Fallistro", pini larici ultracentenari di dimensioni maestose, i cui tronchi formano un perfetto colonnato naturale. Tali tronchi possono innalzarsi fino a 45 metri di altezza e avere un diametro alla base di circa due metri, tanto da essere spesso paragonati per dimensioni alle sequoie nordamericane (che però raggiungono dimensioni quasi doppie in altezza e diametri di oltre 10 metri). I pini presenti nella riserva sono 58. Una selva di pini larici e aceri montani piantata nel Seicento dai Baroni Mollo, proprietari del vicino Casino, donato nel 2016 dalla stessa famiglia al FAI. Oggi la pineta è una riserva naturale biogenetica, dove l’intervento umano ha il solo scopo di lasciare che la natura faccia il suo corso. Le piante presenti nella riserva vengono lasciate crescere senza importanti interventi da parte dell’uomo ed anche gli esemplari abbattuti dagli elementi naturali o dalla vecchiaia sono lasciati sul terreno, dove rimangono esposti ai normali processi biologici di deterioramento in un rispetto integrale dell’ecosistema e della biodiversità. Ogni albero secolare è stato catalogato dal Corpo Forestale dello Stato e le sue caratteristiche sono evidenziate in specifiche tabelle in prossimità di ciascun esemplare e, nell’areale circostante, oltre al pino laricio sono presenti anche meli selvatici, faggi, castagni, pioppi tremuli e aceri montani, di cui sette, situati ai margini della Riserva, sono centenari. I Giganti della Sila sono stati dati in concessione al FAI nel 2016 dal Parco Nazionale della Sila.

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