Troi Pietro Piccin, esplorazione Viàz de le Stele, uscita sull'Altavia, rientro per Voltetta.
near Basso Nove, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
L'idea iniziale era percorrere in toto il sentiero Pietro Piccin, recentemente bollato ed attrezzato in occasione della commemorazione dell'alpino deceduto, grande conoscitore della rete sentieristica dell'area Visentin-Pizzoc.
La parte inziale dell'uscita odierna ha caratteri escursionistici, il primo tratto si esegue sul Troi dee Vacche fino ad incrociare sulla destra la lapide che ricorda il Piccin.
Da qui, si parte per il sentiero oggetto della relazione, la prima parte é di facile/moderata percorrenza senza alcun tipo di difficoltà, si sale gradualmente seguendo l'ottima bollatura rossa, ma attenzione che la traccia a terra è poco battuta ed a tratti impercettibile.
Si cambia invece nettamente registro a circa 800m di quota dove dopo aver calato un attimo a sx, si trovano le prime corde di aiuto, da qui in poi sarà un susseguirsi continuo di canaline insidiose e passaggi di II/III che mettono seriamente alla prova, non superabili se non con l’ausilio dei cordini attrezzati.
A quota 1100 si cambia ancora intensità quando abbiamo deciso di scendere ed esplorare un tratto del Viàz de le Stele (o Viàz della Croda Marza), qui la progressione diventa ancora più complessa, la traccia terra impercettibile, con diversi impegnativi canaloni da superare in libera, bisogna orientarsi esclusivamente con i bolli gialli e progredire in ambiente vegeto-minerale aiutandosi con le mani, ma il terreno è un continuo marciume (occhio che ci sono molti passaggi esposti e franosissimi non assicurati); questo genere di percorso non era l’idea di oggi, e siamo rientrati dopo circa 1h a punto di deviazione sul Pietro Piccin.
Da qui abbiamo continuato salendo a destra, seguendo pedissequamente la doppia bollatura giallo-rossa (che sta ad indicare che stiamo percorrendo simultaneamente il Pietro Piccin e il Viàz de le Stele)
Si tratta comunque di un sentiero severo, la traccia a terra è molto labile, e bisogna superare un paio di canaloni davvero impegnativi, per fortuna sono stati riattrezzati recentemente, con cavi di nuova implementazione, e si salgono comunque con grande sforzo fisico vista la pendenza importante.
Si esce quindi sui prati adiacenti all’Altavia6 che sale da Vittorio Veneto, sì scendono circa 200m sulla via principale fino a trovare un cippo sulla destra riportante la scritta VOLTETTA.
Da qui inizia ufficialmente la via di discesa, anch’essa non da prendere sottogamba, bisogna seguire precisamente i bolli rossi, altrimenti è facile perdere la via ed incrodarsi.
Si scende con grande perdita di dislivello, facendo attenzione ad un paio di passaggi non banali (andrebbero attrezzati) e si arriva in circa 1.30h alla base delle ex cave del Fadalto dalle quali più ci si cala velocemente fino alla sede di partenza.
Questa è un’escursione che richiede esperienza in ambienti severi, dimestichezza nelle calate in corda ed una ottima preparazione fisica, se non siete sicuri della vostra condizione, evitate ASSOLUTAMENTE.
Oltre ai tratti attrezzati coi cordini/cavi di aiuto, vi sono parecchi passaggi ESPOSTI e FRANOSI, canaloni complessi e verticali da salire che fanno diventare l’escursione PER ESPERTI.
Copertura cellulare 50%
Nessun punto acqua
Passo moderato, nel viaz lento.
La parte inziale dell'uscita odierna ha caratteri escursionistici, il primo tratto si esegue sul Troi dee Vacche fino ad incrociare sulla destra la lapide che ricorda il Piccin.
Da qui, si parte per il sentiero oggetto della relazione, la prima parte é di facile/moderata percorrenza senza alcun tipo di difficoltà, si sale gradualmente seguendo l'ottima bollatura rossa, ma attenzione che la traccia a terra è poco battuta ed a tratti impercettibile.
Si cambia invece nettamente registro a circa 800m di quota dove dopo aver calato un attimo a sx, si trovano le prime corde di aiuto, da qui in poi sarà un susseguirsi continuo di canaline insidiose e passaggi di II/III che mettono seriamente alla prova, non superabili se non con l’ausilio dei cordini attrezzati.
A quota 1100 si cambia ancora intensità quando abbiamo deciso di scendere ed esplorare un tratto del Viàz de le Stele (o Viàz della Croda Marza), qui la progressione diventa ancora più complessa, la traccia terra impercettibile, con diversi impegnativi canaloni da superare in libera, bisogna orientarsi esclusivamente con i bolli gialli e progredire in ambiente vegeto-minerale aiutandosi con le mani, ma il terreno è un continuo marciume (occhio che ci sono molti passaggi esposti e franosissimi non assicurati); questo genere di percorso non era l’idea di oggi, e siamo rientrati dopo circa 1h a punto di deviazione sul Pietro Piccin.
Da qui abbiamo continuato salendo a destra, seguendo pedissequamente la doppia bollatura giallo-rossa (che sta ad indicare che stiamo percorrendo simultaneamente il Pietro Piccin e il Viàz de le Stele)
Si tratta comunque di un sentiero severo, la traccia a terra è molto labile, e bisogna superare un paio di canaloni davvero impegnativi, per fortuna sono stati riattrezzati recentemente, con cavi di nuova implementazione, e si salgono comunque con grande sforzo fisico vista la pendenza importante.
Si esce quindi sui prati adiacenti all’Altavia6 che sale da Vittorio Veneto, sì scendono circa 200m sulla via principale fino a trovare un cippo sulla destra riportante la scritta VOLTETTA.
Da qui inizia ufficialmente la via di discesa, anch’essa non da prendere sottogamba, bisogna seguire precisamente i bolli rossi, altrimenti è facile perdere la via ed incrodarsi.
Si scende con grande perdita di dislivello, facendo attenzione ad un paio di passaggi non banali (andrebbero attrezzati) e si arriva in circa 1.30h alla base delle ex cave del Fadalto dalle quali più ci si cala velocemente fino alla sede di partenza.
Questa è un’escursione che richiede esperienza in ambienti severi, dimestichezza nelle calate in corda ed una ottima preparazione fisica, se non siete sicuri della vostra condizione, evitate ASSOLUTAMENTE.
Oltre ai tratti attrezzati coi cordini/cavi di aiuto, vi sono parecchi passaggi ESPOSTI e FRANOSI, canaloni complessi e verticali da salire che fanno diventare l’escursione PER ESPERTI.
Copertura cellulare 50%
Nessun punto acqua
Passo moderato, nel viaz lento.
Waypoints
Intersection
2,608 ft
Attenzione! Calarsi a sx
Photo
3,678 ft
Corda d’aiuto su canalone sul Viaz de le Stele, tratto in comune col sentiero Pietro Piccin
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