Traversata del cavallino di Azzano, da Minazzana

La volta precedente, sempre da Minazzana, avevamo fatto la cresta Nord Ovest, ma avevamo dovuto rinunciare, ripromettendoci di tentare passando dalla cresta Sud Est. Stamani, sempre con partenza da Minazzana, abbiamo percorso il Sav in direzione Basati sino al Calvario con le tre Croci. Da qui, proprio sulla destra delle croci, troviamo vari segni rossi, che si perdono quasi subito. Noi cerchiamo di rimanere sul crinale, seguendo anche la traccia gps, ed infatti, anche se la vegetazione in alcuni tratti ci sbarra la strada riusciamo ad aggirarla, non troviamo punti esposti. Arrivati stotto il monte Castellaccio, come segna la traccia dobbiamo passargli sotto sulla destra, anche perchè obbligati da diversi alberi caduti. Li troviamo alcuni segni rossi che finiscono in concomitanza con la traccia sulle mappe. Non essendo un tratto particolarmente difficile, puntiamo alla traccia che riparte più avanti, sul lato Nord Est del Monte Castellaccio. Questa la troviamo senza particolari problemi risalendo il pendio. Da qui la traccia è abbastanza chiara, e a parte qualche breve tratto si svolge su crinale, comunque ogni tanto consultiamo la mappa. Uno dei nostri punti di rferimento è stata la foce del lupo, oltrepassata la quale, siamo risaliti leggermente sino alla gobba successiva. Come punto di riferimento rilevato nel tentativo in senso opposto, avevamo un grosso albero secco che si affaccia sulla selletta prima del cavallino e dove eravamo arrivati la volta precedente. La cresta l'abbiamo percorsa per la maggior parte nei punti tra roccia e arbusti, in alcuni tratti spuntati da precedenti passaggi escursionistici. Giunti in vetta, sosta d'obbligo per rifocillarci. La discesa deciadiamo di farla passando dalla felceta della Frontanera. Giunti sul Sav lo ripercorriamo verso Minazzana. Bella e divertente escursione, che richiede esperienza nel fuori sentiero.