Tra laghi, laghetti e borgate della Val Lapisina
near Savassa, Veneto (Italia)
Viewed 3211 times, downloaded 32 times
Trail photos
Itinerary description
In sintesi: Savassa, Lago di Negrisiola, Borgo Piaia, Lago Restello, Borgo Botteon, Lagusel, Borgo Collesei, Borgo Liberot, Borgo dei Soneghi, Borgo Simoi, Lago Morto, Laghi Blu, Borgo Faè, Borgo Fadalto Basso, Borgo Seoi, Borgo Piccin, Troi dei Pai, Savassa.
Percorso facile e remunerativo. Ho segnalato difficoltà moderata solo per la lunghezza.
A parte un piccolissimo tratto (presso Centrale San Floriano, comunque evitabile, proseguendo per la statale e girando a destra poco dopo il distributore), a mio avviso fattibile anche in MTB.
Partenza da Savassa. Si attraversa il ponte sul fiume Meschio andando poi a sinistra (segnavia 1047) e costeggiando prima il canale e poi il lago di Negrisiola, si passa per il borgo Piaia fino a sbucare sulla statale Alemagna. Si va ancora a sinistra, passando il ponte sul fiume Battiran, poi si attraversa la strada imbucando un viottolo (segnalato) che passando dietro ad una casa in ristrutturazione e rasentando poi un pilone del viadotto autostradale porta ad una piccola strada asfaltata (Via delle Sorgenti) che passa dietro alla chiesa di San Floriano, costeggia le paratoie dell’Enel, attraversa un ponte e risale il lago Restello. Si riprende la strada asfaltata che porta al borgo Botteon. Finita la prima parte della salita dopo un centinaio di metri deviazione necessaria, a destra, fino alle rive del piccolissimo e limpidissimo Lagusel. Si riprende il percorso, ad un primo bivio si va a sinistra, si passa un vecchio lavatoio, poco dopo si tiene la destra fino a sbucare sulla statale. Si va a sinistra e dopo una cinquantina di metri subito a destra, si passa un vecchio bacino dell’Enel (che si può costeggiare salendo dei gradini per sbucare al borgo Collesei). Ora però questo sentiero è piuttosto “sporco” per cui io scelto di procedere diritto, scavalcando prima la galleria della linea ferroviaria, poi passando sotto al viadotto autostradale. Si esce al Borgo Collesei (qui parte anche il sentiero 1047b che porta a Maren) prendendo poi la strada asfaltata che in poche centinaia di metri, sfiorando il Borgo Liberot, porta alla statale Alemagna. Noi teniamo la destra e, per evitare il più possibile l’asfalto, poco dopo, superato un altro piccolo borgo, andiamo ancora a destra trovando il borgo dei Soneghi (ci dovrebbe essere un passaggio che passa in mezzo alle case ma io non l’ho trovato), seguendo un viottolo che, con giro un po’ più lungo, aggira il borgo e porta comunque alla statale. La si attraversa prendendo Via della Ferrovia, - a sinistra si vede il Borgo Simoi - poi si costeggia la linea ferroviaria fino al Lago Morto. (ora il sentiero è il 1044). Si va a destra fino ai Laghi Blu. Alla fine del terzo laghetto si prende un sentiero che sale sulla strada asfaltata. La si attraversa fino a giungere al borgo Faè. Si esce dal vecchio borgo ritrovando una piccola strada asfaltata; si va a sinistra sino a ritornare sulla strada asfaltata che si segue a destra, passando sopra la Centrale dell’Enel di Fadalto. Quindi si arriva al borgo di Fadalto Basso e si esce ritrovando il lago; quasi alla fine si scorgono le poche case del borgo Seoi e, poco più avanti, al borgo Piccin, ci si ricongiunge con il sentiero dell’andata. Evitiamo lo stesso percorso, prendendo subito a destra il sentiero 1044a. Attraversiamo un prato lasciando poi, in presenza di un altro piccolo borgo (nucleo originario del paese di Nove), il sentiero che porta al Vallon Fontana. Passiamo in mezzo alle case inoltrandoci nel bosco sulla destra con quello che è l’inizio del Troi dei Pai che, in lieve ascesa, porta ai prati di Croda Rossa. Si arriva quindi alla strada asfaltata (Tragol de Rova) che, inevitabilmente, bisogna ripercorrere in discesa per 3 Km prima di arrivare al luogo di partenza.
Percorso facile e remunerativo. Ho segnalato difficoltà moderata solo per la lunghezza.
A parte un piccolissimo tratto (presso Centrale San Floriano, comunque evitabile, proseguendo per la statale e girando a destra poco dopo il distributore), a mio avviso fattibile anche in MTB.
Partenza da Savassa. Si attraversa il ponte sul fiume Meschio andando poi a sinistra (segnavia 1047) e costeggiando prima il canale e poi il lago di Negrisiola, si passa per il borgo Piaia fino a sbucare sulla statale Alemagna. Si va ancora a sinistra, passando il ponte sul fiume Battiran, poi si attraversa la strada imbucando un viottolo (segnalato) che passando dietro ad una casa in ristrutturazione e rasentando poi un pilone del viadotto autostradale porta ad una piccola strada asfaltata (Via delle Sorgenti) che passa dietro alla chiesa di San Floriano, costeggia le paratoie dell’Enel, attraversa un ponte e risale il lago Restello. Si riprende la strada asfaltata che porta al borgo Botteon. Finita la prima parte della salita dopo un centinaio di metri deviazione necessaria, a destra, fino alle rive del piccolissimo e limpidissimo Lagusel. Si riprende il percorso, ad un primo bivio si va a sinistra, si passa un vecchio lavatoio, poco dopo si tiene la destra fino a sbucare sulla statale. Si va a sinistra e dopo una cinquantina di metri subito a destra, si passa un vecchio bacino dell’Enel (che si può costeggiare salendo dei gradini per sbucare al borgo Collesei). Ora però questo sentiero è piuttosto “sporco” per cui io scelto di procedere diritto, scavalcando prima la galleria della linea ferroviaria, poi passando sotto al viadotto autostradale. Si esce al Borgo Collesei (qui parte anche il sentiero 1047b che porta a Maren) prendendo poi la strada asfaltata che in poche centinaia di metri, sfiorando il Borgo Liberot, porta alla statale Alemagna. Noi teniamo la destra e, per evitare il più possibile l’asfalto, poco dopo, superato un altro piccolo borgo, andiamo ancora a destra trovando il borgo dei Soneghi (ci dovrebbe essere un passaggio che passa in mezzo alle case ma io non l’ho trovato), seguendo un viottolo che, con giro un po’ più lungo, aggira il borgo e porta comunque alla statale. La si attraversa prendendo Via della Ferrovia, - a sinistra si vede il Borgo Simoi - poi si costeggia la linea ferroviaria fino al Lago Morto. (ora il sentiero è il 1044). Si va a destra fino ai Laghi Blu. Alla fine del terzo laghetto si prende un sentiero che sale sulla strada asfaltata. La si attraversa fino a giungere al borgo Faè. Si esce dal vecchio borgo ritrovando una piccola strada asfaltata; si va a sinistra sino a ritornare sulla strada asfaltata che si segue a destra, passando sopra la Centrale dell’Enel di Fadalto. Quindi si arriva al borgo di Fadalto Basso e si esce ritrovando il lago; quasi alla fine si scorgono le poche case del borgo Seoi e, poco più avanti, al borgo Piccin, ci si ricongiunge con il sentiero dell’andata. Evitiamo lo stesso percorso, prendendo subito a destra il sentiero 1044a. Attraversiamo un prato lasciando poi, in presenza di un altro piccolo borgo (nucleo originario del paese di Nove), il sentiero che porta al Vallon Fontana. Passiamo in mezzo alle case inoltrandoci nel bosco sulla destra con quello che è l’inizio del Troi dei Pai che, in lieve ascesa, porta ai prati di Croda Rossa. Si arriva quindi alla strada asfaltata (Tragol de Rova) che, inevitabilmente, bisogna ripercorrere in discesa per 3 Km prima di arrivare al luogo di partenza.
Comments (1)
You can add a comment or review this trail
Complimenti per la descrizione ! Precisa e puntuale .... la allungherò un po' partendo da Vittorio Veneto