Tra la cima Scotter e il Monte Antelao
near Il Cardo, Veneto (Italia)
Viewed 115 times, downloaded 0 times
Trail photos
Itinerary description
Che bello il Monte Antelao!
Un itinerario simile, sebbene con partenza dal rifugio Scotter e quindi senza la salita iniziale, è proposto dalla guida Rother (Dolomiti 6 "Intorno a Cortina d'Ampezzo" a pagina 124) e viene classificato "facile". Noi abbiamo deciso di classificarlo invece "difficile".
Se ci basassimo esclusivamente sul dislivello e sulla lunghezza, sarebbe una escursione giornaliera di media difficoltà. Tuttavia, la presenza di almeno 4 passaggi non banali su canali franati (tutti indicati nei WP "Pericolo") nel tratto in quota tra il bivio tra i sent. 227/229 e il rif. San Marco, soprattutto se approcciati nella seconda parte della giornata, aumentano decisamente la difficoltà dell'itinerario soprattutto per chi, come noi, fa trekking con bambini.
Di buon mattino, dopo una buona colazione e un po' di scorte di carboidrati al panificio Fiori di San Vito C., raggiungiamo l'ampio parcheggio in prossimità del bar Il Cardo, allacciamo gli scarponi e partiamo.
L'impianto di risalita presente è chiuso (estate 2023). Il rif. Scotter offre il servizio di taxi su prenotazione ma visto anche il prezzo proposto (15€ A/R a persona) optiamo per una più che salutare sgambata sulla strada forestale che in un'oretta ci porta appunto al rifugio.
Dopo una piccola pausa, riprendiamo la marcia in salita, direzione N, sul sentiero 229. Subito dietro il rifugio, dopo un breve tratto di strada sterrata e ghiaiosa, inizia la salita, abbastanza impegnativa e resa più faticosa dal caldo di questa estate.
Impieghiamo 55' per arrivare al bivio tra i sentieri 229 e 227. A sinistra si va verso il rif. San Marco, a destra si procede per il Galassi. Noi andiamo a destra.
Dopo altri 45' raggiungiamo un valico. Ci illudiamo ma in realtà, per la Forcella Piccola dobbiamo camminare ancora qualche minuto in leggera discesa. Arrivati al segnavia vediamo distintamente il rifugio Galassi sotto di noi, alla nostra sinistra c'è la Cima Scotter e alla destra abbiamo il Monte Antelao con i suoi caratteristici lastroni sui quali si sviluppa la "via normale". Lasciamo la cima a chi ha le competenze per raggiungerla. Noi ci limitiamo ad ascoltare il resoconto di alcuni ragazzi che hanno appena terminato l'esperienza e ci godiamo una meritata pausa, ammirando i monti e contemplando i panorami.
Dalla forcella, in 10 minuti si arriva al rifugio. L'edificio è posizionato in un bel posto. Troviamo una bella atmosfera. Il rifugio Galassi è gestito esclusivamente dai volontari della sezione CAI della città di Mestre, una bella brigata di ragazzi simpatici e sorridenti ai quali perdoniamo anche la birra calda che ci hanno servito :)
Dopo aver mangiato qualcosa, ripercorriamo a ritroso il nostro percorso sino al bivio tra i sentieri 227 e 229 (1h e 5' dal rifugio). A questo punto proseguiamo in direzione rif. San Marco. Il sentiero procede in quota o in leggera discesa ma è necessario superare almeno quattro canali con relative frane abbastanza recenti sulle quali è necessario avere un piede fermo e molta concentrazione.
Raggiunto il Rif. San Marco (35') facciamo una bella pausa (anche qui troviamo la birra un po' tiepidina ma è un posto talmente carino che tutto passa in secondo piano).
Finita purtroppo anche questa pausa, riprendiamo la discesa sino al parcheggio dove abbiamo lasciato la nostra auto.
Con il nostro passo da passeggiata in famiglia, abbiamo impiegato 3 ore abbondanti all'andata e altrettante al ritorno.
Finiamo la giornata stanchi ma molto appagati.
Un itinerario simile, sebbene con partenza dal rifugio Scotter e quindi senza la salita iniziale, è proposto dalla guida Rother (Dolomiti 6 "Intorno a Cortina d'Ampezzo" a pagina 124) e viene classificato "facile". Noi abbiamo deciso di classificarlo invece "difficile".
Se ci basassimo esclusivamente sul dislivello e sulla lunghezza, sarebbe una escursione giornaliera di media difficoltà. Tuttavia, la presenza di almeno 4 passaggi non banali su canali franati (tutti indicati nei WP "Pericolo") nel tratto in quota tra il bivio tra i sent. 227/229 e il rif. San Marco, soprattutto se approcciati nella seconda parte della giornata, aumentano decisamente la difficoltà dell'itinerario soprattutto per chi, come noi, fa trekking con bambini.
Di buon mattino, dopo una buona colazione e un po' di scorte di carboidrati al panificio Fiori di San Vito C., raggiungiamo l'ampio parcheggio in prossimità del bar Il Cardo, allacciamo gli scarponi e partiamo.
L'impianto di risalita presente è chiuso (estate 2023). Il rif. Scotter offre il servizio di taxi su prenotazione ma visto anche il prezzo proposto (15€ A/R a persona) optiamo per una più che salutare sgambata sulla strada forestale che in un'oretta ci porta appunto al rifugio.
Dopo una piccola pausa, riprendiamo la marcia in salita, direzione N, sul sentiero 229. Subito dietro il rifugio, dopo un breve tratto di strada sterrata e ghiaiosa, inizia la salita, abbastanza impegnativa e resa più faticosa dal caldo di questa estate.
Impieghiamo 55' per arrivare al bivio tra i sentieri 229 e 227. A sinistra si va verso il rif. San Marco, a destra si procede per il Galassi. Noi andiamo a destra.
Dopo altri 45' raggiungiamo un valico. Ci illudiamo ma in realtà, per la Forcella Piccola dobbiamo camminare ancora qualche minuto in leggera discesa. Arrivati al segnavia vediamo distintamente il rifugio Galassi sotto di noi, alla nostra sinistra c'è la Cima Scotter e alla destra abbiamo il Monte Antelao con i suoi caratteristici lastroni sui quali si sviluppa la "via normale". Lasciamo la cima a chi ha le competenze per raggiungerla. Noi ci limitiamo ad ascoltare il resoconto di alcuni ragazzi che hanno appena terminato l'esperienza e ci godiamo una meritata pausa, ammirando i monti e contemplando i panorami.
Dalla forcella, in 10 minuti si arriva al rifugio. L'edificio è posizionato in un bel posto. Troviamo una bella atmosfera. Il rifugio Galassi è gestito esclusivamente dai volontari della sezione CAI della città di Mestre, una bella brigata di ragazzi simpatici e sorridenti ai quali perdoniamo anche la birra calda che ci hanno servito :)
Dopo aver mangiato qualcosa, ripercorriamo a ritroso il nostro percorso sino al bivio tra i sentieri 227 e 229 (1h e 5' dal rifugio). A questo punto proseguiamo in direzione rif. San Marco. Il sentiero procede in quota o in leggera discesa ma è necessario superare almeno quattro canali con relative frane abbastanza recenti sulle quali è necessario avere un piede fermo e molta concentrazione.
Raggiunto il Rif. San Marco (35') facciamo una bella pausa (anche qui troviamo la birra un po' tiepidina ma è un posto talmente carino che tutto passa in secondo piano).
Finita purtroppo anche questa pausa, riprendiamo la discesa sino al parcheggio dove abbiamo lasciato la nostra auto.
Con il nostro passo da passeggiata in famiglia, abbiamo impiegato 3 ore abbondanti all'andata e altrettante al ritorno.
Finiamo la giornata stanchi ma molto appagati.
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments