Tour del Gran Sasso e Monti della Laga, giorno 8: Calascio - Castel del monte - Rifugio Torricella - Pietrarotonda
near Calascio, Abruzzo (Italia)
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Itinerary description
Da Calascio si va all'incrocio per Castel del monte, e si imbocca il sentiero per il lago situato fra il fontanile e quella cappellina.
Il sentiero 200 scende molto facilmente verso il lago, ma da qui, quando si abbandona la strada brecciata, diventa poco battuto e poco segnato, alcuni rovi invadono il sentiero. Si raggiunge quindi la strada e il sentiero prosegue su una strada brecciata pochi metri dopo: si scende sulla sinistra, verso la Piana di San Marco, sempre lungo il sentiero 200. A un certo punto si abbandona la strada brecciata sulla sinistra per proseguire dritti verso un sentiero mal segnato e a volte anche mal battuto, a un certo punto bisogna anche aprire e chiudere un cancello per proseguire. Il sentiero dopo un po' arriva sulla strada asfaltata nei pressi di un tornante, ma prosegue subito oltre, e il sentiero è sempre più rado e faticoso da camminare. Si raggiunge finalmente l'abitato di Castel del Monte salendo delle ultime scalette.
Si sale dalla parte alta del paese, quella che dà sulla strada che sale, finchè un viale del paese non finisce con una strada brecciata che sarà il nostro sentiero 273 (segnali poco chiari ma sentiero battuto e facilmente percorribile) che ci porta verso il Monte Capo di Serra.
Arriveremo praticamente sulla strada ma il sentiero la costeggia lungo la pineta e poi fino al rifugio Ricotta. Fino alla pineta il sentiero è appena segnato/battuto ma è ok, mentre dalla pineta fino al rifugio Ricotta si perde ogni traccia di segnaletica o terreno battuto, per questo probabilmente sarebbe stato meglio fare questo tratto su strada, anche se la valle che porta al rifugio Ricotta è davvero bellissima ed è davvero un peccato non attraversarla. Il colmo è trovare poco più avanti un cartello che dice "State sul sentiero, rispettate la natura!"... a trovarlo il sentiero! Se invece di perdere tempo a mettere questo cartello avrebbero messo un paio di paletti, il problema non ci sarebbe stato.
Comunque, dal rifugio Ricotta si prosegue oltre la strada lungo il sentiero che scende nella pineta, che dopo poco finisce e bisogna riattraversare la strada per continuare sul sentiero in mezzo alla pianura di campo imperatore. Nella pineta il sentiero è battuto e segnato (anche se non di recente), nella pianura più o meno è lo stesso, il sentiero è discretamente battuto ma i paletti sono rari, ce ne vorrebbe qualcuno soprattutto nei pressi del canyon, che lo si lascia sulla sinistra per dirigersi verso il Ristoro Mucciante e da qui, su strada, fino al rifugio fonte vetica.
Dal rifugio si sale verso il monte Tremoggia per il sentiero 252 (è lo stesso che conclude il sentiero del centenario), ben battuto ma non segnato, fin quando si raggiunge la sella poco sotto il monte Siella, e qui si comincia a scendere sulla sinistra, e dopo una decina di minuti si fa un'inversione a U e si scende verso il rifugio Torricella facendo attenzione a non confondere il sentiero normale con tanti altri sentieri delle pecore. Dal rifugio si continua lungo la strada brecciata e, quando questa arriva quasi alla strada asfaltata, si imbocca a sinistra il sentiero 200 verso Fonte della creta. A dire il vero sarebbe stato molto meglio arrivare sulla strada asfaltata, perchè il sentiero è mal segnato, non molto intuibile, non accorcia il percorso (ma anzi sale e poi scende inutilmente) e soprattutto a un certo punto è interrotto da una frana scomoda da attraversare. Quindi dal rifugio Torricella si fa prima ad arrivare direttamente sulla strada.
Il sentiero 200 scende molto facilmente verso il lago, ma da qui, quando si abbandona la strada brecciata, diventa poco battuto e poco segnato, alcuni rovi invadono il sentiero. Si raggiunge quindi la strada e il sentiero prosegue su una strada brecciata pochi metri dopo: si scende sulla sinistra, verso la Piana di San Marco, sempre lungo il sentiero 200. A un certo punto si abbandona la strada brecciata sulla sinistra per proseguire dritti verso un sentiero mal segnato e a volte anche mal battuto, a un certo punto bisogna anche aprire e chiudere un cancello per proseguire. Il sentiero dopo un po' arriva sulla strada asfaltata nei pressi di un tornante, ma prosegue subito oltre, e il sentiero è sempre più rado e faticoso da camminare. Si raggiunge finalmente l'abitato di Castel del Monte salendo delle ultime scalette.
Si sale dalla parte alta del paese, quella che dà sulla strada che sale, finchè un viale del paese non finisce con una strada brecciata che sarà il nostro sentiero 273 (segnali poco chiari ma sentiero battuto e facilmente percorribile) che ci porta verso il Monte Capo di Serra.
Arriveremo praticamente sulla strada ma il sentiero la costeggia lungo la pineta e poi fino al rifugio Ricotta. Fino alla pineta il sentiero è appena segnato/battuto ma è ok, mentre dalla pineta fino al rifugio Ricotta si perde ogni traccia di segnaletica o terreno battuto, per questo probabilmente sarebbe stato meglio fare questo tratto su strada, anche se la valle che porta al rifugio Ricotta è davvero bellissima ed è davvero un peccato non attraversarla. Il colmo è trovare poco più avanti un cartello che dice "State sul sentiero, rispettate la natura!"... a trovarlo il sentiero! Se invece di perdere tempo a mettere questo cartello avrebbero messo un paio di paletti, il problema non ci sarebbe stato.
Comunque, dal rifugio Ricotta si prosegue oltre la strada lungo il sentiero che scende nella pineta, che dopo poco finisce e bisogna riattraversare la strada per continuare sul sentiero in mezzo alla pianura di campo imperatore. Nella pineta il sentiero è battuto e segnato (anche se non di recente), nella pianura più o meno è lo stesso, il sentiero è discretamente battuto ma i paletti sono rari, ce ne vorrebbe qualcuno soprattutto nei pressi del canyon, che lo si lascia sulla sinistra per dirigersi verso il Ristoro Mucciante e da qui, su strada, fino al rifugio fonte vetica.
Dal rifugio si sale verso il monte Tremoggia per il sentiero 252 (è lo stesso che conclude il sentiero del centenario), ben battuto ma non segnato, fin quando si raggiunge la sella poco sotto il monte Siella, e qui si comincia a scendere sulla sinistra, e dopo una decina di minuti si fa un'inversione a U e si scende verso il rifugio Torricella facendo attenzione a non confondere il sentiero normale con tanti altri sentieri delle pecore. Dal rifugio si continua lungo la strada brecciata e, quando questa arriva quasi alla strada asfaltata, si imbocca a sinistra il sentiero 200 verso Fonte della creta. A dire il vero sarebbe stato molto meglio arrivare sulla strada asfaltata, perchè il sentiero è mal segnato, non molto intuibile, non accorcia il percorso (ma anzi sale e poi scende inutilmente) e soprattutto a un certo punto è interrotto da una frana scomoda da attraversare. Quindi dal rifugio Torricella si fa prima ad arrivare direttamente sulla strada.
Waypoints
Waypoint
6,030 ft
Sì scende tramite un sentiero non sempre ben evidente, più che altro si mischia ad altri falsi sentieri
In pausa per 38s
Waypoint
5,712 ft
Rifugio Torricella, attualmente ci vivono i due pastori che si occupano delle pecore, messo molto bene
In pausa per 2min 54s
Waypoint
4,344 ft
Sì lascia la strada per prendere il sentiero (inutile e interrotto da una frana, consiglio quindi di passare su strada)
In pausa per 53s
Waypoint
3,694 ft
Scorciatoia per la strada (non ben segnata)
In pausa per 1min 0s
Waypoint
3,878 ft
Sì arriva sulla strada e si imbocca un altro sentiero mal segnato
In pausa per 1min 44s
Waypoint
5,144 ft
Sì arriva praticamente sulla strada
Da qui al rifugio Ricotta consiglio di passare sulla strada visto che il sentiero è male o affatto segnato.
Waypoint
4,744 ft
Un rubinetto da cui esce l'acqua, anche se in modo ingarbugliato e difficile da raccogliere
In pausa per 38s
Waypoint
5,328 ft
Sì sale lungo il sentiero che corrisponde alla fine del centenario
In pausa per 43s
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