Torraccia del Bosco e fosso della Torraccia
near Monte Massaruccio, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione alla Torraccia del Bosco e al fosso della Torraccia partendo dalle Rughe, frazione Formello.
In fondo a via Romania si parcheggia e si prende il sentiero 207g, che dopo due guadi del Cremera sbocca ai pratoni della valle del Sorbo.
Si prende quindi subito il sentiero che si infila nel bosco dal lato sud dei pratoni, quello dal quale si è arrivati. Si prosegue fino a una recinzione di filo spinato, la si scavalca. Inizia la parte più difficile per orientarsi, perché non c'è un vero sentiero. Si costeggia la recinzione sul lato del fosso della Torraccia e poi si scende al fosso asciutto, attraversandolo in corrispondenza di una sbarra subito a monte di una cascata secca. Sull'altra sponda si raggiunge una radura dalla quale partono vari sentieri. All'andata ho preso quello a destra, cioè quello più vicino al fosso, ma quello giusto invece è l'ultimo a sinistra che ho seguito al ritorno. In entrambi i casi si raggiungono i campi in cima alla collina, ma all'andata ho dovuto fare uno scosceso fuori sentiero, facendomi largo nel fitto groviglio del bosco. Al ritorno invece il sentiero è stato agevole.
Dai campi in alto si gode un bel panorama fino al santuario del Sorbo e oltre. Si supera un'altra recinzione, ormai in vista della torre, e si prosegue per poi infilarsi di nuovo nel bosco. Avevo letto che questo breve tratto doveva essere pieno di rovi, ma fortunatamente non è stato così, forse per via della stagione invernale. Per raggiungere la torre la si aggira sulla sinistra.
La Torraccia del Bosco è veramente imponente; affascinante con i rampicanti sulle pareti anche se recisi. Da un varco si entra godendo la curiosa visione della struttura vuota con il quadrato di cielo in alto.
Al ritorno, ripreso il sentiero per il Sorbo ho deviato per scendere al fosso della Torraccia. Superato un cancelletto, si raggiunge subito un fontanile e un cunicolo idraulico etrusco che si può percorrere per un tratto.
Tornato al cancelletto, ho proseguito sulla destra, camminando nell'acqua del fosso della Torraccia con gli stivali. Fino al Cremera s'incontrano tre suggestive cascatelle. La prima è preceduta da uno stretto canyon molto bello. Per raggiungere la seconda mi sono fatto largo tra i rovi con le cesoie; infine, la terza si trova poco prima della confluenza nel Cremera. La forra è veramente selvaggia e rigogliosa. Un breve acquatrekking decisamente affascinante.
Attraversato il Cremera, senza problemi per l'acqua bassa, sono sbucato di nuovo sul sentiero 207g per le Rughe.
In fondo a via Romania si parcheggia e si prende il sentiero 207g, che dopo due guadi del Cremera sbocca ai pratoni della valle del Sorbo.
Si prende quindi subito il sentiero che si infila nel bosco dal lato sud dei pratoni, quello dal quale si è arrivati. Si prosegue fino a una recinzione di filo spinato, la si scavalca. Inizia la parte più difficile per orientarsi, perché non c'è un vero sentiero. Si costeggia la recinzione sul lato del fosso della Torraccia e poi si scende al fosso asciutto, attraversandolo in corrispondenza di una sbarra subito a monte di una cascata secca. Sull'altra sponda si raggiunge una radura dalla quale partono vari sentieri. All'andata ho preso quello a destra, cioè quello più vicino al fosso, ma quello giusto invece è l'ultimo a sinistra che ho seguito al ritorno. In entrambi i casi si raggiungono i campi in cima alla collina, ma all'andata ho dovuto fare uno scosceso fuori sentiero, facendomi largo nel fitto groviglio del bosco. Al ritorno invece il sentiero è stato agevole.
Dai campi in alto si gode un bel panorama fino al santuario del Sorbo e oltre. Si supera un'altra recinzione, ormai in vista della torre, e si prosegue per poi infilarsi di nuovo nel bosco. Avevo letto che questo breve tratto doveva essere pieno di rovi, ma fortunatamente non è stato così, forse per via della stagione invernale. Per raggiungere la torre la si aggira sulla sinistra.
La Torraccia del Bosco è veramente imponente; affascinante con i rampicanti sulle pareti anche se recisi. Da un varco si entra godendo la curiosa visione della struttura vuota con il quadrato di cielo in alto.
Al ritorno, ripreso il sentiero per il Sorbo ho deviato per scendere al fosso della Torraccia. Superato un cancelletto, si raggiunge subito un fontanile e un cunicolo idraulico etrusco che si può percorrere per un tratto.
Tornato al cancelletto, ho proseguito sulla destra, camminando nell'acqua del fosso della Torraccia con gli stivali. Fino al Cremera s'incontrano tre suggestive cascatelle. La prima è preceduta da uno stretto canyon molto bello. Per raggiungere la seconda mi sono fatto largo tra i rovi con le cesoie; infine, la terza si trova poco prima della confluenza nel Cremera. La forra è veramente selvaggia e rigogliosa. Un breve acquatrekking decisamente affascinante.
Attraversato il Cremera, senza problemi per l'acqua bassa, sono sbucato di nuovo sul sentiero 207g per le Rughe.
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