Terra Falisca. Gallese - Le cascate dei Frati - Chiesa di San Famiano a Lungo

Chi cerca calma, contemplazione e stupore può benissimo recarsi a Gallese, fare un breve anello e lasciarsi andare alle più elementari emozioni.
Terra ricca di storia, in parte avvolta nel mistero, in parte pienamente documentata, in parte trasformata dalle vicissitudini contemporanee, Gallese e il territorio falisco rendono anche un umile anello come questo un'escursione degna di nota.
Con partenza dal parcheggio ai piedi delle mura monumentali di Gallese si fa visita all'impeccabile paese che racchiude centinaia anni di storia e che nella sua pregevole cura offre scorci interessanti per chi ama la fotografia.
Lasciato Gallese e i suoi vicoli di tufo, si segue per un breve tratto la SP34 sino alla svolta a destra per la via di S.Francesco. Strada asfaltata ma poco trafficata, costeggia la Forra di Gallese, ovvero i canyon formatisi nei millenni grazie all'erosione di torrenti e frane.
Dopo un piccolo ponte si svolta a destra su un piccolo campo conquistato da una grande quercia, sulla destra un sentierino conduce alle meravigliose Cascate dei Frati.
Luogo suggestivo e placido racchiude la sua bellezza in poche centinaia di metri. L'acqua compie salti e svolte sinuose, scanza e sposta immondizia varia, si blocca sui detriti accumulati dalle piene e scompare svoltando nel canyon alle vostre spalle.
Fare molta attenzioe alle rocce franose, ai salti delle cascate e alle pietre scivolose, sarebbe un'enorme peccato farsi male propio all'inizio dell'escursione.
Usciti dal canyon in secca ravanado come cinghiali attraverso gli arbusti delle quercie, si riprende il cammino lungo la sterrata via di San Famiano. Un incrocio indica la presenza delle antiche fornaci, chi avesse del tempo in più potrebbe approfittare per curiosare.
Saliti sul Colle del Pappagallo tra campi coltivati e antiche quercie che fanno da guida sul viale si può ammirare il paesaggio circostante là dove la radura si apre. Il Soratte maestoso gonfia la sua stazza apparendo più grande di quello che è.
Si riscende sulla SP34 e si attraversa per un breve tratto. Poco prima della Basilica di San Famiano si svolta a sinistra verso la via Amerina, si prosegue diritti rimandando alle prossime escursioni la visita al Monumento Naturale del WWF della Piana di S.Angelo.
Lungo un placido e calmo viale di quercie si superano tranquille abitazioni e un'antico casale del'500 fino ad arrivare in prossimità del fosso del torrente di San Famiano il quale attraversa la piccola Chiesa di San Famiano a Lungo.
La Chiesa naqcue nel luogo dove il monaco cistercense Quardo o Gerardo nato in Germania e divenuto pellegrino soggiornò in questo luogo durante il suo cammino verso Roma di ritorno dalla Spagna, compì il miracolo di far sgorgare una sorgente d'acqua perquotendo la terra col suo bardone divenendo un'icona per gli abitanti del luogo e poi per la Chiesa 4 anni dopo la sua morte. Il santo morto nel 1150 a Gallese venne sepolto nella Basilica che sarà la tappa successiva.
La stessa strada per il ritorno non altera la calma e la pace di una giornata senza scossoni accompagnandoci all'atrio della Basilica. Purtoppo chiusa non ha potuto regalare la ciliegina sulla torta a questa piacevole escursione entrando anch'essa a far parte dei luoghi da rivisitare.