Terminillo 2020-08-18
near Campoforogna, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Ho seguito il percorso dell'utente Paolo Gioia https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/terminillo-via-normale-e-sassetelli-15748306.
L'escursione è stata molto stimolante, ma anche faticosa.
Sono partito alle ore 6:50, con la macchina che segnava 13 gradi :) ... un po' di fresco di agosto ci vuole :).
Lo standard per chi vuole raggiungere la vetta del Terminillo è percorrere il sentiero 401 dal rifugio Sebastiani, ma in questo caso si percorre il sentiero 403 passando per la cresta Sassetelli, si arriva in vetta e poi si scende dal sentiero 401.
Va precisato che mentre il 401 non richiede particolari attenzioni, il 403 le richiede e come. Dopo circa un'oretta di camminata si percorre una gola con degli enormi massi che richiedono qualche saltello, un po' come si fa quando si è sugli scogli in alcune zone di mare, quindi già in questo caso è da prestare attenzione, poco dopo si percorre un tratto in leggera discesa formato da terreno sassoso che oltre ad essere pericoloso in quanto si scivola è a ridosso di un dirupo di qualche centinaio di metri.
La vera e propria pericolosità però la si ha sulla cresta Sassetelli (2139 mt). Devo ammetterlo, ho quasi esitato nell'affrontare il tratto, di fatto si devono mettere da parte i bastoni e proseguire con cautela tenendosi con le mani sugli appigli sulle rocce. Non voglio definirlo come tratto da arrampicata questo no, ma se si soffre di vertigini, si ha bambini al seguito o se si cammina con i propri cani, lo sconsiglio vivamente, anche anzi forse soprattutto perché si è a ridosso di un migliaio di metri di vuoto alla propria destra.
Passato questo tratto le cose si semplificano, un piccolo sforzo, ma nemmeno più di tanto e si è in vetta (2216 mt)... nemmeno a dirlo vista a 360° stupenda, forse in parte anche a causa della giornata velata incontrata consiglio il classico paravento e attrezzatura tipo che di vento ne tira e come :).
Una firma al diario, un panino al volo e un goccetto di Rum per festeggiare e poi si riparte, come detto prima lungo il sentiero 401, a parte qualche piccolo tratto da scendere senza bacchette e tenendosi con le mani, per il resto è tutta una ripida discesa con diversi tornanti, da qui mi sono reso conto che questo sentiero è il più votato, incontrando, a differenza dell'andata, parecchia gente che saliva.
Nel complesso la giudico una bella e stimolante escursione che si fa in circa 3-4 ore, assolutamente da rifare.
L'escursione è stata molto stimolante, ma anche faticosa.
Sono partito alle ore 6:50, con la macchina che segnava 13 gradi :) ... un po' di fresco di agosto ci vuole :).
Lo standard per chi vuole raggiungere la vetta del Terminillo è percorrere il sentiero 401 dal rifugio Sebastiani, ma in questo caso si percorre il sentiero 403 passando per la cresta Sassetelli, si arriva in vetta e poi si scende dal sentiero 401.
Va precisato che mentre il 401 non richiede particolari attenzioni, il 403 le richiede e come. Dopo circa un'oretta di camminata si percorre una gola con degli enormi massi che richiedono qualche saltello, un po' come si fa quando si è sugli scogli in alcune zone di mare, quindi già in questo caso è da prestare attenzione, poco dopo si percorre un tratto in leggera discesa formato da terreno sassoso che oltre ad essere pericoloso in quanto si scivola è a ridosso di un dirupo di qualche centinaio di metri.
La vera e propria pericolosità però la si ha sulla cresta Sassetelli (2139 mt). Devo ammetterlo, ho quasi esitato nell'affrontare il tratto, di fatto si devono mettere da parte i bastoni e proseguire con cautela tenendosi con le mani sugli appigli sulle rocce. Non voglio definirlo come tratto da arrampicata questo no, ma se si soffre di vertigini, si ha bambini al seguito o se si cammina con i propri cani, lo sconsiglio vivamente, anche anzi forse soprattutto perché si è a ridosso di un migliaio di metri di vuoto alla propria destra.
Passato questo tratto le cose si semplificano, un piccolo sforzo, ma nemmeno più di tanto e si è in vetta (2216 mt)... nemmeno a dirlo vista a 360° stupenda, forse in parte anche a causa della giornata velata incontrata consiglio il classico paravento e attrezzatura tipo che di vento ne tira e come :).
Una firma al diario, un panino al volo e un goccetto di Rum per festeggiare e poi si riparte, come detto prima lungo il sentiero 401, a parte qualche piccolo tratto da scendere senza bacchette e tenendosi con le mani, per il resto è tutta una ripida discesa con diversi tornanti, da qui mi sono reso conto che questo sentiero è il più votato, incontrando, a differenza dell'andata, parecchia gente che saliva.
Nel complesso la giudico una bella e stimolante escursione che si fa in circa 3-4 ore, assolutamente da rifare.
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