Tarquinia Giro del bicchiere

Parcheggiata l’auto nei pressi dell’oleificio (Struttura originariamente realizzata agli inizi del 1900 per la fabbricazione di composti azotati ed esplosivi dalla Società Dinamite Nobel) Olitar di Tarquinia (42.26099, 11.76507) ci si avvia sulla strada asfaltata direzione nord che si percorre per poco meno di un Km. A sn. della carreggiata, non più visibili se non in qualche breve tratto, correvano i binari della diramazione ferroviaria, proveniente dalla Stazione di Tarquinia, destinata al carico-scarico delle merci per la fabbrica di esplosivi e per il deposito degli stessi che si incontrerà più avanti. A circa metà di questo primo rettilineo incontriamo sulla sn. altro fabbricato abbandonato, a suo tempo destinato all’approvvigionamento idrico del complesso industriale attraverso depurazione delle acque captate dal vicino Fiume Marta. Alla fine del rettilineo continuiamo sulla strada verso sn. avendo alla nostra destra la grande recinzione di quello che fu il deposito munizioni ed esplosivi. Proprio sulla curva attraversiamo, appena visibili sotto l’asfalto, i binari che servivano il deposito. Si percorre un altro km perfettamente rettilineo avendo sulla destra il complesso industriale/militare abbandonato e sulla sinistra campi coltivati che terminano sulle sponde del Fiume Marta. La strada sarà asfaltata per i primi 3,5 km., (possono forse sembrare i più noiosi del percorso), al termine dei quali continuando sulla stessa per circa 1 km., su strada bianca, dobbiamo girare a destra (42.28616, 11.79981). La strada ora sale verso le colline della Civita, Antica Tarkna Etrusca, e bisogna seguirla per circa 1,6 km. fino a quando incontriamo una stradina tra i campi sulla destra, (42.27359, 11.80071). Presa la stradina, detta di Poggio Gallinaro, che scende, vediamo subito sulla destra le rovine del Casalaccio (https://www.youtube.com/watch?v=RrKknmPnPMU). Si continua a percorrere la stessa che prima salirà ancora dolcemente, poi alla deviazione sarà in ripida discesa. Dopo circa 700 m. ci troviamo ad un bivio, mentre il nostro percorso scende ripido a sinistra, a destra potremmo fare una piccola deviazione per il Tumulo di Poggio Gallinaro, sepoltura monumentale di epoca Etrusca. La visita al tumulo comporta tra andata e ritorno un percorso di circa 1,5 km.. Dalla deviazione a sinistra si percorrono in discesa circa 2,7 km. incontrando un ovile con fontanile ed acqua fresca prima e dopo, sulla destra, le costruzioni abbandonate viste all’inizio. Al termine della strada svoltiamo a destra ed in breve saremmo di nuovo sulla strada asfaltata nei pressi dell’auto. Tante deviazioni e curiosità si possono scoprire da questo percorso, legate all’archeologia industriale, al fatto che passa nei pressi dell’antica Tarkna Etrusca, per i panorami e paesaggi che scopre.