Activity

T, E - Sui ponti dell'Acquedotto Pugliese: dal Bosco di Ruvo a Bosco Scoparella a Jazzo del Demonio

Download

Trail photos

Photo ofT, E - Sui ponti dell'Acquedotto Pugliese: dal Bosco di Ruvo a Bosco Scoparella a Jazzo del Demonio Photo ofT, E - Sui ponti dell'Acquedotto Pugliese: dal Bosco di Ruvo a Bosco Scoparella a Jazzo del Demonio Photo ofT, E - Sui ponti dell'Acquedotto Pugliese: dal Bosco di Ruvo a Bosco Scoparella a Jazzo del Demonio

Author

Trail stats

Distance
7.46 mi
Elevation gain
361 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
361 ft
Max elevation
1,266 ft
TrailRank 
75 4.7
Min elevation
1,097 ft
Trail type
Loop
Time
3 hours 37 minutes
Coordinates
523
Uploaded
December 22, 2021
Recorded
December 2021
  • Rating

  •   4.7 2 Reviews

near Calendano, Puglia (Italia)

Viewed 2686 times, downloaded 84 times

Trail photos

Photo ofT, E - Sui ponti dell'Acquedotto Pugliese: dal Bosco di Ruvo a Bosco Scoparella a Jazzo del Demonio Photo ofT, E - Sui ponti dell'Acquedotto Pugliese: dal Bosco di Ruvo a Bosco Scoparella a Jazzo del Demonio Photo ofT, E - Sui ponti dell'Acquedotto Pugliese: dal Bosco di Ruvo a Bosco Scoparella a Jazzo del Demonio

Itinerary description

Il percorso inizia a qualche km a sud della città di Ruvo di Puglia all'interno del querceto tra il bosco dei Fenicia ed il bosco di Ruvo, entrambi attraversati dal Tratturello Regio N. 19 Canosa - Ruvo, punto di partenza. Nel punto indicato c'è un piccolo slargo dove parcheggiare tranquillamente la macchina. Inizia un viaggio nella storia che è bene conoscere per apprezzare meglio le particolarità del nostro territorio. La lista dei Tratturi, Tratturelli e Bracci riportata nella versione del 1959 della Mappa ne conta ben novantotto. Il termine tratturo ha origini abruzzesi dal tractorium ‘cammino tracciato’, seconda metà sec. XVII.

Perchè è chiamato Tratturello Regio? E' chiamato Tratturello in quanto è un tracciato secondario di un tratturo principale. Tali percorsi erano utilizzati dai pastori per compiere la transumanza. La parola “transumanza” deriva dal latino “trans” (al di là) e “humus” (terra) e si riferisce all’antichissima pratica di muovere stagionalmente le greggi alla ricerca di nuovi pascoli e di climi idonei alla pastorizia, tradizione comune a diverse aree del Mediterraneo di cui si conservano testimonianze.
In particolare, in autunno ci si trasferiva dalle montagne verso le pianure mentre in primavera si compiva lo stesso tragitto in senso opposto, in modo da ovviare alla carenza di raggio fresco nelle aree montane innevate (in inverno) e nelle pianure siccitose e, un tempo, malariche (in estate). Durante la lunga marcia, il bestiame transumante si cibava dell'erba che cresceva sul tratturo stesso. Per capire perchè è chiamato Regio bisogna risalire al 1155 epoca in cui il re normanno Guglielmo I, detto il Malo, aggiunse nella sua Costituzione norme volte a disciplinare l'uso dei pascoli per regolamentarne i canoni d'affitto. Dichiarò inoltre proprietà del Regio Demanio l'area del Tavoliere delle Puglie ed altre zone circostanti, e decretò che vaste superfici delle regioni Abruzzo, Puglia e Basilicata fossero adibite a pascolo. Di questo Tratturello si percorreranno gli ultimi due chilometri per poi arrivare nuovamente al punto di inizio. I tratturi erano larghi 60 passi napoletani (111 metri) mentre i tratturelli erano strade secondarie e di smistamento della larghezza 37, 27 e 18 metri.

Il percorso è intervallato da aree coltivate e dalla presenza del canale dell’Acquedotto Pugliese, che qui, per la presenza di diverse lame, si arricchisce di ponti in pietra di particolare fascino e di jazzi facilmente visitabili ed alcuni (come quello denominato del "demonio") ricchi di legende. L'origine del nome jazzo potrebbe derivare dal latino "iaceo", che significa giacere. L'etimologia deriverebbe dal fatto che queste strutture costituivano delle stazioni idonee a tutte le attività connesse alle soste dei pastori e delle greggi durante la transumanza. Costruiti in pendenza per favorire la ventilazione e il deflusso delle acque e dei liquami è sempre esposto a sud per garantire il riparo dai freddi venti settentrionali, considerando anche che i pascoli pugliesi venissero maggiormente utilizzati nella stagione fredda.

La struttura è costituita da un muro principale di recinzione più alto e robusto e da muretti minori che suddividono l'area interna in vari scomparti. La cistruzione è in pietra a secco, ricavata sul posto dallo spietramento del suolo. Sui recinti è possibile scorgere pietre in aggetto, chiamate para-lupi, utilizzate per difendere le greggi da questo predatore.
Il primo che si incontrerà, deviando il pecorso principale di un centinaio di metri, è lo Jazzo del Termite. Proseguendo lungo il percorso si arriverà all'imponente ponte dell'Acquedotto Pugliese (AQP) datato 1914. Ponti e canali furono costruiti per portare l’acqua del Sele dalla Campania in Puglia al fine di superare picchi rocciosi e gole profonde. La tecnica utilizzata ormai collaudata che s’ispirava direttamente agli antichi romani. Oggi a distanza di un secolo, i ponti-canale sono ancora lì che svolgono il loro compito e consentono all'acqua di arrivare in tutte le nostre case.
Il ponte sovrasta la Lama detta Scoparella nelle cui vicinanze sorge lo Jazzo Scoparella o del "Demonio" a cui si arriverà verso la fine del percorso (se si vuole anticipare è possibile prendere la deviazione prima di arrivare al ponte. Intersezione A). Le lame sono solchi erosivi poco profondi, tipici del paesaggio pugliese, che convogliano le acque meteoriche dall'altopiano carsico delle Murge verso il punto di chiusura del bacino idrografico cui appartengono. Le lame vengono solitamente confuse con dei generici corsi d'acqua. La differenza tra lama e corso d'acqua è sostanziale, dal momento che nelle lame, a causa dell'elevata porosità del terreno, la circolazione superficiale è di piccola entità, mentre risulta prevalente nel sottosuolo. Inoltre, le lame trasportano acqua solo in corrispondenza di eventi di pioggia, raccogliendo le acque del bacino idrografico cui appartengono, mentre sono sostanzialmente asciutte in periodi normali.

Alla fine del ponte è possibile visitare la Grave della Scoparella o del Demonio (PU 431) una cavità carsica profonda 37m e posta in sicurezza attraverso un recinto in cemento armato. Siamo ora nel Bosco denominato "Scoparella" (è possibile trovare scritto anche Scoparello) in passato chiamato anche Jatta, cognome di una nobile famiglia dell'800 di Ruvo famosa per aver intuito l'importanza di custodire i vasi che solitamente i contadini trovavano nelle tombe ipoegee presenti nei propri terreni. Questi li frantumavano perchè interessati all'oro in essi presente. Tra le tombe ipogee più famose c'è quella delle nove danzatrici di Ruvo, il cui affresco fu staccato dalle pareti e venduto al Real Museo Borbonico di Napoli oggi Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La loro collezione è diventata oggi un Museo denominato Museo Archeologico Nazionale Jatta di Ruvo. Questo complesso forestale regionale ricade all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia ad una quota topografica che va dai 350 ai 400m sul livello del mare. Il nome "Scoparella" deriva dalla presenza nell'area di un elevato numero di piante di Ginestra (Cytisus scoparium L.) utilizzate in passato per fare scope. Proseguendo il percorso e deviando a sinistra si arriverà all'imponente Masseria Scoparella, purtroppo abbandonata e pericolante. Ritornando sul percorso dopo qualche centinaio di metri sarà possibile visitare su prenotazione il Piccolo Museo dell'Acquedotto. Continuando il percorso si alterneranno ponti, zone boschive e colture arboree, si arriverà all'imponente Jazzo Cortigigli che sebbene diroccato mantiene inalterata la struttura architettonica che contraddistingue queste architetture della Murgia. Seguendo la traccia si arriverà al famoso Jazzo Scoparella o del "Demonio" che sorge nella lama omonima famosa anche per la presenza della secolare quercia. Ma qual è la legenza alla base di questo strano toponimo?


La leggenda narra che:


"In una notte di inverno del 1870, dove non mancavano gli ululati del vento imetuoso, due pastori con il loro gregge si trovarono a sostare nello jazzo. Mentre si scaldavano attorno ad un fuoco, i cani corsi ed i mastini presero ad abbaiare, almeno per mezz'ora, dopodichè si chetarono, l'uno dopo l'altro, e nello stesso momento anche il vento smise di sibilire ed ululare tutt'attorno.
I due uomini si ritrovarono quindi avvolti da un silenzio surreale, rotto unicamente dal bussare alla porta di qualcuno: la cosa li fece trasalire, anche perché nella loro mente scorrevano i ricordi e le immagini fantasiose di storie maledette e leggende. Si fecero coraggio e domandarono chi fosse a bussare. Per tutta risposta, udirono le parole di un povero malandante rauco, che non trovava più il cammino.
Lo ospitarono e lo fecero accomodare attorno al fuoco, ma, improvvisamente i due si accorsero che l'uomo aveva degli zoccoli pelosi.
| due pastori capirono immediatamente di chi si trattasse e andarono a rifugiarsi sotto un crocifisso di ferro, mentre, il demonio denudatosi degli stracci, li guardò e sparì lasciando dietro di sé l'odore tipico
dello zolfo. Dopo aver trascorso una notte tra timori e paura, la mattina seguente, i due pastori si recarono dal gregge e dai cani che, stranamente, erano sopravvissuti a quell'incontro. Di lì nacque la leggenda che i cani dei pastori, oltre a essere feroci, fossero addirittura in grado di affrontare perfino il demonio. Nacque così la leggenda che avvolge lo jazzo del Demonio”.

Superato lo Jazzo del Demonio è possibile recarsi proprio sotto il ponte dell'Acquedotto a ridosso della lama omonima. Tornando indietro e seguendo la traccia ci si ricongiungerà al Tratturello Regio N° 19 Canosa - Ruvo da cui questo percorso ha avuto inizio.

View more external

Waypoints

PictographInformation point Altitude 1,135 ft
Photo ofPunto informativo (inizio del percorso) Photo ofPunto informativo (inizio del percorso) Photo ofPunto informativo (inizio del percorso)

Punto informativo (inizio del percorso)

Tratturello Regio N°19 Canosa - Ruvo. Ciclovia contrassegnata con indicativo: C01AM.

PictographWaypoint Altitude 1,223 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 1,245 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographBridge Altitude 1,229 ft
Photo ofPonte (Attenzione smottamento)

Ponte (Attenzione smottamento)

PictographPanorama Altitude 1,276 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographRuins Altitude 1,240 ft
Photo ofJazzo Termite Photo ofJazzo Termite Photo ofJazzo Termite

Jazzo Termite

PictographPanorama Altitude 1,257 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographWaypoint Altitude 1,235 ft
Photo ofCippo segnalatore della condotta sotterranea dell’Acquedotto Pugliese

Cippo segnalatore della condotta sotterranea dell’Acquedotto Pugliese

PictographPanorama Altitude 1,239 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographDoor Altitude 1,233 ft
Photo ofCancello

Cancello

PictographIntersection Altitude 1,220 ft
Photo ofA - Svincolo (e Panorama)

A - Svincolo (e Panorama)

Da questo punto è possibile, svoltando a sinistra, arrivare allo Jazzo Scoparella o del "Demonio".

PictographDoor Altitude 1,241 ft
Photo ofCancello (chiuso)

Cancello (chiuso)

Attenzione il cancello, come tutti gli altri, sono stati trovati chiusi. Fare attenzione nello scavalcarlo.

PictographBridge Altitude 1,241 ft
Photo ofPonte dell'Acquedotto del 1914 Photo ofPonte dell'Acquedotto del 1914 Photo ofPonte dell'Acquedotto del 1914

Ponte dell'Acquedotto del 1914

PictographDoor Altitude 1,238 ft
Photo ofCancello (chiuso)

Cancello (chiuso)

Attenzione il cancello, come tutti gli altri, sono stati trovati chiusi. Fare attenzione nello scavalcarlo.

PictographWaypoint Altitude 1,243 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographCave Altitude 1,245 ft
Photo ofGrave della Scoparella o del Demonio (PU 431) Photo ofGrave della Scoparella o del Demonio (PU 431) Photo ofGrave della Scoparella o del Demonio (PU 431)

Grave della Scoparella o del Demonio (PU 431)

PictographPanorama Altitude 1,235 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographPark Altitude 1,235 ft
Photo ofParco

Parco

PictographRuins Altitude 1,199 ft
Photo ofMasseria Scoparella

Masseria Scoparella

PictographDoor Altitude 1,239 ft
Photo ofCancello (chiuso) Photo ofCancello (chiuso)

Cancello (chiuso)

PictographMuseum Altitude 1,199 ft
Photo ofPiccolo Museo dell'Acquedotto Photo ofPiccolo Museo dell'Acquedotto

Piccolo Museo dell'Acquedotto

PictographFountain Altitude 1,188 ft
Photo ofFontana

Fontana

PictographPanorama Altitude 1,117 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographWaypoint Altitude 1,156 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 1,121 ft
Photo ofWaypoint

Waypoint

Tratto in salita ripida.

PictographBridge Altitude 1,225 ft
Photo ofPonte

Ponte

PictographPanorama Altitude 1,200 ft
Photo ofPanorama

Panorama

PictographWaypoint Altitude 1,125 ft
Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographWaypoint Altitude 1,115 ft
Photo ofWaypoint Photo ofWaypoint

Waypoint

PictographIntersection Altitude 1,160 ft
Photo ofBivio Photo ofBivio Photo ofBivio

Bivio

PictographInformation point Altitude 1,191 ft
Photo ofPunto informativo

Punto informativo

PictographPanorama Altitude 1,162 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographRuins Altitude 1,174 ft
Photo ofJazzo Scoparella o del Demonio Photo ofJazzo Scoparella o del Demonio Photo ofJazzo Scoparella o del Demonio

Jazzo Scoparella o del Demonio

PictographBridge Altitude 1,196 ft
Photo ofPonte dell'Acquedotto del 1914 (visto dal basso) Photo ofPonte dell'Acquedotto del 1914 (visto dal basso)

Ponte dell'Acquedotto del 1914 (visto dal basso)

PictographInformation point Altitude 1,148 ft
Photo ofPunto informativo Photo ofPunto informativo Photo ofPunto informativo

Punto informativo

PictographPanorama Altitude 1,165 ft
Photo ofPanorama Photo ofPanorama

Panorama

PictographRuins Altitude 1,158 ft
Photo ofTrullo caratteristico

Trullo caratteristico

PictographInformation point Altitude 1,127 ft
Photo ofTratturello Regio N°19 Canosa - Ruvo

Tratturello Regio N°19 Canosa - Ruvo

PictographRuins Altitude 1,187 ft
Photo ofJazzo Cortogigli Photo ofJazzo Cortogigli Photo ofJazzo Cortogigli

Jazzo Cortogigli

PictographTree Altitude 1,170 ft
Photo ofRoverella secolare Photo ofRoverella secolare Photo ofRoverella secolare

Roverella secolare

PictographFlora Altitude 1,284 ft
Photo ofBosco Scoparella Photo ofBosco Scoparella

Bosco Scoparella

Siamo ora nel Bosco denominato "Scoparella" (è possibile trovare scritto anche Scoparello). Questo complesso forestale regionale ricade all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia ad uno quota topografica che va dai 350 ai 400m sul livello del mare. Il nome "Scoparella" deriva dalla presenza nell'area di un elevato numero di piante di Ginestra (Cytisus scoparium L.) utilizzate in passato per fare scope.

PictographFlora Altitude 1,324 ft

Bosco Jatta

PictographPhoto Altitude 1,134 ft
Photo ofTratturello Regio N°19 Canosa - Ruvo

Tratturello Regio N°19 Canosa - Ruvo

Comments  (7)

  • Alessandro Iurino Feb 13, 2022

    I have followed this trail  View more

    Bel percorso. Facile da seguire e ben segnalato. Molto frequentato anche da appassionati di mtb

  • Photo of Gianfranco Grè
    Gianfranco Grè Apr 25, 2023

    I have followed this trail  verified  View more

    Good trip, very well documented.

  • Photo of GPS. Geonauta di Puglia e Sud.
    GPS. Geonauta di Puglia e Sud. Apr 25, 2023

    Many thanks 🌈

  • Photo of Eupremio
    Eupremio May 31, 2023

    Bello. E' percorribile in moto?

  • Photo of GPS. Geonauta di Puglia e Sud.
    GPS. Geonauta di Puglia e Sud. May 31, 2023

    È zona vincolata dal Parco dell'Alta Murgia. Andare in moto non è permesso.

  • Photo of Eupremio
    Eupremio May 31, 2023

    ok, Grazie.

  • Photo of Federica E Nami
    Federica E Nami Feb 9, 2024

    Sembra un bel percorso ma vedo diversi cancelli chiusi? Si può passare lo stesso? Ci sarebbe un cane con noi

You can or this trail