Sulla Greenway della Valnerina: ciclabile Fiume Nera - Cascate delle Marmore - Fiume Velino - Lago Piediluco - Casteldilago
near Casteldilago, Umbria (Italia)
Viewed 313 times, downloaded 13 times
Trail photos
Itinerary description
Come coniugare una visita alle Cascate delle Marmore con un'escursione, rispetto a ciò che ci circonda? La risposta è in questo percorso che abbiamo provato a costruire, tenendo appunto assieme l'inevitabile visita alle cascate, la bella Val Nerina (dal fiume Nera che qui scorre fino al Tevere) e il lago di Piediluco.
Ne è venuto fuori un giro davvero davvero bello, estremamente vario, non eccessivamente lungo (sono poco più di 20 km ma nei quali sono compresi tutti i giri presso le Cascate, alcuni leggeri movimenti verso le attività economiche, i vari punti di osservazione etc...il dislivello complessivo non è impegnativo, semmai si sconta l'umidità derivante dagli ambienti naturali che si toccano.
La prima parte del percorso è completamente dominata dalla Greenway lungo il fiume Nera, una rilassante passeggiata su strade bianche/asfalto che all'inizio corre lungo il corso del fiume, sovrapponendosi al Cammino di San Francesco (il "tau" è ben visibile).
In circa in un'oretta e mezza di cammino pressoché in piano si arriva all'ingresso delle Cascate delle Marmore, utilizzando la parte finale del sentiero n. 6. Il consiglio spassionato, sebbene la fila scorra veloce, è di acquistare i biglietti online, così da evitare un po' di attesa.
In che modo visitare le Cascate delle Marmore? Noi avevamo manifestato l'intenzione di proseguire poi verso il lago di Piediluco. In questa eventualità, una barista all'ingresso ci ha suggerito (e il consiglio era giustissimo) di seguire questa sequenza: sentiero 4, sentiero 3, sentiero 2, sentiero 1. Mentre il 5 e il 6 non vanno considerati poiché portano fuori strada.
Non scrivo nulla a proposito delle Cascate, sulle quali esistono già miriadi di informazioni, ma devo dire che ogni sentiero, angolo e pannello illustrativo meriterebbe tutto il tempo necessario per approfondire il tutto. E' vero che c'è gente, ma tutto sommato si visitano senza particolare difficoltà o confusione.
Ciò che occorre tenere a mente, invece, è che risalendo sul sentiero 1 (che in parte è interdetto, cioè la galleria degli innamorati che passa dietro la cascata) con i suoi 600 scalini, per uscire dall'area delle Cascate occorre superare il bel monumento alla memoria con la celeberrima risposta di Piero Calamandrei a Kesserling, attraversare il parchetto, costeggiando il museo dell'acqua e seguendo i sentieri CAI che indicano inequivocabilmente Piediluco.
Sinceramente non mi aspettavo qualcosa di particolare da questo tratto che ci porta al Lago e invece è stato uno dei miei passaggi preferiti dell'intera giornata! Molto rilassante e tutto in piano, lungo un fiume Velino che apre su tutti i rilievi montuosi attorno fino ai massicci laziali. Non si vede subito, ma più avanti scorgeremo la cima innevata del Monte Terminillo!
Vista la lunghezza, una volta intercettato il lago abbiamo proseguito fino al centro abitato seguendo la strada asfaltata. In realtà il sentiero CAI prevedrebbe di aggirarla con un giro un po' più ampio con un po' di dislivello, ma abbiamo concluso che non cambiasse più di tanto in fondo. Piediluco è una tranquilla (fin troppo) località sul Lago, situato in gran parte in Umbria e nella restante parte nel Lazio (provincia di Rieti), ma non essendo comune autonomo dipende in tutto e per tutto dal - distante - comune di Terni. C'è però una Chiesa dedicata a San Francesco che merita una visita.
Dopo un'agognata pausa merenda nel bar davanti al lago, alcuni di noi decidono di concludere così la camminata approfittando della nostra amica che nel frattempo ci ha raggiunto in auto. Io e Matteo invece concordiamo di voler proseguire per chiudere l'anello.
Quest'ultima parte del percorso, un mix tra stradine di campagna su strada asfaltata e sentiero con un po' di dislivello (nulla di impossibile), consente di riagganciarci alla Val Nerina, scendendo dal passo con alcuni rapidi zig zag ritrovando il bel borgo di Casteldilago sulla nostra destra. Abbiamo lasciato solo per poco tempo l'itinerario CAI/greenway, quando abbiamo optato per non passare davanti al Santuario della Madonna dello Scoglio (https://turismo.comune.terni.it/it/il-santuario-della-madonna-dello-scoglio). Forse non è stata la scelta ottimale, perché così facendo pur evitando un po' di salita ci siamo trovati a dover intercettare il sentiero che si perde tra i campi e le frasche.
Percorso assolutamente da fare!
IL VIDEO DELL'ESCURSIONE SU RELIVE: https://www.relive.cc/view/v1vjkzz2LJO
Ne è venuto fuori un giro davvero davvero bello, estremamente vario, non eccessivamente lungo (sono poco più di 20 km ma nei quali sono compresi tutti i giri presso le Cascate, alcuni leggeri movimenti verso le attività economiche, i vari punti di osservazione etc...il dislivello complessivo non è impegnativo, semmai si sconta l'umidità derivante dagli ambienti naturali che si toccano.
La prima parte del percorso è completamente dominata dalla Greenway lungo il fiume Nera, una rilassante passeggiata su strade bianche/asfalto che all'inizio corre lungo il corso del fiume, sovrapponendosi al Cammino di San Francesco (il "tau" è ben visibile).
In circa in un'oretta e mezza di cammino pressoché in piano si arriva all'ingresso delle Cascate delle Marmore, utilizzando la parte finale del sentiero n. 6. Il consiglio spassionato, sebbene la fila scorra veloce, è di acquistare i biglietti online, così da evitare un po' di attesa.
In che modo visitare le Cascate delle Marmore? Noi avevamo manifestato l'intenzione di proseguire poi verso il lago di Piediluco. In questa eventualità, una barista all'ingresso ci ha suggerito (e il consiglio era giustissimo) di seguire questa sequenza: sentiero 4, sentiero 3, sentiero 2, sentiero 1. Mentre il 5 e il 6 non vanno considerati poiché portano fuori strada.
Non scrivo nulla a proposito delle Cascate, sulle quali esistono già miriadi di informazioni, ma devo dire che ogni sentiero, angolo e pannello illustrativo meriterebbe tutto il tempo necessario per approfondire il tutto. E' vero che c'è gente, ma tutto sommato si visitano senza particolare difficoltà o confusione.
Ciò che occorre tenere a mente, invece, è che risalendo sul sentiero 1 (che in parte è interdetto, cioè la galleria degli innamorati che passa dietro la cascata) con i suoi 600 scalini, per uscire dall'area delle Cascate occorre superare il bel monumento alla memoria con la celeberrima risposta di Piero Calamandrei a Kesserling, attraversare il parchetto, costeggiando il museo dell'acqua e seguendo i sentieri CAI che indicano inequivocabilmente Piediluco.
Sinceramente non mi aspettavo qualcosa di particolare da questo tratto che ci porta al Lago e invece è stato uno dei miei passaggi preferiti dell'intera giornata! Molto rilassante e tutto in piano, lungo un fiume Velino che apre su tutti i rilievi montuosi attorno fino ai massicci laziali. Non si vede subito, ma più avanti scorgeremo la cima innevata del Monte Terminillo!
Vista la lunghezza, una volta intercettato il lago abbiamo proseguito fino al centro abitato seguendo la strada asfaltata. In realtà il sentiero CAI prevedrebbe di aggirarla con un giro un po' più ampio con un po' di dislivello, ma abbiamo concluso che non cambiasse più di tanto in fondo. Piediluco è una tranquilla (fin troppo) località sul Lago, situato in gran parte in Umbria e nella restante parte nel Lazio (provincia di Rieti), ma non essendo comune autonomo dipende in tutto e per tutto dal - distante - comune di Terni. C'è però una Chiesa dedicata a San Francesco che merita una visita.
Dopo un'agognata pausa merenda nel bar davanti al lago, alcuni di noi decidono di concludere così la camminata approfittando della nostra amica che nel frattempo ci ha raggiunto in auto. Io e Matteo invece concordiamo di voler proseguire per chiudere l'anello.
Quest'ultima parte del percorso, un mix tra stradine di campagna su strada asfaltata e sentiero con un po' di dislivello (nulla di impossibile), consente di riagganciarci alla Val Nerina, scendendo dal passo con alcuni rapidi zig zag ritrovando il bel borgo di Casteldilago sulla nostra destra. Abbiamo lasciato solo per poco tempo l'itinerario CAI/greenway, quando abbiamo optato per non passare davanti al Santuario della Madonna dello Scoglio (https://turismo.comune.terni.it/it/il-santuario-della-madonna-dello-scoglio). Forse non è stata la scelta ottimale, perché così facendo pur evitando un po' di salita ci siamo trovati a dover intercettare il sentiero che si perde tra i campi e le frasche.
Percorso assolutamente da fare!
IL VIDEO DELL'ESCURSIONE SU RELIVE: https://www.relive.cc/view/v1vjkzz2LJO
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments