Sui sentieri della Grande Guerra / Day 2 / Strada degli Eroi - Cima Palon - Dente Austriaco - Col Santino
near Malga Pasubio di Sotto, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Tre giorni di escursioni sui sentieri, teatro della Grande Guerra, nella Valle del Pasubio, tra Veneto e Trentino.
Il secondo giorno di cammino ha come luogo di partenza il Rifugio Achille Papa, dove abbiamo pernottato la sera precedente, al termine delle 52 Gallerie.
La prima parte si dirige in direzione opposta a quella delle 52 Gallerie, proseguendo cioè sulla sterrata militare denominata "Strada degli Eroi". Si tratta di una strada lunga appena un paio di km, con bei scorci panoramici sulla Valle del Pasubio e il Rifugio (sempre più lontano) fino alla Galleria d'Havet. All'epoca fu proprio il Colonnello d'Havet a volere la sua realizzazione, in quanto serviva come collegamento tra il fondovalle con il fronte italiano. Il nome deriva dal fatto che lungo il percorso sono poste delle targhe in onore alle 12 medaglie d'oro al valore militare conferite a chi ha combattuto su queste montagne. Per maggiori informazioni: https://www.montagnadiviaggi.it/2021/01/strada-degli-eroi-rifugio-papa-escursione.html
Giunti al termine della Galleria, l'itinerario volge a destra, seguendo il sentiero d'arroccamento CAI n. 398 che inizia a salire sempre più rapidamente e con alcuni passaggi un po' esposti, in direzione della cima Palon e Sella dell'Incudine. Si arriva all'Incudine: qui un pannello spiega di come venne realizzato il collegamento con il fondovalle attraverso due grandi teleferiche.
Si continua a salire, passando accanto all'ex rifugio militare di cui ora sono presenti soltanto dei ruderi presso il Cogolo Alto, fino a raggiungere lungo la cresta la Cima Palon, il punto più alto dell'escursione. Sotto alla Cima si trova la Galleria Papa, interamente percorribile, fatta costruire dallo stesso Generale nel 1917 per la difesa del Pasubio.
Proseguiamo sul sentiero CAI (E5) diretto al Dente Austriaco (2203 m), uno squadrato roccione lungo poco più di 200 metri e largo 80, che a seguito della Strafexpedition austro-ungarica costituì la più importante fortificazione militare nemica su questo massiccio, nel corso del primo conflitto mondiale. Sono ancora presenti i resti dei camminamenti dei soldati su questo versante del fronte. Entriamo dunque in quello che un tempo era territorio austriaco, prima di essere annesso all'Italia (ora fa parte del Trentino Alto-Adige), percorrendo tutta la cresta, dapprima in discesa e nuovamente in salita, attraversando il Piccolo Roite. Questo pezzo risulta un poco esposto, quindi è possibile raggiungere la Sella del Roite scegliendo un sentiero posto più in basso e chiaramente indicato dalla segnaletica CAI. Giunti alla Sella, passiamo nella vallata a fianco, seguendo il sentiero CAI 105, che in una ventina di minuti di camminata in piano e poi in leggera discesa porta al bivio della Bocchetta delle Corde.
Da qui non resta che seguire le indicazioni fino al Rifugio Lancia, dove pernotteremo questa notte.
L'itinerario odierno prevede infine un ulteriore camminata (abbastanza impegnativa, data la ripida salita iniziale) sopra al rifugio, sulla vetta di Col Santino, con l'obiettivo di avvistare alcuni animali selvatici, ed in particolare camosci. Purtroppo ne abbiamo visto uno solamente al ritorno verso il Rifugio, ma la vista del panorama circostante ne è valsa sicuramente la pena.
Il video su RELIVE: https://www.relive.cc/view/vr63ywyV8dv
Escursione promossa e organizzata da Trekking Romagna (guida GAE Marco Bazzotti)
Il secondo giorno di cammino ha come luogo di partenza il Rifugio Achille Papa, dove abbiamo pernottato la sera precedente, al termine delle 52 Gallerie.
La prima parte si dirige in direzione opposta a quella delle 52 Gallerie, proseguendo cioè sulla sterrata militare denominata "Strada degli Eroi". Si tratta di una strada lunga appena un paio di km, con bei scorci panoramici sulla Valle del Pasubio e il Rifugio (sempre più lontano) fino alla Galleria d'Havet. All'epoca fu proprio il Colonnello d'Havet a volere la sua realizzazione, in quanto serviva come collegamento tra il fondovalle con il fronte italiano. Il nome deriva dal fatto che lungo il percorso sono poste delle targhe in onore alle 12 medaglie d'oro al valore militare conferite a chi ha combattuto su queste montagne. Per maggiori informazioni: https://www.montagnadiviaggi.it/2021/01/strada-degli-eroi-rifugio-papa-escursione.html
Giunti al termine della Galleria, l'itinerario volge a destra, seguendo il sentiero d'arroccamento CAI n. 398 che inizia a salire sempre più rapidamente e con alcuni passaggi un po' esposti, in direzione della cima Palon e Sella dell'Incudine. Si arriva all'Incudine: qui un pannello spiega di come venne realizzato il collegamento con il fondovalle attraverso due grandi teleferiche.
Si continua a salire, passando accanto all'ex rifugio militare di cui ora sono presenti soltanto dei ruderi presso il Cogolo Alto, fino a raggiungere lungo la cresta la Cima Palon, il punto più alto dell'escursione. Sotto alla Cima si trova la Galleria Papa, interamente percorribile, fatta costruire dallo stesso Generale nel 1917 per la difesa del Pasubio.
Proseguiamo sul sentiero CAI (E5) diretto al Dente Austriaco (2203 m), uno squadrato roccione lungo poco più di 200 metri e largo 80, che a seguito della Strafexpedition austro-ungarica costituì la più importante fortificazione militare nemica su questo massiccio, nel corso del primo conflitto mondiale. Sono ancora presenti i resti dei camminamenti dei soldati su questo versante del fronte. Entriamo dunque in quello che un tempo era territorio austriaco, prima di essere annesso all'Italia (ora fa parte del Trentino Alto-Adige), percorrendo tutta la cresta, dapprima in discesa e nuovamente in salita, attraversando il Piccolo Roite. Questo pezzo risulta un poco esposto, quindi è possibile raggiungere la Sella del Roite scegliendo un sentiero posto più in basso e chiaramente indicato dalla segnaletica CAI. Giunti alla Sella, passiamo nella vallata a fianco, seguendo il sentiero CAI 105, che in una ventina di minuti di camminata in piano e poi in leggera discesa porta al bivio della Bocchetta delle Corde.
Da qui non resta che seguire le indicazioni fino al Rifugio Lancia, dove pernotteremo questa notte.
L'itinerario odierno prevede infine un ulteriore camminata (abbastanza impegnativa, data la ripida salita iniziale) sopra al rifugio, sulla vetta di Col Santino, con l'obiettivo di avvistare alcuni animali selvatici, ed in particolare camosci. Purtroppo ne abbiamo visto uno solamente al ritorno verso il Rifugio, ma la vista del panorama circostante ne è valsa sicuramente la pena.
Il video su RELIVE: https://www.relive.cc/view/vr63ywyV8dv
Escursione promossa e organizzata da Trekking Romagna (guida GAE Marco Bazzotti)
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