Sugli antichi tratturi dei Normanni: Da Filetto, Cascata dello Schizzataro, Chiesa S. Crisante e Daria, Monte Ròfano e Camarda
near Filetto, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Partenza dalla strada che in salita porta, dal paese di Camarda, verso Filetto (Via Pescomaggiore).
Al secondo tornante della comoda strada asfaltata, c'è uno slargo dove poter lasciare l'auto. Qui è presente un "Totem" informativo in legno con una mappa degli itinerari, la descrizione dei percorsi stessi e cenni storici dei luoghi.
Zaino in spalla e si inizia il percorso scendendo per un breve tratto di carrareccia dove subito si incrocia la vecchia strada "bianca" che conduceva (e conduce ancora) nell'abitato di Filetto.
Si continua salendo dolcemente fino ad incontrare un bivio, dove prendendo a sinistra (1° WP) ci porta ad immergerci nella splendida vegetazione...da qui il sentiero ci conduce in poco tempo alla magnifica e spettacolare cascata dello Schizzataro (2° WP) posto davvero incantevole, da ammirare e fotografare in qualsiasi stagione.
Dalla cascata si prosegue attaccando il sentiero in ripida salita alla nostra sinistra (bolli gialli scoloriti) fra le ripide rocce, che ci fa guadagnare quota velocemente...tutto per superare (facilmente) il dislivello del canyon, per poi rituffarci in un tranquillo sentiero in mezzo ad un bosco straordinario (dove c'è la sorgente del "Vagnataro"). Si continua passando accanto ad alberi possenti e altissimi, cresciuti grazie alla notevole presenza di acqua, e fogliame fittissimo dai colori incredibili.
Al bivio (3° WP) si prende il sentiero verso la nostra sinistra... che ci porta in leggera salita agli antichi ricoveri pastorali (4° WP), diverse e piccole grotte antropizzate che tutt'ora emanano un fascino davvero particolare. Era qui che gli antichi pastori, mettevano al riparo momentaneo i loro greggi...
Ed erano questi gli antichi Tratturi che dalla notte dei tempi salivano verso le alture rivolte al cospetto della catena del Gran Sasso.
Una vera e propria "porta" verso i verdi pascoli estivi, che favorì la crescita di Felecta (Filetto) e la costruzione di un' Abbazia a quota 1202 metri di altitudine:
La Chiesa dei SS Crisante e Daria del XII-XIII Sec. (5° WP) è quel che resta di questo antico "Monastero strategico" che controllava chiunque portasse il proprio gregge su queste estese alture e su questi ricchi pascoli.
Dalla Chiesa, in direzione Nord/Est, presto si raggiunge Fonte Cisterna (6° WP) e poi salendo ancora per un bel pezzo, le cime di Monte Ròfano (a Mt 1514 e 1479).
NB (Da Fonte Cisterna, il sentiero battuto che sale verso le cime di Monte Ròfano, scompare quasi subito, si procede quindi a vista in direzione Nord/Est seguendo la traccia GPS).
Pur non essendo quote molto alte, il panorama che si gode da queste alture raggiunte, è semplicemente unico(!).
Sulle cime raggiunte ci siamo ristorati al cospetto di viste bellissime, per poi affrontare la comoda discesa che ricalca il percorso dell'andata, fino ad incrociare il bivio subito dopo Fonte Cisterna (6° WP) e continuare in direzione Nord/Ovest Ovest, verso il paese di Camarda.
Su questo sentiero, dove abbiamo "incontrato" diversi timidi caprioli (già avvistati poco prima di arrivare su Monte Ròfano!), abbiamo scoperto un piccolo Tholos davvero interessante (11° WP). Quasi integro, presenta prima dell'ingresso un gradone in grosse pietre, che sembra essere un podio per una piccola area (ara) di culto pastorale (?).
Si scende ancora il lungo (e una volta importante) tratturo/mulattiera, intercettando alla fine una carrareccia poco prima di giungere nel paese di Camarda. Dalla carrareccia, ci si ricongiunge all'antica strada che sale verso Filetto e che in breve ci riporta al punto di partenza.
Buona passeggiata!
NB
Il tempo impiegato (in movimento) è stato di circa 5 ore, procedendo con molta calma, più mezz'ora di sosta su Monte Ròfano per mangiare qualcosa.
Abbiamo trovato tutti i sentieri percorsi molto ben segnalati dall'associazione culturale "Felecta" (ottimo lavoro ragazzi, avete una montagna stupenda!).
Consiglio:
Ricca merenda/pranzo nello zaino e sufficiente acqua, vi consentiranno di affrontare questo anello con la giusta calma, per godere appieno questo bellissimo paesaggio e vivere questi luoghi davvero unici.
Waypoints
Bivio a sinistra
Ottima la segnaletica trovata, almeno fino a Fonte Cisterna. L'associazione "Felecta" negli ultimi anni ha sistemato questi percorsi al meglio.
Cascata dello Schizzataro
Il posto è davvero affascinante, immerso e incastonato alla fine di un alto canyon che sostiene l'abitato di Filetto (situato un po' più in alto e poco distante). La conformazione rocciosa del canyon continua anche dopo la cascata, quindi verso valle, per un breve tratto. La cascata sembra quasi un un'enorme e vecchia campana corrosa e sospesa sulla parete rocciosa, rivestita di muschio e vegetazione. Lo stillicidio che scende giù in rivoli da tutte le parti, nutre tale corteccia di licheni e va a riempire il "vascone" sottostante. La vegetazione che si incontra nel tratto a monte (sopra la cascata stessa) essendo molto fitta, crea un bosco ombroso ed umido, con alberature altissime e dal fusto imponente (in autunno qui è un tripudio di colori). In questo periodo abbiamo trovato la risorgenza poco attiva, ma tenendo conto della siccità che perdura da molti mesi, si ipotizza che negli altri periodi dell'anno la portata e quindi la gettata dell'acqua sulla cascata è sicuramente molto più copiosa.
Antichi ricoveri pastorali
Molto interessanti queste antiche abitazioni rupestri, meglio conosciute come "grotte di S. Crisante". Ce ne sono circa una decina raccolte in un ristretto segmento del percorso (proprio in questo WP). Alcune sono leggermente arretrate rispetto alla linea del sentiero, ma è facile rintracciarle. Presentano, quasi tutte, tracce di muri a secco nella parte relativa all'ingresso, probabilmente per ottenere lo spazio sufficiente a poter essere chiuso con una rudimentale porta. Forse erano in antico grotte naturali, poi scavate e riutilizzate come ricovero temporaneo. Sono variamente concrezionate, alcune presentano addirittura una parte centrale "a colonna", lasciata per sostenere la volta della grotta. Sicuramente fungevano da rifugio temporaneo per i greggi di pecore degli abitanti del luogo. Ce ne sono diverse altre nelle vicinanze, ed anche in prossimità della piccola chiesa di S. Eusanio. Tutte sono comunque indicate sulle mappe IGM.
La chiesa dei SS Crisante e Daria (XII-XIII Sec.)
E' una piacevolissima sorpresa questa minuta ma importante architettura, immersa in questo contesto paesaggistico molto particolare, fermarsi ad osservarla è piacevole e doveroso, (io ne sono stato sempre rapito e affascinato). Ogni singola pietra ben squadrata e poi sapientemente posizionata, potrebbe raccontarci una sua storia...una storia di fatica, di Fede e di perseveranza... Qualche cenno storico: quel che rimane, di questa strategica Abbazia, è databile all'XII-XIII secolo. La sua costruzione può farsi risalire negli anni tra il 1140 ed il 1193, dai "Signori normanni di Poppleto" (oggi Coppito) molto prima quindi della fondazione della città dell'Aquila (1254). La chiesa, in buono stato di conservazione, è stata realizzata con conci di pietra locale ben squadrati e disposti accuratamente. Con un semplice impianto rettangolare ad unica navata e con un chiostro ormai scomparso, dipendeva dall'Abbazia benedettina di Bominaco e venne menzionata anche nella lettera di Papa Celestino III, scritta nel 1313. L'interno custodiva un interessante ed importantissimo ciclo di affreschi sulle storie dell'Annunciazione (le pareti erano totalmente dipinte, l'affresco dell'abside è ancora ben conservato in situ) realizzati tra il XII ed il XIII secolo. Appare quindi chiaro che l'edificazione di tale architettura (un tempo molto più articolata) era fortemente legata all'importanza, al possedimento e al controllo dei preziosi pascoli d'altura circostanti...
Cima di Monte Rofano (a Mt. 1514)
Dopo una breve ricognizione e qualche foto, da S. Crisante siamo saliti per un lungo tratto, incrociando quasi subito Fonte Cisterna...fino poi a raggiungere Monte Ròfano (circa 1500 mt...forse il nominativo deriva dalla voce dialettale che indica "lo spinacio selvatico") dove le catene montuose e il cielo azzurro intenso, a 360°, sono davvero uno spettacolo. Fare una colazione qui al cospetto del Gran Sasso, è ovviamente impagabile...
Tholos
Piccole ma particolari architetture sempre affascinanti, che resistono nel tempo e ci raccontano la vita semplice e difficile dei tanti pastori che frequentavano queste alture. Questo è molto interessante per il piccolo podio a due gradoni ancora presente davanti al suo ingresso.
Antiche pietre per la delimitazione viaria (?)
Davvero curiose ed interessanti queste pietre conficcate nel terreno...perfettamente allineate (quasi come dei piccoli menhir) hanno l'aspetto di una traccia molto antica, forse la delimitazione di una strada o un tratturo(?)
Comments (12)
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Bellissimo. Domani vorrei farlo
Ciao Francesco, il percorso è davvero interessante...su monte Ròfano ci sono delle viste stupende, c'è poca traccia a terra dopo Fonte Cisterna, ma il punto più alto si raggiunge comunque facilmente. Il resto del percorso è semplice e ben segnalato e marcato. Strepitosa la chiesa dei SS Crisante e Daria che forse già conosci.
Buon divertimento👍🏻
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Really nice trail! At times it was a little difficult to follow (due to GPS signal mostly) but views were great
Grazie mille per questa dettagliata descrizione del percorso. Può farlo chiunque? Intendo dire se ci sono punti impervi rocciosi, mediamente difficili o se le salite sono solo salite possibili per tutti. Grazie mille
Il percorso è adatto a tutti, non ci sono punti tecnici. L'unico punto in cui bisogna soltanto prestare un pò più di attenzione è la risalita dalla cascata dello Schizzataro, nessun punto esposto, però il fondo un pò ghiaioso richiede attenzione. Per il resto rimane una semp
...un semplice percorso, da affrontare comunque ben equipaggiati: zaino con sufficiente cibo e acqua, scarponcini idonei e tanto entusiasmo! 👍🏻
Ovviamente, visti i 13 km da fare, anche se le salite non sono difficili, avere un minimo di allenamento è sempre consigliato.
Grazie. Preziosissimo
percorso fatto a gennaio 2024. molto bello ma alla fine dell'anello abbiamo dovuto deviare sulla statale a causa di numerosi cani che ostacolano il passaggio nelle carrarecce che passano nell'abitato.
Si, questo anello al cospetto del Gran Sasso merita davvero...per la storia dei luoghi e per le vedute panoramiche assolutamente uniche. Purtroppo il "randagismo" più o meno presente, può far parte del contesto ed è assolutamente imprevedibile. Bene hai/avete fatto ad evitare qualsiasi contatto. Regola che deve essere applicata anche per incontri (che sembrano meno pericolosi) con mandrie, greggi etc. Conviene sempre aggirare "l'ostacolo" che eventualmente si dovesse presentare. Si allunga solo un pò il percorso (perdersi è quasi impossibile...)
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Bellissima escursione ricca di cose da vedere. Dalla cascata agli ipogei pastorali, dal panorama su tutto l'Appennino Centrale alla Chiesa dei Santi Cristante e Daria...nessuna difficoltà, il sentiero è in parte segnato e in parte intuibile, la presenza di cani tra Filetto e Camarda non ci ha creato nessun impedimento. I cani minacciosi si trovano dietro le recinzioni mentre quelli docili e tranquilli sono liberi e si avvicinano per giocare e ricevere carezze. Siamo rimasti soddisfatti del percorso e della sua descrizione. Grazie mille per averlo condiviso!
Grazie a te Marlow78, per aver percorso e vissuto questa (storica) e bellissima traccia... Dalla descrizione/commento che lasci, si intuisce tutta la tua passione per il trekking e la montagna, che sai vivere in maniera equilibrata e con ottimo spirito di osservazione... Buon proseguimento!