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Strada de la Fan

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Trail stats

Distance
4.62 mi
Elevation gain
1,352 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,352 ft
Max elevation
2,327 ft
TrailRank 
32
Min elevation
1,238 ft
Trail type
Loop
Time
2 hours 25 minutes
Coordinates
1765
Uploaded
April 9, 2024
Recorded
October 2023
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near Combai, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Combai - sentiero 1024 – Borgo Colmellere – sentiero 1024 – Pardolin – Strada de la Fan – Costolada – Fornas - sentiero 1024 – Pecolsentà - sentiero 1024 - Combai

Interessante anello che porta a riscoprire storici sentieri tra i boschi di castagni a nord di Combai. Lasciata l’auto nel grande parcheggio di Via Trento, si sale la scalinata che porta in piazza Brunelli. Sul lato opposto della Locanda Fiore si imbocca Via Trieste proseguendo su segnavia 1024. Dopo circa 400 m si incontra la segnaletica del progetto BoscAR-T, itinerario di installazioni artistiche realizzate con materiali raccolti dal bosco. Ignorato l’innesto al sentiero 1024 che si stacca sulla destra, possibile taglio di percorso, si prosegue su Via Fume restando a favore della strada sterrata che si dirama tra i castagni, offrendo un bello scorcio sull’abitato di Combai. Attraversata la Valbruta, dopo aver incontrato il capitello dedicato ai Santi Vittore e Corona si raggiunge il pittoresco borgo di Colmellere, antico insediamento antecedente all’anno Mille. È costituito da un piccolo insieme di abitazioni dall’aspetto tipicamente rurale, chiuse attorno a una corte centrale. Sono visibili un forno a legna per il pane, le stalle, i fienili, i depositi degli attrezzi agricoli e le terrazze in legno (i “pioi”) dove si appendevano i prodotti alimentari da essiccare. Di notevole interesse la presenza della cosiddetta “ritonda”, elemento a sbalzo connesso all’abitazione ancor’oggi visibile, entro il quale è posto il caminetto dotato di panche circolari, detto “larin”. Sui pendii al di sopra del piccolo abitato si estendono terrazzamenti coltivati, mentre in centro domina un vecchio gelso. Sotto questo albero, da sempre ritenuto simbolo di saggezza e armonia, si svolgevano nel Medioevo le “vicìnie”, vale a dire le riunioni tra gli abitanti durante le quali si condividevano le decisioni collettive. In epoca successiva le sue foglie furono utilizzate per l’attività della bachicoltura. Superato il borgo si continua in salita, su fondo cementato, incontrando le ultime abitazioni disposte sui lati. Una di queste case è stata la dimora del celebre pittore trevigiano Giovanni Barbisan, vissuto in questi luoghi per oltre venticinque anni. In breve il sentiero 1024 entra nel bosco e sale verso un curioso portale di canne realizzato dal proprietario del terreno antistante. Esso è un punto di incontro della manifestazione di poesia Colli Burle che si svolge nel mese di maggio. Il percorso, ben indicato dalla fitta segnaletica, giunge così in località Pardolin, in prossimità di una strada che taglia trasversalmente il pendio. Come indicato dalla tabella turistica, il nome di questa zona deriva dal toponimo pratollinus che significa “zona di piccoli prati” come è testimoniato anche da testamenti risalenti al ‘300. È l’area di massima espressione del celebre castagno di Combai ed è documentato che qui, in tempi passati, vi fosse un piccolo oratorio dedicato alla Madonna del Castagno, andato distrutto nel 1798. Svoltando a destra si entra in breve nel tratto di Strada de la Fan recuperato dalla Pro Loco di Combai tra il 2006 e 2007. Stretti tornanti risalgono il severo pendio, dove alcune indicazioni turistiche raccontano la storia della Strada e di Combai. Il fondo di ciottoli e i muri di contenimento ai lati del tracciato, realizzati in pietra, sono ancor oggi il segno tangibile di quel triste ma interessante capitolo della Grande Guerra. Su terreno via via più agevole e pianeggiante si raggiunge così località Costolada, nei pressi del “viale delle mughe”. Abbandonata definitivamente la Strada, girando a destra prima di alcune casere abbandonate, effettuiamo un lungo traverso in falsopiano prima di piegare in discesa sul ripido sentiero per Fornas e confluire in località Pecolsentà. Qui, in passato, erano presenti diverse piattaforme di partenza e arrivo delle teleferiche, i “palierci”, che servivano a trasportare il materiale dalla montagna. In questi luoghi inoltre sorgeva la “fornass”, una fornace che serviva a produrre la calce a partire dal carbonato di calcio contenuto nel Biancone, roccia molto diffusa nelle Prealpi. Scesi lungamente alla fine della valle, alla confluenza con Via Cimavilla, si devia a sinistra su segnavia 1024 in direzione est. Poco al di sotto delle Prade si imbocca una scorciatoia sulla destra, all’altezza di una vecchia casera con meridiana. Ritrovato il segnavia 1024 si scende per comoda strada forestale e, dalle porte di Borgo Vergoman, un bel sentiero tra vigne e boschetti riporta in direzione Combai, completando il giro.

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