Serrastretta - Rifugio Condrò. Il sentiero dei sediari, n. 381

Sentiero indicato dai segnavia bianco-rosso con il numero 381, partenza da Serrastretta,piccolo paese montano del gruppo Reventino-Mancuso. Parcheggiare l'auto prima di entare in paese, il percorso parte dal centro dell'abitato e si dipana tra le strette viuzze. Non è un percorso ad anello, pertanto conviene lasciare un mezzo all'inizio del percorso ed uno al Rifugio; entrambi i punti sono comodamente raggiungibili in auto. In alternativa, è possibile percorrere il breve tratto di ritorno a piedi (innesto al sentiero - zona Pietra delle Quadarelle - poco distante dal Rifugio). Da subito si possono individuare con estrema facilità le tabelle segnavia bianco-rosso (non sono indicati, però i tempi di percorrenza), queste ci accompagneranno per tutto il percorso rendendo l'intero tracciato molto ben segnato. All'interno dell'abitato si possono individuare le botteghe dei vecchi artigiani, segnalate con tabelle illustrative, che realizzavano le sedie utilizzando il legno di faggio proveniente dalla non distante Faggeta di Condrò. Il sentiero continua su strada asfaltata fino al limitare superiore del paese. Da qui ci si immette sul sentiero sterrato e si percorre un'ampia e ben visibile carrareccia, lambita da antichi castagni, che condurrà al panoramico Colle di Pica, dal quale si possono ammirare le cime della Sila. Proseguendo tra pascoli, boschi e radure si giunge alle Piete delle Quadarelle, luogo in cui si possono ammirare numerose e imponenti rocce, sulle quali sono presenti delle conche (quadarelle/coppelle) di fattura umana con datazione preistorica; oltre ad esse si possono scorgere delicate e profumatissime violette, orchidee e piantine aromatiche. Poco distante si trova la vetta di Monte Condrò (1198 m), da qui inizia un tratto in discesa, tra maestosi pini ed abeti, si attraversa e si percorre per una breve distanza la strada asfaltata, fino ad arrivare alla Faggeta di Condrò. In questo luogo suggestivo, oltre a rimanere affascinati dai maestosi faggi e dall'ambiente che essi concorrono a creare, si trova la misteriosa Pietra dei Margari, dieverse sorgenti ed una ben attrezzata area Pic-nic. Uscendo dal bosco e ripercorrendo un breve tratto di strada asfaltata si giunge al Rifugio di Condrò. L'escursione è semplice, accessibile e sul percorso non sono presenti particolari difficoltà.
In loco opera l'associazione Edrevia, composta da un gruppo di entusiasti e volenterosi giovani, disponibili ad illustrare il percorso, le storie e le leggende ad esso riconducibili.