Serra di Rocca Chiarano da Passo Godi

DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO.
Parcheggiata l’auto nei pressi del grande piazzale di fronte al rifugio “Lo Scoiattolo” (1.542 m), a piedi si scende brevemente nella piana e ci si incammina verso la base dello ski-lift “Lo Stazzo” e da qui verso la faggeta dietrostante.
Si intercetta una pista che costeggia il limite del bosco e la si segue verso sinistra (nord) fino ad intercettare i primi segni di vernice subito dopo lo sbocco di un valloncello. Si abbandona la pista e si prosegue su un evidente sentierino, ben segnato da segni di vernice bianco-rossa, che risale a svolte e molto ripido il boschetto per uscire in breve sulle praterie soprastanti. Si continua ancora per un po’ in ripida salita e dopo alcuni zig-zag il sentiero piega decisamente a sinistra e, con pendenza più moderata, con un lungo mezza costa, si porta al di sotto del visibile Valico dello Scalone (1.926 m) che si raggiunge con alcune svolte ed un breve tratto un po’ più ripido (1h00’).
Dal valico, si abbandona il sentiero con segnavia bianco-rossi, che scende verso il Piano Le Gravare e lo Stazzo delle Mandrucce, e si inizia a risalire verso sud-est (segnavia arancioni) la lunga cresta che dopo un primo tratto con maggiore pendenza si corica nei pressi dello “Scalone” (quota 2.167 m su IGM) in corrispondenza di alcuni grossi paravalanghe e di un grosso ometto di pietre.
Si prosegue ora sempre su percorso di cresta (non segnato ma evidente) con una serie di saliscendi, costeggiando circhi glaciali e balze rocciose, con dei notevoli colpi d’occhio e affacci vertiginosi. Raggiunta la quota 2.212 m, si aggira il maggiore circo glaciale scendendo ad un sottostante intaglio della cresta e risalendo poi sulla sommità della Serra Rocca Chiarano (2.262 m, 1h00’) che, ad est, precipita verticale sul sottostante altopiano con una parete rocciosa a cui i locali hanno dato il nome di “Balzo delle Fate”.
Si continua ora a seguire il crinale e con un altro paio di saliscendi si raggiunge anche la sommità del monte Rocca Chiarano (2.175 m, 0h30’, ometto di pietre) al cospetto del vicino Monte Greco, ad est, e con panorama notevole verso il sottostante Lago di Barrea e la catena montuosa che va dalla Meta al Monte Petroso e la Camosciara, ad ovest.