Serra Celano (monte Tino) per il KM Verticale (anello)
near Casalmartino, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Trekking molto impegnativo nella salita che, non per niente, è chiamato Km verticale.
Per gente allenate.
Il primo tratto è sul sentiero storico di Celano, non proprio ben curato (le ginestre che tendono ad invadere il sentiero non vengono tagliate).
Attraverso questo sentiero (che viene anche chiamato del Grifone da sotto la falesia) siamo giunti alla chiesetta degli Alpini che è un po' fuori del sentiero che porta in vetta per poi tornare indietro ed attaccare dalla base il durissimo km verticale che ci porta da quota 970 a 1923 (953 m) in 2.1 km con una pendenza media del 45%.
Il panorama che si gode su Celano e la valle del Fucino durante le (molte) pause della salita è veramente mozzafiato e quasi da vertigini tanto la salita è ripida.
Si arriva ad una prima croce (detta da me dell'illusione) che sembra in vetta, ma mancano ancora 200 m di dislivello alla cima.
Il percorso è ben segnalato anche da paletti di slalom nella parte più ripida e tracciato (non ci si perde).
Si arriva sopra la vetta del m. Tino a suonare la campanella dell'arrivo esausti, ma strafelici di aver fatto una vera impresa.
La discesa è morbida e bella dal versante opposto.
Molto meno battuta e segnalata con segni distanti e qualche ometto; qui ci si può sbagliare facilmente, ma è un tratto completamente aperto e si può recuperare il sentiero.
Attenzione ad un paio di passaggi che sono più imboscati (soprattutto uno nella parte del bosco quando si scende e si risale per arricare alla cascata secca di Cascalacqua.
Da qui si riprende il sentiero del Grifone fino alla falesia e poi fino al punto di partenza.
Per gente allenate.
Il primo tratto è sul sentiero storico di Celano, non proprio ben curato (le ginestre che tendono ad invadere il sentiero non vengono tagliate).
Attraverso questo sentiero (che viene anche chiamato del Grifone da sotto la falesia) siamo giunti alla chiesetta degli Alpini che è un po' fuori del sentiero che porta in vetta per poi tornare indietro ed attaccare dalla base il durissimo km verticale che ci porta da quota 970 a 1923 (953 m) in 2.1 km con una pendenza media del 45%.
Il panorama che si gode su Celano e la valle del Fucino durante le (molte) pause della salita è veramente mozzafiato e quasi da vertigini tanto la salita è ripida.
Si arriva ad una prima croce (detta da me dell'illusione) che sembra in vetta, ma mancano ancora 200 m di dislivello alla cima.
Il percorso è ben segnalato anche da paletti di slalom nella parte più ripida e tracciato (non ci si perde).
Si arriva sopra la vetta del m. Tino a suonare la campanella dell'arrivo esausti, ma strafelici di aver fatto una vera impresa.
La discesa è morbida e bella dal versante opposto.
Molto meno battuta e segnalata con segni distanti e qualche ometto; qui ci si può sbagliare facilmente, ma è un tratto completamente aperto e si può recuperare il sentiero.
Attenzione ad un paio di passaggi che sono più imboscati (soprattutto uno nella parte del bosco quando si scende e si risale per arricare alla cascata secca di Cascalacqua.
Da qui si riprende il sentiero del Grifone fino alla falesia e poi fino al punto di partenza.
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