Sentireo 361 Monteferrante - Carovilli

Dalla piazza del comune di Carovilli si sale una scalinata in direzione SO per le tre croci fino all'ultima casa in vicinanza del serbatoio dell'acqua Si arriva ad una piccola area pic-nic con panchine.Da qui si può sostare ed ammirare un ampio panorama sul paese e sulle principali montagne della zona. Il sentiero si snoda per buona parte al di sotto del vecchio impianto artificiale di pino nero, ove si diramano anche numerose altre piccole vie e sentieri. Salendo un po' a zig e zag si arriva alla quota di 950 mtslm ove si possono ammirare per una lunghezza di circa 150 mt le mura sannitiche e la porta nord al di sopra della quale si estende un terrazzamento ricoperto con specie prevalente di pino nero. Nella parte finale del sentiero, il percorso e' quasi rettilineo in direzione SO. In cima una croce in ferro a quota 1051 mtsm e le tabelle segnavia che indicano la direzione per San Domenico e per Carovilli. Da qui si può godere di un ampio panorama.
Monteferrante
A S-SO dell'abitato di Carovilli si erge MonteFerrante, in passato importante protezione e roccaforte di difesa per le popolazioni Sannitiche del IV-V sec. a.C, un monte di indubbia bellezza per la sua particolare conformazione plano-altimetrica (forma ellittica-ovoidale), dominante i due tratturi principali (Castel di Sangro-Lucera e Celano-Foggia). In un ambito territoriale piu' vasto svolge una funzione da ponte tra la Valle del Sangro (tramite il punto intermedio della fortificazione di Monte Miglio) e la Valle del Trigno e Biferno (attraverso le aree fortificate di Pietrabbondante e Frosolone). La presenza delle importanti mura sannitiche e di banchi rocciosi a Nord e ad Est e di una ricca vegetazione in particolare ad Ovest, lo rendono in alcuni punti inaccessibile. Monteferrante è un'importante zona SIC (sito di importanza comunitara) assieme alla Forra del Torrente Tirino ai sensi della Direttiva CEE habitat e uccelli nell'ambito della Rete natura 2000, per cui qualsiasi intervento in quest'area deve essere sottoposto ad una valutazione denominata di incidenza secondo la normativa nazionale ed europea. La vegetazione prevalente è un rimboschimento effettuato negli anni 30 (1934) a pino nero per una superficie di 27 ha. La densità di copertura è variabile con alcuni ampi spazi in corrispondenza di affioramenti rocciosi e con zone di limitata estensione di vegetazione spontanea. Il portamento della pineta di Monteferrante è abbastanza buono, ci sono comunque dei pini invecchiati e malati e l'accrescimento in alcune parti é molto limitato. Il sottobosco è costituito prevalentemente da Ornello, Acero campestre, Carpino Nero, Roverella, Biancospino Rosa Canina, Sanguinella, Citiso. L'impianto di conifere svolge un ruolo importante di protezione del suolo e anche paesaggistica. Sussiste un medio rischio di incendio. Sono sempre necessari interventi di potatura e di diradamento al fine di assecondare un reinserimento graduale del soprassuolo naturale (querceto misto), ed anche la riapertura e pulizia periodica del principale sentiero.
Il lato sud di Monteferrante è stata sottoposto a coniferamento nel 1979 per una superficie di circa 6 ettari con pino nero ed anche con cipresso comune ed altri cipressi esotici. Si riscontrano alcuni limitatati danni di processionaria. Per quanto riguarda la fauna su Monteferrante numerose le volpi, il tasso e c'è possibilità di passaggio di una avifauna migratoria. Altro aspetto è la presenza di funghi e tartufi.
In collaborazione con il CAI - Sezione di Isernia