Sentiero natura Guardiaregia - Alla scoperta della cascata di San nicola
near Guardiaregia, Molise (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
L’Oasi WWF Guardiaregia-Campochiaro è riconosciuta come Riserva Regionale e tutela spettacolari paesaggi carsici, come il canyon del torrente Quirino, la cascata di San Nicola, le grotte di Pozzo della Neve e Cul di Bove che sono fra i più profondi abissi d’Europa.
L’Oasi si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione (IT222287) nei Comuni di Guardiaregia e Campochiaro (CB).
E’ anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT222296). Ampia 3.135 ettari, è una delle oasi più grandi e selvagge in gestione al WWF.
AMBIENTE, FLORA E FAUNA
La Riserva è caratterizzata dalla presenza di tre ambienti naturali: le gole del Torrente Quirino con la cascata di San Nicola, il Monte Mutria e l’area carsica della montagna di Campochiaro.
Le Gole del Torrente Quirino formano una stretta e profonda incisione tra il centro abitato di Guardiaregia e le alture circostanti con una lunghezza di circa 4 km, dagli 800 m s.l.m. fino a circa quota 600 m s.l.m. della chiesa di Santa Maria ad Nives.
La cascata di San Nicola raggiunge un’altezza totale di circa 100 metri, ha un regime stagionale ed è priva di acqua solo nei mesi estivi di luglio e agosto. Monte Mutria, la massima cima della Riserva (1.823 m s.l.m.), è ricoperto da una fitta faggeta.
Nell’Oasi WWF e Riserva Regionale Guardiaregia-Campochiaro sono presenti due habitat prioritari secondo la Direttiva “Habiat”: le foreste dei valloni del Tilio-Acerion delle Gole del Torrente Quirino e le faggete a Taxus baccata ed Ilex aquifolium di Monte Mutria e della Montagna di Campochiaro.
Presso le Gole del Quirino è presente il leccio in una delle rare stazioni matesine e il Corbezzolo nell’unico sito segnalato sul versante orientale del Massiccio del Matese.
E presente il lupo insieme alla tipica fauna appenninica: gatto selvatico, tasso, scoiattolo rosso, cinghiale e capriolo. Qui vive un raro endemismo italiano: la Salamandrina dagli occhiali, simbolo della Riserva.
Tra gli uccelli rapaci, si puà osservare l’aquila reale, il rarissimo lanario, il falco pecchiaiolo, il nibbio reale. Nell’area protetta, sono inoltre state censite circa 340 specie di farfalle tra notturne e diurne.
VISITE
Aperta tutti i giorni per tutto l’anno, tranne il lunedì.
Chiusa anche il 25 dicembre, 1° gennaio, Pasqua, Pasquetta, 15 agosto.
Per le singole visite guidate, per le visite di gruppo e per le scolaresche è necessario prenotare alcuni giorni prima della visita.
Oltre alle normali visite, nell’area protetta vengono svolte molteplici attività come campi lavoro, settimane verdi, campi di studio e ricerche scientifiche.
L’Oasi si trova all’interno di una Zona Speciale di Conservazione (IT222287) nei Comuni di Guardiaregia e Campochiaro (CB).
E’ anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS IT222296). Ampia 3.135 ettari, è una delle oasi più grandi e selvagge in gestione al WWF.
AMBIENTE, FLORA E FAUNA
La Riserva è caratterizzata dalla presenza di tre ambienti naturali: le gole del Torrente Quirino con la cascata di San Nicola, il Monte Mutria e l’area carsica della montagna di Campochiaro.
Le Gole del Torrente Quirino formano una stretta e profonda incisione tra il centro abitato di Guardiaregia e le alture circostanti con una lunghezza di circa 4 km, dagli 800 m s.l.m. fino a circa quota 600 m s.l.m. della chiesa di Santa Maria ad Nives.
La cascata di San Nicola raggiunge un’altezza totale di circa 100 metri, ha un regime stagionale ed è priva di acqua solo nei mesi estivi di luglio e agosto. Monte Mutria, la massima cima della Riserva (1.823 m s.l.m.), è ricoperto da una fitta faggeta.
Nell’Oasi WWF e Riserva Regionale Guardiaregia-Campochiaro sono presenti due habitat prioritari secondo la Direttiva “Habiat”: le foreste dei valloni del Tilio-Acerion delle Gole del Torrente Quirino e le faggete a Taxus baccata ed Ilex aquifolium di Monte Mutria e della Montagna di Campochiaro.
Presso le Gole del Quirino è presente il leccio in una delle rare stazioni matesine e il Corbezzolo nell’unico sito segnalato sul versante orientale del Massiccio del Matese.
E presente il lupo insieme alla tipica fauna appenninica: gatto selvatico, tasso, scoiattolo rosso, cinghiale e capriolo. Qui vive un raro endemismo italiano: la Salamandrina dagli occhiali, simbolo della Riserva.
Tra gli uccelli rapaci, si puà osservare l’aquila reale, il rarissimo lanario, il falco pecchiaiolo, il nibbio reale. Nell’area protetta, sono inoltre state censite circa 340 specie di farfalle tra notturne e diurne.
VISITE
Aperta tutti i giorni per tutto l’anno, tranne il lunedì.
Chiusa anche il 25 dicembre, 1° gennaio, Pasqua, Pasquetta, 15 agosto.
Per le singole visite guidate, per le visite di gruppo e per le scolaresche è necessario prenotare alcuni giorni prima della visita.
Oltre alle normali visite, nell’area protetta vengono svolte molteplici attività come campi lavoro, settimane verdi, campi di studio e ricerche scientifiche.
Waypoints
Comments (4)
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Link al video su YouTube
https://youtu.be/urPYpZ-U5Mw
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Stupendo anche se l'ideale sarebbe farlo in primavera o autunno però nonostante tutto a fine luglio abbiamo trovato anche punti d'acqua meravigliosi!
Elenanole grazie, sono felice che la mia traccia sia servita a qualcuno. Complimenti per averla percorsa !
Grazie a te