SENTIERO LIGURIA / Variante Ingauna tappa 2-3 / Menosio di Arnasco - Garlenda
near Menosio, Liguria (Italia)
Viewed 486 times, downloaded 2 times
Trail photos
Itinerary description
La variante Ingauna del Sentiero Liguria altro non è che la variante alta delle tappe 22 Toirano - Albenga e 23 Albenga - Andora
Comincia dal Monte sopra Toirano e finisce al Colletto di Moglio.
Vista la sua lunghezza, l'abbiamo divisa in 3 tappe:
a) Toirano - Menosio di Arnasco
b) Menosio di Arnasco - Garlenda
c) Garlenda - Andora
ma i più motivati potranno sicuramente unire le ultime due frazioni per poterla percorrere in 2 giorni.
Il 26 Giugno 2019 ripartiamo dalla strada Provinciale in frazione Menosio per scendere lungo un carruggio tra le case e, dopo qualche metro di asfalto, prendiamo a destra una scalinata in cemento che scende tagliando il tornante della strada asfaltata.
Svoltiamo a destra seguendo la strada asfaltata che poi diventa cementata e sterrata, proseguendo sempre a mezzacosta.
Ad un bivio andiamo a destra per salire lungo lo spartiacque, di nuovo su fondo cementato, raggiungendo la SP35 in corrispondenza del cartello che segna il limite comunale tra Arnasco e Vendone.
Andiamo a sinistra e seguiamo la strada provinciale per circa 800 metri.
Passata l'incisione del rio Acian, prendiamo un sentiero che sale a destra nella boscaglia e diventa poi una pista sterrata. Ignoriamo la deviazione che porta nell'uliveto a sinistra e continuiamo a salire raggiungendo una strada più larga in corrispondenza del crinale, dove fa capolino a destra tra gli ulivi la chiesa di Vendone.
Scendiamo a sinistra per pochi passi lungo la strada asfaltata per prendere subito a destra una strada minore sterrata in discesa. Continuiamo sempre dritti, ignorando una strada cementata che scende a sinistra, e mantenendoci in quota fino a raggiungere il rio Gombo, dove il Sentiero Liguria incrocia una strada sterrata più ampia che segue l'incisione valliva. Attraversiamo la strada e si proseguiamo sul versante opposto in leggera salita e, al successivo bivio, svoltiamo a sinistra in discesa.
Siamo ormai in prossimità della frazione Cantone, che raggiungiamo costeggiando il parco giochi.
Saliamo tra le case per il vicolo lastricato e, raggiunto un parcheggio, prendiamo la stradina cementata che sale, diventando poi selciata, giungendo nuovamente sulla SP35.
Attraversata la provinciale prendiamo dritto davanti a noi un altro tratto di incementato in salita che ci porta di fronte alla sede comunale di Vendone, presso il monumento dei caduti e vicino alla Chiesa (fontana a sinistra della chiesa, panchine con panorama nei pressi e scultura di Kriester).
Seguiamo la strada provinciale in direzione nord-ovest fino alla frazione Leuso, dove svoltiamo a sinistra su una stradella asfaltata che scende gradatamente la boscosa vallata del Rio Paraone.
In questo tratto i segnavia sono totalmente assenti, ma è sufficiente seguire la strada principale ignorando ogni bivio.
Dopo circa 3 km, sorpassato un rudere, la strada diventa sterrata ed entriamo nel territorio di Ortovero, tra i coltivi sulle fasce con muretti a secco.
Andiamo sempre dritti sulla strada, ora asfaltata in coincidenza di alcune case isolate, sino a svoltare a sinistra per prendere una pista che sale nel bosco. Ignoriamo alcuni bivi per poi incrociare il sentiero, dove svoltiamo a destra (cartello "sentiero privo di protezione a valle - pericolo di caduta"), per superare poco dopo una cappella votiva.
La vegetazione è una tipica macchia mediterranea bassa, con arbusti aromatici, ginestre e pini radi, che consente di allargare la visuale ai monti circostanti ed alle aree pianeggianti sottostanti coltivate a vite. Il sentiero supera un costone roccioso strapiombante con alcuni tratti dissestati (attenzione in caso di fango) per iniziare quindi la discesa tra la boscaglia e terrazzamenti abbandonati.
Giunti in piano il sentiero si allarga progressivamente e termina su una strada sterrata, dove svoltiamo a sinistra per ritrovare l’asfalto poco dopo (segnavia “due triangoli rossi vuoti”).
Scorgiamo davanti a noi su un colle la chiesetta di San Giovanni (possibile deviazione sulla destra per raggiungerla).
Proseguiamo per la strada asfaltata e, poco oltre sulla sinistra in corrispondenza del Rio Marassano, troviamo a sinistra la segnalazione delle “Argille di Ortovero” (breve deviazione possibile).
Imbocchiamo via San Silvestro e percorriamo ancora 300 metri fino a superare la Chiesa parrocchiale ed i giardini pubblici presso le scuole (fontana).
Svoltiamo a destra Viale Chiesa e raggiungiamo la SP453 in corrispondenza della farmacia.
Attraversiamo a svoltiamo a destra, seguendo la provinciale fino ad una piazzetta dove si imbocca via Lunghi Scarella, che porta in una seconda piazzetta su cui si affaccia l'Oratorio di San Bernardino.
Da qui percorriamo la passerella in legno che attraversa il torrente Arroscia, quindi andiamo a sinistra sulla sterrata che lo costeggia e ci immettiamo su una strada asfaltata presso il ponte asfaltato. Andiamo dritti sempre su asfalto circa 400 metri, finché la strada compie una decisa curva a destra e subito imbocchiamo la strada sterrata che si stacca a destra, che comincia a salire.
La sterrata diventa sentiero a tratti fangoso (segnavia “bollo rosso”) e continua in leggera salita seguendo i residui cartelli e le attrezzature di un “percorso vita” ormai in disuso, fino ad un incrocio di sentieri segnalato da una croce (Croce Fasceti).
Qui svoltiamo a destra (segnavia “triangolo rosso vuoto”), costeggiando un campeggio e proseguendo sempre salita, ignorando i saltuari bivi.
In breve, arriviamo su di una strada asfaltata che seguiamo verso destra sino a giungere sulla strada principale che collega Ligo a Villanova d'Albenga.
Svoltiamo a destra in salita per circa 200 metri (segnavia “triangolo rosso vuoto” e “tre pallini rossi”) e raggiungiamo la Chiesa a Ligo, dove sostiamo alcuni minuti.
Con la chiesa alla nostra destra, attraversiamo la piazza per imboccare sulla destra uno stretto vicolo tra le case (segnavia “losanga rossa vuota”) che in breve diventa sentiero e scende ripido in direzione di Garlenda.
Qua ci attende un dedalo di stradine e bisogna tenere un occhio su gps per non sbagliarsi: si passa una prima sterrata, imboccando il sentiero di fronte, sulla sterrata sottostante si svolta a sinistra e si prende il sentiero che scende a destra, poi sulla sterrata ancora sotto si prende il ramo che scende e, dopo due tornanti, si imbocca finalmente il sentiero che scende ripido a destra (imbocco poco visibile).
Il sentiero inizialmente è piuttosto disagevole (infrascato ed eroso dall'acqua) ma poi, uscito dalla macchia, migliora un poco passando tra uliveti abbandonati.
Continuiamo sempre dritti in discesa (segnavia “losanga rossa vuota”) fino a una pista sottostante, dove svoltiamo a destra per arrivare su una strada sterrata, sempre in discesa, che diventa poi asfaltata alle prime case di Garlenda.
Passiamo accanto alle scuole elementari di Garlenda e, attraversata la SP6, svoltato a sinistra, dopo pochi metri arriviamo in piazza del Comune (Borgata Ponte), termine della nostra tappa.
Tappa varia e senza difficoltà, eccetto la disagevole discesa finale a Garlenda.
Comincia dal Monte sopra Toirano e finisce al Colletto di Moglio.
Vista la sua lunghezza, l'abbiamo divisa in 3 tappe:
a) Toirano - Menosio di Arnasco
b) Menosio di Arnasco - Garlenda
c) Garlenda - Andora
ma i più motivati potranno sicuramente unire le ultime due frazioni per poterla percorrere in 2 giorni.
Il 26 Giugno 2019 ripartiamo dalla strada Provinciale in frazione Menosio per scendere lungo un carruggio tra le case e, dopo qualche metro di asfalto, prendiamo a destra una scalinata in cemento che scende tagliando il tornante della strada asfaltata.
Svoltiamo a destra seguendo la strada asfaltata che poi diventa cementata e sterrata, proseguendo sempre a mezzacosta.
Ad un bivio andiamo a destra per salire lungo lo spartiacque, di nuovo su fondo cementato, raggiungendo la SP35 in corrispondenza del cartello che segna il limite comunale tra Arnasco e Vendone.
Andiamo a sinistra e seguiamo la strada provinciale per circa 800 metri.
Passata l'incisione del rio Acian, prendiamo un sentiero che sale a destra nella boscaglia e diventa poi una pista sterrata. Ignoriamo la deviazione che porta nell'uliveto a sinistra e continuiamo a salire raggiungendo una strada più larga in corrispondenza del crinale, dove fa capolino a destra tra gli ulivi la chiesa di Vendone.
Scendiamo a sinistra per pochi passi lungo la strada asfaltata per prendere subito a destra una strada minore sterrata in discesa. Continuiamo sempre dritti, ignorando una strada cementata che scende a sinistra, e mantenendoci in quota fino a raggiungere il rio Gombo, dove il Sentiero Liguria incrocia una strada sterrata più ampia che segue l'incisione valliva. Attraversiamo la strada e si proseguiamo sul versante opposto in leggera salita e, al successivo bivio, svoltiamo a sinistra in discesa.
Siamo ormai in prossimità della frazione Cantone, che raggiungiamo costeggiando il parco giochi.
Saliamo tra le case per il vicolo lastricato e, raggiunto un parcheggio, prendiamo la stradina cementata che sale, diventando poi selciata, giungendo nuovamente sulla SP35.
Attraversata la provinciale prendiamo dritto davanti a noi un altro tratto di incementato in salita che ci porta di fronte alla sede comunale di Vendone, presso il monumento dei caduti e vicino alla Chiesa (fontana a sinistra della chiesa, panchine con panorama nei pressi e scultura di Kriester).
Seguiamo la strada provinciale in direzione nord-ovest fino alla frazione Leuso, dove svoltiamo a sinistra su una stradella asfaltata che scende gradatamente la boscosa vallata del Rio Paraone.
In questo tratto i segnavia sono totalmente assenti, ma è sufficiente seguire la strada principale ignorando ogni bivio.
Dopo circa 3 km, sorpassato un rudere, la strada diventa sterrata ed entriamo nel territorio di Ortovero, tra i coltivi sulle fasce con muretti a secco.
Andiamo sempre dritti sulla strada, ora asfaltata in coincidenza di alcune case isolate, sino a svoltare a sinistra per prendere una pista che sale nel bosco. Ignoriamo alcuni bivi per poi incrociare il sentiero, dove svoltiamo a destra (cartello "sentiero privo di protezione a valle - pericolo di caduta"), per superare poco dopo una cappella votiva.
La vegetazione è una tipica macchia mediterranea bassa, con arbusti aromatici, ginestre e pini radi, che consente di allargare la visuale ai monti circostanti ed alle aree pianeggianti sottostanti coltivate a vite. Il sentiero supera un costone roccioso strapiombante con alcuni tratti dissestati (attenzione in caso di fango) per iniziare quindi la discesa tra la boscaglia e terrazzamenti abbandonati.
Giunti in piano il sentiero si allarga progressivamente e termina su una strada sterrata, dove svoltiamo a sinistra per ritrovare l’asfalto poco dopo (segnavia “due triangoli rossi vuoti”).
Scorgiamo davanti a noi su un colle la chiesetta di San Giovanni (possibile deviazione sulla destra per raggiungerla).
Proseguiamo per la strada asfaltata e, poco oltre sulla sinistra in corrispondenza del Rio Marassano, troviamo a sinistra la segnalazione delle “Argille di Ortovero” (breve deviazione possibile).
Imbocchiamo via San Silvestro e percorriamo ancora 300 metri fino a superare la Chiesa parrocchiale ed i giardini pubblici presso le scuole (fontana).
Svoltiamo a destra Viale Chiesa e raggiungiamo la SP453 in corrispondenza della farmacia.
Attraversiamo a svoltiamo a destra, seguendo la provinciale fino ad una piazzetta dove si imbocca via Lunghi Scarella, che porta in una seconda piazzetta su cui si affaccia l'Oratorio di San Bernardino.
Da qui percorriamo la passerella in legno che attraversa il torrente Arroscia, quindi andiamo a sinistra sulla sterrata che lo costeggia e ci immettiamo su una strada asfaltata presso il ponte asfaltato. Andiamo dritti sempre su asfalto circa 400 metri, finché la strada compie una decisa curva a destra e subito imbocchiamo la strada sterrata che si stacca a destra, che comincia a salire.
La sterrata diventa sentiero a tratti fangoso (segnavia “bollo rosso”) e continua in leggera salita seguendo i residui cartelli e le attrezzature di un “percorso vita” ormai in disuso, fino ad un incrocio di sentieri segnalato da una croce (Croce Fasceti).
Qui svoltiamo a destra (segnavia “triangolo rosso vuoto”), costeggiando un campeggio e proseguendo sempre salita, ignorando i saltuari bivi.
In breve, arriviamo su di una strada asfaltata che seguiamo verso destra sino a giungere sulla strada principale che collega Ligo a Villanova d'Albenga.
Svoltiamo a destra in salita per circa 200 metri (segnavia “triangolo rosso vuoto” e “tre pallini rossi”) e raggiungiamo la Chiesa a Ligo, dove sostiamo alcuni minuti.
Con la chiesa alla nostra destra, attraversiamo la piazza per imboccare sulla destra uno stretto vicolo tra le case (segnavia “losanga rossa vuota”) che in breve diventa sentiero e scende ripido in direzione di Garlenda.
Qua ci attende un dedalo di stradine e bisogna tenere un occhio su gps per non sbagliarsi: si passa una prima sterrata, imboccando il sentiero di fronte, sulla sterrata sottostante si svolta a sinistra e si prende il sentiero che scende a destra, poi sulla sterrata ancora sotto si prende il ramo che scende e, dopo due tornanti, si imbocca finalmente il sentiero che scende ripido a destra (imbocco poco visibile).
Il sentiero inizialmente è piuttosto disagevole (infrascato ed eroso dall'acqua) ma poi, uscito dalla macchia, migliora un poco passando tra uliveti abbandonati.
Continuiamo sempre dritti in discesa (segnavia “losanga rossa vuota”) fino a una pista sottostante, dove svoltiamo a destra per arrivare su una strada sterrata, sempre in discesa, che diventa poi asfaltata alle prime case di Garlenda.
Passiamo accanto alle scuole elementari di Garlenda e, attraversata la SP6, svoltato a sinistra, dopo pochi metri arriviamo in piazza del Comune (Borgata Ponte), termine della nostra tappa.
Tappa varia e senza difficoltà, eccetto la disagevole discesa finale a Garlenda.
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments