Sentiero dell’Olivella (Sentiero 10 PNV)
near Sant'Anastasia, Campania (Italia)
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Sentiero dell’Olivella (Sentiero 10 PNV)
L'itinerario ripercorre lo stradello dell'Olivella, che inerpicandosi tra le campagne di Sant'Anastasia conduce alle omonime sorgenti, che zampillano a 382 metri s.l.m.. La presenza di acque sorgive è un evento particolarmente raro nel territorio del Parco; a causa della natura permeabile delle rocce vulcaniche, infatti, le precipitazioni raggiungono direttamente le falde, senza originare fonti.
Il percorso consigliato parte dal centro di Sant'Anastasia e prosegue per una stradina sita sul lato destro dell'antica chiesa di Santa Maria la Nova, ma è possibile immettersi sullo stradello Olivella anche imboccando la viuzza che si diparte da piazza S. Antonio, mantenendosi poi a sinistra al primo bivio. Lungo la via sono visibili le insegne religiose che segnano le tappe della Via Crucis.
Si prosegue costantemente in lieve salita attraverso paesaggi tipicamente rurali, dominati da vigneti e frutteti. Sovrana incontrastata della zona è l'albicocca, che alle falde del Vesuvio, grazie alle particolari condizioni pedoclimatiche, è presente con più di 80 cultivar, molte delle quali endemiche. Aromi, sapori e profumi di grande qualità contraddistinguono le varietà vesuviane più note della “crisommola”, nell'idioma napoletano (dal greco crysus/dorato e melon/frutto, cioè “frutto dorato”).
Proseguendo lungo il percorso, il Monte Somma si staglia sempre più imperante sullo sfondo con il caratteristico profilo, fortemente inciso da creste e valloni, mentre gli scorci agresti lasciano localmente spazio a modeste apparizioni della macchia mediterranea ed altre forme di vegetazione spontanea.
L'itinerario ripercorre lo stradello dell'Olivella, che inerpicandosi tra le campagne di Sant'Anastasia conduce alle omonime sorgenti, che zampillano a 382 metri s.l.m.. La presenza di acque sorgive è un evento particolarmente raro nel territorio del Parco; a causa della natura permeabile delle rocce vulcaniche, infatti, le precipitazioni raggiungono direttamente le falde, senza originare fonti.
Il percorso consigliato parte dal centro di Sant'Anastasia e prosegue per una stradina sita sul lato destro dell'antica chiesa di Santa Maria la Nova, ma è possibile immettersi sullo stradello Olivella anche imboccando la viuzza che si diparte da piazza S. Antonio, mantenendosi poi a sinistra al primo bivio. Lungo la via sono visibili le insegne religiose che segnano le tappe della Via Crucis.
Si prosegue costantemente in lieve salita attraverso paesaggi tipicamente rurali, dominati da vigneti e frutteti. Sovrana incontrastata della zona è l'albicocca, che alle falde del Vesuvio, grazie alle particolari condizioni pedoclimatiche, è presente con più di 80 cultivar, molte delle quali endemiche. Aromi, sapori e profumi di grande qualità contraddistinguono le varietà vesuviane più note della “crisommola”, nell'idioma napoletano (dal greco crysus/dorato e melon/frutto, cioè “frutto dorato”).
Proseguendo lungo il percorso, il Monte Somma si staglia sempre più imperante sullo sfondo con il caratteristico profilo, fortemente inciso da creste e valloni, mentre gli scorci agresti lasciano localmente spazio a modeste apparizioni della macchia mediterranea ed altre forme di vegetazione spontanea.
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