Sentiero delle Grotte e dei Pianori Carsici-Da Rifugio Vallatari (1.490 m)
near Campochiaro, Molise (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Bell'anello abbastanza lungo e in certi punti impegnativo, si toccano otto piane, più le due grotte principali del Matese. Bisogna essere attrezzati per il trekking, avere scarpe adeguate e abbigliamento comodo, perché essendo un percorso da trekking e la lunghezza non particolarmente breve, è meglio essere equipaggiati comodamente. Anche l'acqua bisogna portarsela perché non ci sono fonti per riempire la borraccia lungo tutto il tragitto. Il dislivello non è particolarmente impegnativo, ci sono è un paio di punti dove magari abbastanza ripido, però bisogna essere comunque allenati perché è una bella lunghezza. Mi spiace perché come quasi tutti i percorsi del Matese, per la maggior parte non è segnato, il percorso si riconosce perché è abbastanza battuto. I segni CAI praticamente non ce ne sono, anzi ci sono dove non servono cioè sulla strada sterrata, facilmente individuabile, invece in certi punti soprattutto nei sentieri meno battuti, la traccia è praticamente invisibile e i segni altrettanto quindi bisogna orientarsi comunque con un'applicazione o una cartina. Le varie cose interessanti soprattutto importanti come le intersezioni le ho segnate tutte nei waypoint.
Si parte dal Rifugio Vallatari, con la mulattiera che attraversa la prima piana ovvero Piana Vallatari, poco dopo continuando lungo la mulattiera, si attraversa un'altra piana cioè la Piana Marianella, e pochissimo dopo c'è una terza piana ovvero piana Tre Sogliette. Qui alla fine di questa terza piana c'è l'incrocio con il sentiero CAI 100DM, preso il sentiero si scende entrando in faggeta e al bivio si lascia il sentiero CAI 100DM e si prende una mulattiera fino a raggiungere un'altra piana cioè Piana di Valle Santa Maria. Da qui si prende un'altra mulattiera, e si continua in faggeta fino ad incrociare il sentiero CAI 100DM-124 e si arriva alla piana Piscina Cul di bove. Si continua sulla comoda strada sterrata e si passa all'abisso Cul di bove. Non si vede molto perché rialzato dal piano stradale e c'è da stare allerta perché ci si può affacciare all'ingresso della Grotta ma va giù a pozzo, quindi bisogna fare attenzione. Continuando sulla strada sterrata dopo non molto a 30 metri da essa, c'è l'ingresso di Pozzo della Neve 2, un'apertura artificiale fatta nel 1985 con la dinamite. Si continua con il sentiero CAI 124SG e dopo un paio di incroci che ovviamente ho segnato nei waypoint perché non ci sono indicazioni per raggiungerlo, come dicevo prima, si arriva all'inquietante ma spettacolare abisso Pozzo della neve. Un abisso Pozzo della Neve che è un qualcosa di davvero spettacolare, bisogna fare ovviamente attenzione sia a se stessi, sia se si hanno bambini o animali domestici, perché può essere comunque pericoloso perché è un imbuto gigantesco con una profondità di un centinaio di metri per il primo scalino. Da Pozzo della neve si prende il sentiero CAI 124b per poi abbandonarlo e si continua su una mulattiera. Si continua a salire in faggeta fino ad incrociare il sentiero CAI 126, con questo sentiero si sale nella parte forse più ripida di tutto il percorso fino a raggiungere ancora un'altra piana, Piana Tre Sogliette. Attraversato questa bella piana, continuando sul sentiero CAI 126 si arriva all'incrocio con la strada provinciale 106, da qui comincia una bella zona aperta e si continua con il sentiero CAI 100 DM, verso la piana più alta, Piano della corte. A Piano della corte raggiunto il suo Belvedere c'è uno spettacolo stupendo, ovviamente la giornata deve essere serena con poca umidità. Nella parte sottostante si vede tutto il lago del Matese, poi in lontananza si può vedere in giornate con aria molto il Vesuvio, tutta la piana di Napoli, Taburno-Camposauro, Ischia, Capri etcc. Da Piano della corte si scende facendo il sentiero CAI 131, lungo faggeta-crinale si arriva al Belvedere del Pianellone anche qui un panorama al pari di quello di Piano della corte. Si continua a scendere in faggeta fino arrivare in pochissimo tempo alla piana più grande e più bella, ovvero il Pianellone. Si attraversa tutto, fino a raggiungere un'altra mulattiera che in breve tempo sale verso il Rifugio Vallatari cioè all'inizio del punto iniziale. Come dicevo all'inizio ho segnato tutto nei waypoint in particolare le intersezioni principali.
Si parte dal Rifugio Vallatari, con la mulattiera che attraversa la prima piana ovvero Piana Vallatari, poco dopo continuando lungo la mulattiera, si attraversa un'altra piana cioè la Piana Marianella, e pochissimo dopo c'è una terza piana ovvero piana Tre Sogliette. Qui alla fine di questa terza piana c'è l'incrocio con il sentiero CAI 100DM, preso il sentiero si scende entrando in faggeta e al bivio si lascia il sentiero CAI 100DM e si prende una mulattiera fino a raggiungere un'altra piana cioè Piana di Valle Santa Maria. Da qui si prende un'altra mulattiera, e si continua in faggeta fino ad incrociare il sentiero CAI 100DM-124 e si arriva alla piana Piscina Cul di bove. Si continua sulla comoda strada sterrata e si passa all'abisso Cul di bove. Non si vede molto perché rialzato dal piano stradale e c'è da stare allerta perché ci si può affacciare all'ingresso della Grotta ma va giù a pozzo, quindi bisogna fare attenzione. Continuando sulla strada sterrata dopo non molto a 30 metri da essa, c'è l'ingresso di Pozzo della Neve 2, un'apertura artificiale fatta nel 1985 con la dinamite. Si continua con il sentiero CAI 124SG e dopo un paio di incroci che ovviamente ho segnato nei waypoint perché non ci sono indicazioni per raggiungerlo, come dicevo prima, si arriva all'inquietante ma spettacolare abisso Pozzo della neve. Un abisso Pozzo della Neve che è un qualcosa di davvero spettacolare, bisogna fare ovviamente attenzione sia a se stessi, sia se si hanno bambini o animali domestici, perché può essere comunque pericoloso perché è un imbuto gigantesco con una profondità di un centinaio di metri per il primo scalino. Da Pozzo della neve si prende il sentiero CAI 124b per poi abbandonarlo e si continua su una mulattiera. Si continua a salire in faggeta fino ad incrociare il sentiero CAI 126, con questo sentiero si sale nella parte forse più ripida di tutto il percorso fino a raggiungere ancora un'altra piana, Piana Tre Sogliette. Attraversato questa bella piana, continuando sul sentiero CAI 126 si arriva all'incrocio con la strada provinciale 106, da qui comincia una bella zona aperta e si continua con il sentiero CAI 100 DM, verso la piana più alta, Piano della corte. A Piano della corte raggiunto il suo Belvedere c'è uno spettacolo stupendo, ovviamente la giornata deve essere serena con poca umidità. Nella parte sottostante si vede tutto il lago del Matese, poi in lontananza si può vedere in giornate con aria molto il Vesuvio, tutta la piana di Napoli, Taburno-Camposauro, Ischia, Capri etcc. Da Piano della corte si scende facendo il sentiero CAI 131, lungo faggeta-crinale si arriva al Belvedere del Pianellone anche qui un panorama al pari di quello di Piano della corte. Si continua a scendere in faggeta fino arrivare in pochissimo tempo alla piana più grande e più bella, ovvero il Pianellone. Si attraversa tutto, fino a raggiungere un'altra mulattiera che in breve tempo sale verso il Rifugio Vallatari cioè all'inizio del punto iniziale. Come dicevo all'inizio ho segnato tutto nei waypoint in particolare le intersezioni principali.
Waypoints
Intersection
4,631 ft
Salire a sinistra,ma continuando a destra non cambia nulla. Anzi c'è meno salita.
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