Sentiero dell' Alpino

A Passo Zovo per il sentiero Sentiero dell’Alpin (Magrè di Schio - Vicenza)

Il nome sentiero dell’Alpin è derivato da un episodio accaduto durante la prima guerra mondale. Un alpino di Valdagno, nel mentre di notte percorreva il sentiero provenendo da Schio per andare in licenza, nel punto più esposto mise un piede in fallo e precipò (v. 40 itinerari M. Pasubio Piccole Dolomiti e Montagne Minori a cura del Gruppo Amici della Montagna Lanerossi – Schio)

Questa facile escursione permette di osservare ambienti insoliti appena fuori Schio.
La partenza è all’inizio di Via Siberia nella frazione Magrè di Schio. Vi è posta una tabella con l’indicazione del sentiero e il numero S6. Attualmente il sentiero è perfettamente segnalato in bianco rosso ed è perfettamente mantenuto per cui limiterò la descrizione.
Dopo aver percorso per intero via Siberia giungeremo ad un nucleo di case davanti a cui fa bella mostra una graziosa fontana con vasche. Si continua ora su strada bianca con il torrente sulla destra fino a che la strada svolta nettamente a sinistra (indicazioni) mentre il percorso prosegue ora su strada di campagna sempre con a destra il torrente. Si giunge in breve ad una radura prativa dove noi svolteremo nettamente a destra (indicazioni) in salita. Inizia il sentiero vero e proprio che sempre con pendenza moderata risale il costone Barbalaita. Dopo aver incrociato un capanno di caccia sulla sinistra il sentiero diventa quasi una cengia e si porta alla testata della valle che si attraversa su comoda strada forestale. Rispetto ad alcuni anni fa il tracciato ora non presenta punti esposti. I recenti lavori di ripristino svolti dal CAI di Schio e la folta vegetazione non permettono di percepire i notevoli salti di roccia in corrispondenza della parte finale della cengia. Dopo aver risalito la sponda opposta ci troviamo ad una sbarra. Svoltando a sinistra in pochi minuti si sbocca sulla strada per passo Zovo. Il sentiero tracciato, a destra, ci riporta sul versante sud della valle dopo aver guadato il piccolo torrente. Poco oltre il guado giungiamo ad un bivio. A sinistra si sale al passo dello Zovo mentre dritti ci si innesta sul sentiero S5 (segnalazioni). Consiglio di salire fino al passo dove ci si può ristorare al bar e poi tornare a questo punto e continuare sul sentiero S5. Circa 400 m più avanti fare attenzione ad un segnale su una pietra che invita a svoltare a destra lasciando la strada forestale. In mezzo al bosco, sostanzialmente in piano, incrociando qualche slargo prativo raggiungiamo una strada asfaltata. A sinistra in salita raggiungeremo in breve contrà Tringole mentre a destra ci si avvia verso Magrè. Prendiamo a destra in discesa. Poco dopo in prossimità di un nucleo di case in alto a sinistra sulla destra c’è una tabella con indicato “sentiero di Fra Matteo”. Questa può essere un’alternativa per rientrare alle auto passando sempre per la chiesetta di san Zeno. Noi proseguiamo oltre. Dopo 50 metri, in prossimità di una pineta si nota a destra una traccia che scende all’interno della pineta. Attualmente è ben visibile perché usata da appassionati di moto cross. In ogni caso, superata la pineta (circa 150 m) essa diventa solido sentiero che giunge fino ai ruderi delle case “Gavassi”. Qui prendendo a sinistra si ritorna sulla strada abbandonata sopra. A destra, invece, si attraversa un terreno incolto su traccia evidente per poi proseguire fino ad incontrare un secondo rudere (case “Gavasson”). Da qui si procede sul sentiero in discesa e più avanti sul sentiero di destra. Entriamo ora nel parco di san Zeno attraversando su un ponticello un canalino con cascatella. Il posto merita una sosta.
Per rientrare al punto di partenza si segua la strada principale di accesso al parco. Alla sbarra si prosegue a destra in basso già riconoscendo il luogo di partenza.

Il percorso di andata e il tratto fino allo sbocco sulla strada proveniente da Magrè è segnalato in rosso e bianco. L’ultimo tratto non è segnalato, tuttavia eventuali errori non comportano conseguenze rilevanti.