Sentiero del Donatore
near Villa del Ferro, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il punto di partenza del sentiero 51 del Donatore è nei pressi della caratteristica chiesa dedicata a San Martino di Villa del Ferro, a pochi passi dal parcheggio di p.zza XXV Aprile.
Ci si inoltra subito sui Colli (spesso chiamati Monti anche sulle mappe), risalendo il vasto altipiano carsico, caratteristico per la terra rossa e le grandi estensioni di vigneti.
Giunti sul primo grande terrazzamento che domina la Val Liona, si incontra l’antico Oratorio di San Lorenzo, risalente al XI-XII secolo.
Il sentiero conduce poi nel bosco, ricco delle tipiche specie vegetali che si trovano sui Berici, fino a raggiungere ed aggirare il Monte Motton. Si è in pratica raggiunta la zona più alta dell’escursione.
A questo punto abbandoniamo la traccia del 51 per seguire una piccola variante, che ci dà modo di estendere il percorso verso il Monte Granza, il Monte Scardon e il Monte Pozzetto, per poi riprendere il tracciato originario del 51.
Ne risulta infine un percorso non solo un po’ più lungo, ma anche molto vario, un tracciato fatto di facili saliscendi immersi nel tipico ambiente dei Colli: dolci rilievi, paesaggi, campi coltivati, piccoli boschi, case rustiche, ville padronali, capitelli, segni indelebili che l’uomo ha lasciato nel corso dei secoli, che regalano scorci indimenticabili di grande suggestione.
Ci si inoltra subito sui Colli (spesso chiamati Monti anche sulle mappe), risalendo il vasto altipiano carsico, caratteristico per la terra rossa e le grandi estensioni di vigneti.
Giunti sul primo grande terrazzamento che domina la Val Liona, si incontra l’antico Oratorio di San Lorenzo, risalente al XI-XII secolo.
Il sentiero conduce poi nel bosco, ricco delle tipiche specie vegetali che si trovano sui Berici, fino a raggiungere ed aggirare il Monte Motton. Si è in pratica raggiunta la zona più alta dell’escursione.
A questo punto abbandoniamo la traccia del 51 per seguire una piccola variante, che ci dà modo di estendere il percorso verso il Monte Granza, il Monte Scardon e il Monte Pozzetto, per poi riprendere il tracciato originario del 51.
Ne risulta infine un percorso non solo un po’ più lungo, ma anche molto vario, un tracciato fatto di facili saliscendi immersi nel tipico ambiente dei Colli: dolci rilievi, paesaggi, campi coltivati, piccoli boschi, case rustiche, ville padronali, capitelli, segni indelebili che l’uomo ha lasciato nel corso dei secoli, che regalano scorci indimenticabili di grande suggestione.
Comments (1)
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
Purtroppo per lo scenario metto 2 perché c'era nebbia e quindi non ho potuto ammirare quello che c'era attorno a noi, per il resto un bel percorso