Sentiero degli Dei, path of Gods, chemin des Dieux
near Bomerano, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il sentiero degli Dei è indubbiamente uno dei percorsi naturalistici con panorami mozzafiato più belli al mondo.
Percorrendolo si ha la sensazione di essere sospesi in un contesto unico con il mare e il cielo a fare da contrasto ad una lingua di terra disegnata davvero dagli Dei.
Ho.preferito fare il percorso a/r con partenza e arrivo a piazza Capasso nella frazione di Bomerano con preliminare visita alla Chiesa di San Matteo Apostolo.
L'andata e il ritorno consentono di godere dei panorami con la diversa luce del giorno apprezzando le diverse sfumature ed i contrasti a seconda della posizione del sole nel cielo.
Il percorso cittadino nella frazione Bomerano di Agerola che porta all'inizio del sentiero degli dei, inizia proprio nella piazza Capasso, ricca di negozi tipici, bar e punti di ristoro ed è segnalato da indicazioni CAI 327.
Il primo tratto del percorso attraverso un ponte in legno immette su un tratto asfaltato che porta in pochi minuti all'inizio del sentiero degli dei segnalato con una grande targa fissata alla roccia.
Si arriva abbastanza agevolmente alla iperfotografata Grotta Biscotto adibita ad ovile di simpaticissime caprette.
Nella primissima parte è un sentiero facile con tratti ampi e pavimentati, ma lo spettacolo vero inizia appena si giunge alla fontana in pietra che fa da sipario alla meraviglia della costiera avvolta da cielo e mare fino ai faraglioni di Capri.
Il sentiero è ben segnalato, frequentatissimo da gruppi e comitive multilingua ed è praticamente impossibile perdersi.
Non è un sentiero facile ma presenta una discreta difficoltà soprattutto per la presenza di tratti di dimensione ridotta, scivolosi, sconnessi e molto esposti dal punto di vista dell'altezza, ed infatti si ha notizia di alcune cadute. Considerevoli anche i dislivelli da superare che sconsiglierebbero il sentiero a persone non in perfette condizioni fisiche. È un sentiero da affrontare con calzature idonee, magari con bastoncini e soprattutto con una buona scorta di acqua.
Dopo un percorso all'insegna dello spettacolo della natura con viste di bellezza indescrivibile, si arriva al piccolo borgo di Nocelle; breve sosta nella piazzetta con vista su Positano dove si possono gustare ottime granite e spremute. Qui si aprono due alternative; la prima proseguire a piedi lungo una scalinata che in mezz'ora vi porta alla spiaggia di Arienzo e tramite statale a Positano; la seconda consiste nel prendere un comodo autobus, evitando le scale che vi porta a Positano.
Da Positano tramite traghetto o anche autobus si arriva ad Amalfi e da lì si fa rientro a mezzo bus a Bomerano/Agerola.
La mia scelta invece è stata quella di fare andata e ritorno sullo stesso sentiero per i motivi che ho illustrato.
Percorrendolo si ha la sensazione di essere sospesi in un contesto unico con il mare e il cielo a fare da contrasto ad una lingua di terra disegnata davvero dagli Dei.
Ho.preferito fare il percorso a/r con partenza e arrivo a piazza Capasso nella frazione di Bomerano con preliminare visita alla Chiesa di San Matteo Apostolo.
L'andata e il ritorno consentono di godere dei panorami con la diversa luce del giorno apprezzando le diverse sfumature ed i contrasti a seconda della posizione del sole nel cielo.
Il percorso cittadino nella frazione Bomerano di Agerola che porta all'inizio del sentiero degli dei, inizia proprio nella piazza Capasso, ricca di negozi tipici, bar e punti di ristoro ed è segnalato da indicazioni CAI 327.
Il primo tratto del percorso attraverso un ponte in legno immette su un tratto asfaltato che porta in pochi minuti all'inizio del sentiero degli dei segnalato con una grande targa fissata alla roccia.
Si arriva abbastanza agevolmente alla iperfotografata Grotta Biscotto adibita ad ovile di simpaticissime caprette.
Nella primissima parte è un sentiero facile con tratti ampi e pavimentati, ma lo spettacolo vero inizia appena si giunge alla fontana in pietra che fa da sipario alla meraviglia della costiera avvolta da cielo e mare fino ai faraglioni di Capri.
Il sentiero è ben segnalato, frequentatissimo da gruppi e comitive multilingua ed è praticamente impossibile perdersi.
Non è un sentiero facile ma presenta una discreta difficoltà soprattutto per la presenza di tratti di dimensione ridotta, scivolosi, sconnessi e molto esposti dal punto di vista dell'altezza, ed infatti si ha notizia di alcune cadute. Considerevoli anche i dislivelli da superare che sconsiglierebbero il sentiero a persone non in perfette condizioni fisiche. È un sentiero da affrontare con calzature idonee, magari con bastoncini e soprattutto con una buona scorta di acqua.
Dopo un percorso all'insegna dello spettacolo della natura con viste di bellezza indescrivibile, si arriva al piccolo borgo di Nocelle; breve sosta nella piazzetta con vista su Positano dove si possono gustare ottime granite e spremute. Qui si aprono due alternative; la prima proseguire a piedi lungo una scalinata che in mezz'ora vi porta alla spiaggia di Arienzo e tramite statale a Positano; la seconda consiste nel prendere un comodo autobus, evitando le scale che vi porta a Positano.
Da Positano tramite traghetto o anche autobus si arriva ad Amalfi e da lì si fa rientro a mezzo bus a Bomerano/Agerola.
La mia scelta invece è stata quella di fare andata e ritorno sullo stesso sentiero per i motivi che ho illustrato.
Waypoints
Mountain pass
1,879 ft
Colle la Serra con fontana sipario dei panorami più suggestivi
È qui che inizia il più grande spettacolo della natura
Waypoint
1,398 ft
Piazza di Nocelle
Vi è l'immancabile acquafrescaio, bagni e possibilità di sosta con terrazza su Positano. Continuando a scendere mediante la scalinata si raggiunge la spiaggia di Arienzo
Waypoint
1,471 ft
Piramidi escursionisti
Una sorta di tempio degli escursionisti con annessa sorgente di acqua fresca
Waypoint
1,795 ft
Al ritorno il sentiero 327a è una variante di circa 1 km al sentiero principale.
Intrapreso il sentiero ho incrociato caprette al pascolo con un bellissimo cane pastore. Purtroppo il cane si è mostrato aggressivo, forse perché in quel momento, stazionava proprio sullo stretto percorso e dovevamo per forza di cose sfiorarci; così ho desistito tornando sul 327
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