Sentiero degli Dei (Path of Gods) e Convento San Domenico da Bomerano
near Pianillo, Campania (Italia)
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Itinerary description
Classica escursione sul celeberrimo sentiero degli dei, ricco di tradizione e leggenda, con percorso A/R sul CAI 327 sino a Nocelle, ad eccezione del 331 che comprende la scalinata che conduce sino a Piazza Santa Croce, con l'aggiunta dell'insidioso sentiero che conduce al Convento di San Domenico.
Sinteticamente, a Bomerano è presente un grande parcheggio all'incrocio di via Casalone e via Principe di Piemonte da cui già si delinea la direzione per la rete sentieristica del luogo, raggiungendo piazza Capasso, ove sono siti 2 punti di interesse: la scultura della vacca agerolese in omaggio alla biodiversità e ai prodotti tipici agerolesi, quindi la Chiesa di San Matteo Apostolo dotata di rosone.
L'edificio religioso è il riferimento cui svoltare a sx, per allontanarsi dal centro abitato, calpestare un'acciottolata che percorre alcune villette dotate di orto, sino a raggiungere un ponticello da cui si dipartono il CAI 354 che con i suoi gradini scende sino a Praiano ed il CAI 327, sentiero di mezza costa di Monte Tre Calli, meglio conosciuto come "Sentiero degli Dei" per i suoi quasi costanti scorci panoramici con pochi falsopiano e molti saliscendi rocciosi talora esposti.
Nonostante si racconti spesso che l'itinerario sia semplice e per tutti, superato il ponte in legno e risalite le scale, è opportuno esser consapevoli che l'intero percorso andata e ritorno (con possibile deviazione su una via più alta raggiunto Colle Serra sul CAI 327 A) non è banale e che comporta un impegno fisico per il duro ed irregolare fondo roccioso ed al contempo la medesima attenzione (e stupore) per gli incantevoli panorami dovrà essere di accompagnamento per i diversi punti esposti presenti nel decorso sino a Nocelle, alcuni anche infidi, in particolare in condizione di rocce umide e a tratti sdrucciolevoli.
Difatti, ad inizio percorso, si segnalano tutti i comportamenti da scoraggiare nel momento in cui si intraprenderà il sentiero, fra cui l'utilizzo di sneakers, infradito o qualsivoglia calzatura non idonea all'escursionismo, condizioni che comporteranno sanzioni: poiché il sentiero è frequentato eccessivamente nel periodo estivo, personalmente ritengo che lo stimolo alla responsabilità sia imprescindibile, soprattutto dopo tante cronache di infortuni e decessi legati a pressapochismo ed imprudenza. Tutti i passaggi sono ben segnalati, quindi anche i neofiti dotati di buon senso possono godersi una traversata che emozionerà per tutto il cammino, offrendo anche interessanti variazioni dei paesaggi, oltre che prospettive differenti della propaggine costiera che si allunga sino a Punta Campanella, sfiorando Capri che nei periodi di maggiore pulizia del cielo emerge con Monte Solaro.
I versi di Lawrence e Calvino che ricalcano uno scenario a metà fra la via sospesa nel mito delle sirene e quel passaggio mediterraneo, d'incontro con gli dei: si ammirano, infatti, passaggi boschivi popolati da castagni, querce, roverelle, agrifogli ed aceri (con questi ultimi che delineano la meraviglia dei colori autunnali allo sfondo marino, meglio ancora se in un terso cielo invernale) ed altri tipici di alta montagna, dalla roccia calcarea e falesie che strapiombano a mare, ma anche sui terrazzamenti agricoli che albergano prevalentemente agrumeti e viti.
Al km 1,2 si incontra sulla propria destra l'affascinante quanto irregolare e friabile Grotta del Biscotto che ospita case secolari e ricoveri per bestiame che pascola indisturbato per l'intero vallone che scende a strapiombo su Praiano ed il mare: in questo periodo è stata esposta una zucca pendente.
Terminata questa comoda via, sino al "pinnacolo", sperone di roccia su cui si alza un'irta guglia calcarea (in direzione Positano incanta con il panorama che propende a Capri con tutti i dettagli che si delineano nel corso della traversata, nel ritorno ad Agerola emergono i terrazzamenti agricoli proiettati a mare) su cui è impressa un'epigrafe in memoria di Ettore Paduano, escursionista che ha scoperto il percorso e ha dedicato anima e corpo al Sentiero degli Dei, iniziano ad alternarsi su questa antica mulattiera di collegamento fra Agerola e Positano (luogo raccontato da un avventore, che ha contribuito alla costruzione di strada ed altri edifici, come borgo marinaro molto povero circa 60-70 anni fa, con consistente (s)vendita di proprietà e terre) una serie di rudimentali scalinate e speroni e prominenze di roccia che rendono l'escursione e varia e con esigenza di attenzione, poiché non mancheranno tratti esposti (di solito moderatamente, mai in maniera eccessiva); talvolta si dovrà affrontare un fondo di terreno misto a roccia che in condizioni di umidità diviene sdrucciolevole, soprattutto se il punto da percorrere è in discesa.
Colle La Serra è il primo punto che porta ad una biforcazione con il 327 A che è un sentiero che conduce su via leggermente più alta del costone di Monte Tre Calli cui si può ammirare il villaggio rupestre e qualche ricovero per animali. Il calpestio prosegue attraverso saliscendi su fondo roccioso, preceduti da una scalinata che conduce ad una fontana e ad un balcone naturale sul panorama che in un tempo epico fu dimorato dalle sirene, tanto è vero che si narra che gli dei abbiano ideato questa mulattiera proprio per soccorrere Ulisse dai malefici intenti di questi affascinanti mostri marini.
I saliscendi proseguono sino ad un più ripido passaggio roccioso in salita, che segue alcune falesie normalmente affrontate da alpinisti per raggiungere la località "I Cannati" del CAI 327 A, sino a raggiungere la località Cisternuolo, ove il CAI ha ritenuto di chiudere un vecchio passaggio a sx, modicamente esposto, per motivi di sicurezza. Si alternano alcuni tornanti, alcune discese nel bosco, in generale si può dire che i passaggi esposti sono presenti in questo tratto che attraversa Vallone Grarelle, con alcuni punti efficacemente provvisti di staccionate cui non bisogna assolutamente appoggiarsi, come la storia degli incidenti dei mesi ed anni precedenti insegna.
Si arriva in scioltezza a Nocelle, piccolo borgo la cui piazza centrale, Piazza Santa Croce, si raggiunge percorrendo alcuni gradini: giunti lì, si potranno apprezzare la piccola parrocchia Santa Croce, la bella veduta su Punta Campanella, Monte Comune, Monte San Costanzo e Capri, dei famelici ed affabili mici e ci sono anche un chiosco per rifocillarsi e servizi igienici.
Proseguendo per le scale, verso la costa, è possibile scendere sul mare di Arienzo (frazione di Positano), oppure risalendo le scale è possibile seguire il CAI 331 per giungere sino alla celeberrima località turistica.
Il percorso di rientro è il medesimo, tuttavia è effettuata una deviazione verso destra che conduce al convento San Domenico/Praiano, il cui sentiero è privo di numerazione, nonostante sia indicato con segnavia (sarà un modo per evitare una presa di responsabilità ?!): spendendo due parole, non è un sentiero banale e può essere tranquillamente definito un EE (sentiero per escursionisti esperti) per fondo sconnesso e con limitata base di appoggio in alcuni punti, cui si aggiungono ripidità ed esposizione. Il tratto peggiore può essere definito quello che conduce negli ultimi 120-150 m all'eremo provvisto di giardino. Il filo conduttore del sentiero è dato da alcuni punti rossi che sono abbastanza frequenti nella percorrenza, sia in discesa che in salita.
La prima parte di discesa non presenta ostacoli, una prima moderata difficoltà si ha in un passaggio ripido ma abbastanza largo che è percorso su pietra quasi liscia. Terminata, continua a camminare sino all'apparizione di un gradino che svolta bruscamente a dx ed è seguito da una serie di scalini dalla superficie pressoché liscia, spazio di appoggio adeguato, esposizione sulla propria sx al dirupo, il grado di ripidità non è eccessivo, ma occorre prudenza nel proprio movimento. Discesi questi, ci sono altri passaggi più o meno ripidi e/o ristretto su un fondo petroso irregolare misto a terreno (e varie deiezioni di piccoli ruminanti) che conduce ad un'altra svolta brusca, stavolta a sx, la cui visibilità del punto di attraversamento è limitato: anche qui c'è un brevissimo tratto esposto, ma un piano di appoggio per i piedi limitato e molto ripido che potrebbe costare una caduta o addirittura peggio, nonostante il punto esposto in basso non sia vicinissimo. Arrivati qui, si prosegue verso la sinistra per un sentierino non particolarmente largo, ma almeno non esposto in una parte, sino ad effettuare un'altra ripida discesa tramite stretti scalini ravvicinati ad una balzetta per iniziare a percorrere un sentiero che costeggia una rete per concludere ad una falesia che ha la sua parte bassa a ricordare un arco irregolare: i segni rossi proseguono su una ripida discesa che appare un corridoio di roccia nella parte iniziale per aprirsi poi a destra sullo strapiombo, in condizioni di qualche primo rudimentale scalino e poi un fondo pressoché liscio da rassomigliare ad uno scivolo in pietra, diretto su punto esposto... Il Convento ha il fascino dei luoghi isolati con una balconata naturale sul decantato panorama del posto. Il ritorno avviene per il medesimo percorso, sino a Bomerano.
Le conclusioni di fine sentiero delineano che questo itinerario è opportuno affrontarlo come un percorso escursionistico di medio livello, cui non mancano elementi di possibile impegno fisico ed anche di infortunio. Le scarpe idonee allo scopo sono obbligatorie, la scelta dei bastoncini è facoltativa poiché il terreno è prevalentemente roccioso e talvolta possono anche incastrarsi e danneggiarsi in qualche anfratto. Le possibilità di abbeverarsi sono diffuse, il sentiero è esposto al sole nel 90% della sua lunghezza, aspetto da valutare nei periodi maggiormente torridi.
Un discorso differente è il breve tratto di circa 1 km (A/R) per il Convento di San Domenico, ove non mancano pericoli e rischi e sembrerebbe una via percorsa soprattuto da ovini e caprini: esiste, comunque, la possibilità di raggiungerlo da Praiano, presumibilmente con minore impatto.
Sembra superfluo commentare quanto ripaghi la bellezza dell'areale, soprattutto nei colori di autunno.
Sinteticamente, a Bomerano è presente un grande parcheggio all'incrocio di via Casalone e via Principe di Piemonte da cui già si delinea la direzione per la rete sentieristica del luogo, raggiungendo piazza Capasso, ove sono siti 2 punti di interesse: la scultura della vacca agerolese in omaggio alla biodiversità e ai prodotti tipici agerolesi, quindi la Chiesa di San Matteo Apostolo dotata di rosone.
L'edificio religioso è il riferimento cui svoltare a sx, per allontanarsi dal centro abitato, calpestare un'acciottolata che percorre alcune villette dotate di orto, sino a raggiungere un ponticello da cui si dipartono il CAI 354 che con i suoi gradini scende sino a Praiano ed il CAI 327, sentiero di mezza costa di Monte Tre Calli, meglio conosciuto come "Sentiero degli Dei" per i suoi quasi costanti scorci panoramici con pochi falsopiano e molti saliscendi rocciosi talora esposti.
Nonostante si racconti spesso che l'itinerario sia semplice e per tutti, superato il ponte in legno e risalite le scale, è opportuno esser consapevoli che l'intero percorso andata e ritorno (con possibile deviazione su una via più alta raggiunto Colle Serra sul CAI 327 A) non è banale e che comporta un impegno fisico per il duro ed irregolare fondo roccioso ed al contempo la medesima attenzione (e stupore) per gli incantevoli panorami dovrà essere di accompagnamento per i diversi punti esposti presenti nel decorso sino a Nocelle, alcuni anche infidi, in particolare in condizione di rocce umide e a tratti sdrucciolevoli.
Difatti, ad inizio percorso, si segnalano tutti i comportamenti da scoraggiare nel momento in cui si intraprenderà il sentiero, fra cui l'utilizzo di sneakers, infradito o qualsivoglia calzatura non idonea all'escursionismo, condizioni che comporteranno sanzioni: poiché il sentiero è frequentato eccessivamente nel periodo estivo, personalmente ritengo che lo stimolo alla responsabilità sia imprescindibile, soprattutto dopo tante cronache di infortuni e decessi legati a pressapochismo ed imprudenza. Tutti i passaggi sono ben segnalati, quindi anche i neofiti dotati di buon senso possono godersi una traversata che emozionerà per tutto il cammino, offrendo anche interessanti variazioni dei paesaggi, oltre che prospettive differenti della propaggine costiera che si allunga sino a Punta Campanella, sfiorando Capri che nei periodi di maggiore pulizia del cielo emerge con Monte Solaro.
I versi di Lawrence e Calvino che ricalcano uno scenario a metà fra la via sospesa nel mito delle sirene e quel passaggio mediterraneo, d'incontro con gli dei: si ammirano, infatti, passaggi boschivi popolati da castagni, querce, roverelle, agrifogli ed aceri (con questi ultimi che delineano la meraviglia dei colori autunnali allo sfondo marino, meglio ancora se in un terso cielo invernale) ed altri tipici di alta montagna, dalla roccia calcarea e falesie che strapiombano a mare, ma anche sui terrazzamenti agricoli che albergano prevalentemente agrumeti e viti.
Al km 1,2 si incontra sulla propria destra l'affascinante quanto irregolare e friabile Grotta del Biscotto che ospita case secolari e ricoveri per bestiame che pascola indisturbato per l'intero vallone che scende a strapiombo su Praiano ed il mare: in questo periodo è stata esposta una zucca pendente.
Terminata questa comoda via, sino al "pinnacolo", sperone di roccia su cui si alza un'irta guglia calcarea (in direzione Positano incanta con il panorama che propende a Capri con tutti i dettagli che si delineano nel corso della traversata, nel ritorno ad Agerola emergono i terrazzamenti agricoli proiettati a mare) su cui è impressa un'epigrafe in memoria di Ettore Paduano, escursionista che ha scoperto il percorso e ha dedicato anima e corpo al Sentiero degli Dei, iniziano ad alternarsi su questa antica mulattiera di collegamento fra Agerola e Positano (luogo raccontato da un avventore, che ha contribuito alla costruzione di strada ed altri edifici, come borgo marinaro molto povero circa 60-70 anni fa, con consistente (s)vendita di proprietà e terre) una serie di rudimentali scalinate e speroni e prominenze di roccia che rendono l'escursione e varia e con esigenza di attenzione, poiché non mancheranno tratti esposti (di solito moderatamente, mai in maniera eccessiva); talvolta si dovrà affrontare un fondo di terreno misto a roccia che in condizioni di umidità diviene sdrucciolevole, soprattutto se il punto da percorrere è in discesa.
Colle La Serra è il primo punto che porta ad una biforcazione con il 327 A che è un sentiero che conduce su via leggermente più alta del costone di Monte Tre Calli cui si può ammirare il villaggio rupestre e qualche ricovero per animali. Il calpestio prosegue attraverso saliscendi su fondo roccioso, preceduti da una scalinata che conduce ad una fontana e ad un balcone naturale sul panorama che in un tempo epico fu dimorato dalle sirene, tanto è vero che si narra che gli dei abbiano ideato questa mulattiera proprio per soccorrere Ulisse dai malefici intenti di questi affascinanti mostri marini.
I saliscendi proseguono sino ad un più ripido passaggio roccioso in salita, che segue alcune falesie normalmente affrontate da alpinisti per raggiungere la località "I Cannati" del CAI 327 A, sino a raggiungere la località Cisternuolo, ove il CAI ha ritenuto di chiudere un vecchio passaggio a sx, modicamente esposto, per motivi di sicurezza. Si alternano alcuni tornanti, alcune discese nel bosco, in generale si può dire che i passaggi esposti sono presenti in questo tratto che attraversa Vallone Grarelle, con alcuni punti efficacemente provvisti di staccionate cui non bisogna assolutamente appoggiarsi, come la storia degli incidenti dei mesi ed anni precedenti insegna.
Si arriva in scioltezza a Nocelle, piccolo borgo la cui piazza centrale, Piazza Santa Croce, si raggiunge percorrendo alcuni gradini: giunti lì, si potranno apprezzare la piccola parrocchia Santa Croce, la bella veduta su Punta Campanella, Monte Comune, Monte San Costanzo e Capri, dei famelici ed affabili mici e ci sono anche un chiosco per rifocillarsi e servizi igienici.
Proseguendo per le scale, verso la costa, è possibile scendere sul mare di Arienzo (frazione di Positano), oppure risalendo le scale è possibile seguire il CAI 331 per giungere sino alla celeberrima località turistica.
Il percorso di rientro è il medesimo, tuttavia è effettuata una deviazione verso destra che conduce al convento San Domenico/Praiano, il cui sentiero è privo di numerazione, nonostante sia indicato con segnavia (sarà un modo per evitare una presa di responsabilità ?!): spendendo due parole, non è un sentiero banale e può essere tranquillamente definito un EE (sentiero per escursionisti esperti) per fondo sconnesso e con limitata base di appoggio in alcuni punti, cui si aggiungono ripidità ed esposizione. Il tratto peggiore può essere definito quello che conduce negli ultimi 120-150 m all'eremo provvisto di giardino. Il filo conduttore del sentiero è dato da alcuni punti rossi che sono abbastanza frequenti nella percorrenza, sia in discesa che in salita.
La prima parte di discesa non presenta ostacoli, una prima moderata difficoltà si ha in un passaggio ripido ma abbastanza largo che è percorso su pietra quasi liscia. Terminata, continua a camminare sino all'apparizione di un gradino che svolta bruscamente a dx ed è seguito da una serie di scalini dalla superficie pressoché liscia, spazio di appoggio adeguato, esposizione sulla propria sx al dirupo, il grado di ripidità non è eccessivo, ma occorre prudenza nel proprio movimento. Discesi questi, ci sono altri passaggi più o meno ripidi e/o ristretto su un fondo petroso irregolare misto a terreno (e varie deiezioni di piccoli ruminanti) che conduce ad un'altra svolta brusca, stavolta a sx, la cui visibilità del punto di attraversamento è limitato: anche qui c'è un brevissimo tratto esposto, ma un piano di appoggio per i piedi limitato e molto ripido che potrebbe costare una caduta o addirittura peggio, nonostante il punto esposto in basso non sia vicinissimo. Arrivati qui, si prosegue verso la sinistra per un sentierino non particolarmente largo, ma almeno non esposto in una parte, sino ad effettuare un'altra ripida discesa tramite stretti scalini ravvicinati ad una balzetta per iniziare a percorrere un sentiero che costeggia una rete per concludere ad una falesia che ha la sua parte bassa a ricordare un arco irregolare: i segni rossi proseguono su una ripida discesa che appare un corridoio di roccia nella parte iniziale per aprirsi poi a destra sullo strapiombo, in condizioni di qualche primo rudimentale scalino e poi un fondo pressoché liscio da rassomigliare ad uno scivolo in pietra, diretto su punto esposto... Il Convento ha il fascino dei luoghi isolati con una balconata naturale sul decantato panorama del posto. Il ritorno avviene per il medesimo percorso, sino a Bomerano.
Le conclusioni di fine sentiero delineano che questo itinerario è opportuno affrontarlo come un percorso escursionistico di medio livello, cui non mancano elementi di possibile impegno fisico ed anche di infortunio. Le scarpe idonee allo scopo sono obbligatorie, la scelta dei bastoncini è facoltativa poiché il terreno è prevalentemente roccioso e talvolta possono anche incastrarsi e danneggiarsi in qualche anfratto. Le possibilità di abbeverarsi sono diffuse, il sentiero è esposto al sole nel 90% della sua lunghezza, aspetto da valutare nei periodi maggiormente torridi.
Un discorso differente è il breve tratto di circa 1 km (A/R) per il Convento di San Domenico, ove non mancano pericoli e rischi e sembrerebbe una via percorsa soprattuto da ovini e caprini: esiste, comunque, la possibilità di raggiungerlo da Praiano, presumibilmente con minore impatto.
Sembra superfluo commentare quanto ripaghi la bellezza dell'areale, soprattutto nei colori di autunno.
Waypoints
Waypoint
1,780 ft
Gradini esposti
La foto non rende bene la condizione di esposizione sul costone che procede a picco sino al mare di Praiano, pertanto soprattutto in condizione di umido e bagnato son da percorrere con molta cautela e circospezione.
Waypoint
1,630 ft
Curva abbastanza ripida verso sx, a scendere, con brevissimo passaggio esposto e fondo sconnesso
Comments (11)
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Una ruta bellísima visitando hermosos pueblos y con unas vistas al mar fantásticas.
Felicidades amigo.
Grazie mille, California, questo è un sentiero che richiama tanti escursionisti da ogni parte d'Europa... Provare per credere 😉
Ruta bellisima por el bello Sur de Italia!!!
Me encanta como la gente sube con los burros por las laderas.
Solo una pregunta, el desnivel que marca wikiloc es correcto?
1Saludo
Muchas gracias por tu evaluación, creo que el desnivel de Wikiloc no es correcto y probablemente está condicionado por las continuas subidas y bajadas que se encuentran en todo el camino. El verdadero valor debería ser de unos 800 metros de desnivel, en total. Un saludo
ll marchese18 ,escurciòn espectacular,buenas fotos, muchos éxitos.
Felicitaciones
Muchas gracias Rafael, esta es una ruta magica...
Preciosa ruta . Un abrazo
Muchas gracias, Emilio, un abrazo
Grazie mille,bel percorso, dalla descrizione veramente esaustiva!
Una volta verrò a farlo!
Chiedevo se il dislivello è reale, perché alcune volte sembra che Wikiloc esageri!
Il dislivello è sicuramente sproporzionato alla realtà, questo sia a causa dei saliscendi che per la presenza degli strapiombi che incidono sul calcolo. Tolta la discesa per il convento San Domenico (bellissima, ma attualmente molto rischiosa per chi non conosce l'areale) direi di dimezzare quel valore. Il periodo che ti consiglio è fra ottobre e marzo, il sentiero è esposto al sole e nei periodi che ti ho escluso c'è una crescita esponenziale quanto più ci si avvicina all'estate che ti impedirebbero di goderti i panorami.
Quando ci rivedremo ti darò qualche dritta per avere un punto di inizio più vicino al sentiero e come muoverti sul "Circuito Tre Calli" che ti consiglio vivamente, è ancor più bello del sentiero degli dei che puoi utilizzare come via di ritorno (guarda questa traccia, ma escludi il Monte Catiello https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/anello-con-sentiero-alto-degli-dei-monte-3-calli-e-capo-muro-monte-catiello-nocelle-sentiero-basso-118976198 )
Grazie mille!
Buon trekking a tutti 😊