Sentiero degli dei da Bomerano a Positano
near Bomerano, Campania (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Da Piazza Capasso si procede in direzione sud-ovest, lungo la stradina in lieve discesa che insiste tra le abitazioni. Dopo circa 300 mt, si svolta a destra per passare su un ponte di legno che conduce alla sovrastante strada asfaltata. Si percorre quest’ultima in direzione sud-ovest per alcune centinaia di metri. Al termine della stessa, inizia il sentiero pedonale, che in pochi minuti porta alla Grotta Biscotto (m 630), detta così per la friabilità delle sue pareti in roccia. Sul lato opposto, si possono ammirare due ruderi che costituiscono un esempio di architettura rupestre tipica della zona.
Si prosegue lungo il medesimo sentiero fino ad arrivare al Colle La Serra (m 578). In questo punto, il sentiero si biforca. Andando a sinistra è più esposto ma anche più panoramico. Andando a destra, si prende il 327a che è meno panoramico ma meno esposto. I due sentieri si incontrano nuovamente dopo 1,3 Km circa. Il percorso prosegue fino alla località Nocelle (m 437), dove termina all’incrocio con il sentiero 331.
Proseguiamo in discesa lungo le scale fino a raggiungere la Piazzetta antistante alla Chiesa di Santa Croce risalente al 1834, qui faremo una breve sosta. Dalla Piazza riprendiamo le scale (sentiero 331) che dopo circa 1,2 km ci conduce in Località Arienzo, proseguendo lungo la strada per circa 1,5 km raggiungiamo il centro di Positano dove termina la nostra passeggiata.
Waypoints
Bivio
Dopo circa 2 km a Colle la Serra, primo bivio, andiamo per quello più basso (327), a sn.
Fontana a Colle la Serra
A Colle la Serra, dopo la fontanina proseguire a destra
Indicazioni Cai
A sinistra si va verso il Convento di San Domenico noi continuiamo a destra per Nocelle
Fontana
Giunti nella piazzetta antistante la Chiesa di Santa Croce ci possiamo rifornire di acqua alla fontanina
Chiesa di Santa Croce - Nocelle - Positano
La chiesa di Santa Croce costituisce l'edificio religioso del villaggio di Nocelle (frazione di Positano), arroccato sulle pendici della montagna, prospiciente il mare. L'edificio sacro sorge sulla singolare piazza del borgo che funge anche da sagrato ed ha le caratteristiche di una grande terrazza panoramica, aperta su una veduta di straordinario interesse. La chiesa, che si mostra in stile neoclassico, è ad un'unica navata absidata, a tipologia basilicale, illuminata da quattro finestre laterali, con volta a botte ribassata e lunettata. L'interno è arricchito da una decorazione in stucco, composta da lesene e cornici sulle pareti e da modanature, scomparti e motivi geometrici alla volta che si imposta su di un prominente cornicione. Lungo le pareti sono presenti nicchie e incavi. Il presbiterio occupa lo spazio dell'abside ed è rialzato di due gradini, coperto da calotta lunettata. Alla controfacciata è collegata la cantoria, dove trova posto un organo a canne. La sacrestia è composta da due ambienti che ospitano anche un piccolo museo d'arte religiosa ed etnografica. All'edificio sono annessi una piccola canonica e il campanile. La facciata è semplice, a forma di capanna. Presenta un varco centrale rettangolare circondato da una cornice in stucco e sormontato da un’edicola in ceramica. La conclusione superiore della facciata è costituita da cornice a due spioventi. La superficie è tinteggiata di bianco e ocra e trattata a rigature orizzontali. La pavimentazione è costituita da cotto maiolicato policromo a disegni geometrici e piccole piastrelle. Il campanile sorge sulla sinistra della facciata. A pianta quadrata, è composto da un primo ordine, attraversato da una stradina pedonale, e da due ordini superiori sulle cui superfici si aprono semplici monofore. La guglia è a forma piramidale. La chiesa è realizzata in muratura di pietrame calcareo locale e malta di calce con intonaci a calce e stucchi. La struttura è formata da muratura portante archivoltata. Il sagrato è costituito dall'ampia piazza antistante la chiesa, a forma di rettangolo irregolare, alberata, circondata da terrazzamenti dalla tipica muratura a secco e aperta a sud verso il sottostante declivio montano, digradante verso la costa. Sul sagrato prospetta anche l'edificio scolastico. La singolarità del sagrato è il suo carattere di ampia terrazza da cui si gode di una incantevole veduta. Il presbiterio è stato interessato dalla modifica del piano di calpestio. Dinanzi alla predella dell'altare preconciliare è stato posto il nuovo altare marmoreo, composto da un piedritto centrale e colonnine laterali. Sono stati aggiunti anche un modesto ambone movibile in legno sul lato sinistro del presbiterio e la sede in fondo.
Intersezione
Dalla piazza di Nocelle prendiamo le scale per scende fino ad Arienzo - Positano
Tabella Comune di Positano
Giunti alla fine delle scale in località Arienzo troviamo la tabella del comune di Positano con alcune indicazioni
Chiesa di Santa Maria Assunta - Positano
La collegiata sorge sulla sommità di una collina alluvionale, adiacente alla spiaggia, sui resti di un'antica villa romana, risalente al periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo, riscoperta nel 1758; adiacente alla chiesa è un sagrato di forma rettangolare che costituisce anche una terrazza panoramica, affacciandosi sulla spiaggia sottostante. La facciata è rivestita di marmo di Trani e presenta tre portali d'ingresso: quello centrale in bronzo, di dimensioni maggiori, è incastonato in una cornice e termina con un timpano a sesto ribassato, mentre i due laterali, sono di dimensioni minori, sormontati da lapidi commemorative. La facciata si completa nella parte alta con un rosone a vetri policromi e termina a vela, su cui è posta una croce. Internamente la chiesa è forma di croce latina ed è divisa in tre navate: quella centrale, con volta a botte lunettata, è separata dalle due laterali tramite una serie di cinque archi a tutto sesto poggianti su pilastri a base quadrata con capitelli ionici. La pavimentazione è in marmo bianco e grigio scuro e, nella zona del presbiterio, assume la forma a stella: in quest'ultima zona si riscontra una porzione dell'originario pavimento a mosaico. Superato l'ingresso principale, nella controfacciata è posta la cantoria, con organo del 2000; sulla destra è il fonte battesimale. Lungo la navate laterali si aprono su ogni lato quattro cappelle, intercomunicanti tra loro, tutte con volta a botte e altare in marmo: in quella di sinistra, che presenta sul fondo un quadro di Cristo con la croce del XVI secolo, in origine posto nella cappella del Santissimo Sacramento, sono le cappelle di San Nicola di Bari, dove è presente un presepe napoletano del XVIII secolo, la cappella di San Vito, con il busto in legno del santo e rifiniture in argento, del XVI secolo, di scuola napoletana, la cappella dell'Annunziata e quella del Crocifisso, oltre ad un ulteriore porta d'ingresso, mentre sulla destra la cappella di San Biagio, la cappella dell'Immacolata, quella di Sant'Antonio e quella di Sant'Anna, per terminare con l'ingresso alla sacrestia, la quale si presenta a pianta quadrata con copertura a volta. Alla confluenza tra la navata destra e il transetto, nell'arco, sul lato destro è posto un bassorilievo, forse un reliquiario di san Vito, del 1506, mentre sulla sinistra una lapide del 1600 ricorda la nomina ad abate di Pirro Giovanni Campanile, sormontata dal suo stemma. L'arco trionfale separa la navata centrale dal transetto: nell'area centrale, quattro pilatri, su uno dei quali è posto un pulpito in legno, sorreggono il tamburo finestrato che a sua volta sostiene la cupola a sesto rialzato; esternamente la cupola è rivestita da maioliche verdi, blu e gialle e al centro è un lanternino con cupola conica[3]. A sinistra del transetto è posto il dipinto della Madonna del Carmine, proveniente dalla certosa di Serra San Bruno, mentre sulla destra è quello della Circoncisione, opera di Fabrizio Santafede del 1599. L'altare maggiore è caratterizzato da un'edicola a tempio, con colonne binate in ordine ionico e pareti in marmo e stucchi, all'interno della quale è posta l'icona bizantina della Vergine. Ai lati dell'abside poligonale poggia il coro in noce di legno; all'estremità destra, in una nicchia, è la statua dell'Addolorata, mentre a sinistra, in un'altra nicchia, è la statua di Cristo alla colonna di Michele Trillocco, del 1798. Sulla sinistra del presbiterio è collocata la cappella del Santissimo Sacramento e sulla destra quella di Santo Stefano, con statua della Madonna con Bambino del XVIII secolo. Al di sotto dell'abside è posta la cripta: l'accesso avveniva un tempo, tramite una scalinata, direttamente dalla chiesa, successivamente murata; il nuovo ingresso è aperto sulla strada. La cripta venne realizzata antecedentemente rispetto alla chiesa e dalle fonti si evince che era dotata di cinque altari, di cui uno, quello centrale, dedicato alla Natività. Nel corso del XVII secolo venne ampliata e adibita a cimitero, evento che portò anche alla costruzione degli scolatoi: con il divieto di seppellire i morti all'interno della città, nel 1806 la cripta venne chiusa e murata. Fu restaurata tra il 2005 e il 2009, anno in cui fu riaperta al pubblico. Alterata rispetto alla forma originaria, in quanto parte di essa è stata inglobata nelle costruzioni circostanti e le navate laterali occupate dai pilastri che sostengono la cupola della chiesa, ha una forma quadrangolare, con abside sul fondo e colonna centrale da cui si dipartono gli archi trasversali che dividono l'ambiente in due campate con volta a botte: gli archi poggiano su colonne di reimpiego provenienti dalla sottostante villa romana. Nei pressi della vecchia gradinata che conduceva alla chiesa è possibile scorgere gli unici resti di affreschi. Esternamente è il campanile: edificato grazie al contributo di un frate cappuccino anonimo nel 1707, come ricordato da una lapide posta sulla parete esterna della chiesa, che andò a sostituire il precedente, si presenta a pianta quadrata e si innalza per quattro livelli, per terminare con un terrazzo protetto da un parapetto. Il primo livello ospita l'ingresso costituito da un arco sormontato da un bassorilievo di epoca medievale raffigurante una pistrice, una volpe e una pesce e una lapide del 1902 che ricorda Flavio Gioia; il campanile è intonacato in bianco, mentre gli spigoli, le cornici e i marcapiani sono in tufo nero.
Comments (2)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Per chiudere in bellezza la stagione con il gruppo, una bellissima passeggiata con un panorama da favola (anzi "Divino") in una altrettanto bella giornata di fine novembre.
Tutto come previsto, anche meglio. Alla prossima.