Selva di Progno, rifugio Torla, Giazza ( cascate stupende )

Osservazione N 1
Il percorso è bello in una giornata di sole dopo una di pioggia, per vedere in tutta la loro bellezza le cascate
Osservazione N 2 consiglierei di fare il percorso al contrario, se lo fate in primavera estate con le giornate lunghe, in modo da godervi più tempo al rifugio, ed è più intuitivo il piccolo tratto San Giorgio-Fiori
Parcheggiamo a Selva di Progno in un comodo parcheggio a sx 100 metri prima della chiesa.
Ci incamminiamo verso la chiesa e prendiamo il sentiero che parte sul retro a sinistra della chiesa, il sentiero attraversa una prima strada comunale e arrivati al cento della contrada Piazzoli, molto carina, prendiamo la strada comunale verso destra per qualche decina di metri poi prendiamo il sentiero che vediamo a sx dopo le case.
Il sentiero, bello fino da subito, segue all'inizio un torrente e fino a fiori è ripido, ma non toglie mai il fiato.
Alla contrada Fiori tutti i prati sono recintati, noi abbiamo scavalcato una sbarra e abbiamo seguito il sentiero fino ad una cava abbandonata.
A Fiori la mappa indicava anche un altro sentiero più avanti sulla sx tenendo per 2/300 metri la strada asfaltata, alla fine sbucano entrambi nello stesso posto.
Tornando alla cava abbiamo seguito la recinzione fino a che non siamo arrivati ad un angolo del recinto, qui avremo dovuto scavalcare il filo spinato e scendere il prato a sx, ma ci ha fregato un piccolo passaggio pedonale poco più avanti che ci ha portati un poco fuori via, ma x prati e boschetti in poche centinaia di metri in discesa abbiamo ritrovato il sentiero che sbuca di fronte ad un campeggio molto semplice.
Qui andiamo a destra 2/300 metri e prendiamo la strada a sx che porta in breve a San Giorgio.
Qui andiamo subito a sx e prendiamo il sentiero che porta alla contrada Nais dove troviamo un piccolo osservatorio.
Attraversiamo la strada ed entriamo nella contrada Pelosi, molto bella e caratteristica, torniamo sulla comunale per un centinaio di metri e sul curvone prendiamo il sentiero che indica monte Torla.
Qui il sentiero aumenta di pendenza nuovamente, ma mai impegnativo, dopo poco ad un incrocio andiamo a sx e poi dritti al rifugio tutto d'un fiato.
Dopo una bella pausa con ottimo cibo e vino siamo ripartiti per prati dietro al rifugio, fino ad una piccola malga di cui avvicinandosi si vede solo il tetto fino a che non ci siamo di fianco, poco più avanti, 20/30 metri vediamo il sentiero che scende a sx verso Giazza, sentiero piuttosto ripido, ma pieno di stupende cascate.
Arrivati in piazza a Giazza prendiamo la camminata in fianco all'osteria fino al fiume, lo attraversiamo e prendiamo la ciclabile a sx fino alla contrada Ferrazza, qui finite le case prendiamo un sentiero che sale a destra.
Tenendo la ciclabile si arriva velocemente a Selva, ma noi non avevamo voglia di asfalto.
Prendendo il sentiero a dx, prima con dolce salita e poi sempre più ripido saliamo fino alla contrada pozze, dove se giriamo a dx in breve siamo al rifugio Lausen, super consigliato anche questo, noi invece andiamo a sx fino a contrada Cnvel e Campe, dove giriamo a sx in mezzo alle case e stalle, teniamo una carreggiata erbosa sulla cresta di un prato fino a che diventa una traccia di sentiero che gira a dx, la teniamo fino a incontrare un'altra strada di campagna che ci porta a Scrivazzi.
Qui ci tocca fare un piccolo tratto di provinciale, per fortuna davvero piccolo, e al secondo tornante vediamo sulla sx, di una strada asfaltata che si inserisce sulla statale, il sentiero che ci porta a Selva.
Prendiamo il sentiero, molto bello anche questo, fino alla contrada Xami, da qui la strada diventa asfaltata, ma in breve siamo alla contrada Dosso, entrando nella contrada c'è un sentiero che ci porta sulla ciclabile e col nuovo ponte direttamente alla macchina.
Peccato che alla contrada Xami mi si sia spento il telefono e non ho registrato il passaggio dentro l'ultima contrada, ma siete già in paese ed è impossibile perdersi.