Scarponi 71 : Colle Impisio , bivacco notturno Colle Gaudolino ,veduta alba da Serra delle Ciavole.
near Sorgenti di Frido, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il Monte Serra delle Ciavole è una delle principali vette del Massiccio del Pollino.
È una montagna di natura carsica caratterizzata da una cresta rocciosa in cui si si innalzano meravigliosi pini loricati.
Il Serra delle Ciavole è un Sito di Interesse Comunitario.
Prende il nome dalla taccola, un corvide che nel vernacolo locale è detto ciavola.
È la quinta montagna più alta della Calabria e raggiunge i 2130 metri di quota s.l.m.
Ha due vette, quella principale alta 2127 metri e quella geografica alta 2130.
Il Monte Serra delle Ciavole è situato a nord del Serra Dolcedorme, dominando sul versante sud il Piano di Acquafredda, a sud-ovest il Piano di Pollino e a seguire quello di Toscano, ad ovest e nord-ovest la Piana del Pollino.
Sul versante est e sud-est, ai piedi dei ripidi fianchi del monte, si estende l’immenso Bosco della Fagosa.
La cresta si sviluppa da sud-est verso nord-ovest ed è divisa dalla Serra di Crispo dalla Grande Porta del Pollino, dove si possono vedere le "spoglie mortali" del Grande Patriarca Zu Peppu, il grande pino loricato simbolo del Parco Nazionale del Pollino, dato alle fiamme la notte tra il 19 ed il 20 ottobre 1993.
Il Serra delle Ciavole è raggiungibile partendo dal Colle dell’Impiso, posto sotto al monte Serra del Prete a quota 1573 metri s.l.m.
Percorrendo un sentiero alberato si raggiungono i Piani Alti di Vacquarro a quota 1500 metri circa e successivamente seguendo una pista che rientra nel bosco il Valloncello di Viggianello.
Costeggiando la Valle del Frido si giungerà nella Radura di Rummo, nei pressi della quale c’è l’omonima sorgente e successivamente ai Piani di Toscano, a 1800 metri di quota, da cui si potrà già ammirare il versante sud-ovest del monte, ricoperto dai pini loricati.
Proseguendo si giungerà ai Piani di Pollino, dove sarà possibile ammirare i massi erratici, sospinti nei piani dalla forza dei ghiacciai preistorici migliaia di anni fa.
Proseguendo ci si inerpicherà in un piccolo bosco di faggi e oltrepassando il Passo delle Ciavole posto a quota 1872 metri, si proseguirà fino al Piano di Acquafredda e da qui si giungerà nella parte più bassa della Cresta sud-est.
Iniziando la salita si incontreranno i primi pini loricati della cresta e, tra scenari mozzafiato ed incantevoli esemplari di pinus leucodermis, si continuerà la salita giungendo sulla cima principale a quota 2127 metri.
Dopo una pausa, proseguendo verso nord-ovest si raggiungerà la cima più alta posta a quota 2130 metri, a picco sull’immenso Bosco della Fagosa, ricca di enormi massi che in alcuni punti creano un particolare microclima che favorisce la crescita di piante diverse dal resto del territorio.
In quest’area della montagna si trova la "Tartaruga di Roccia" ed il noto “Cimitero dei Pini Loricati”.
Scendendo si giungerà nell’area della Grande Porta del Pollino a 1947 metri quota.
In questa zona sono presenti i resti del patriarca per eccellenza e simbolo del Parco Nazionale del Pollino: il maestoso Pino Loricato "Zu Peppu".
Dopo la Grande Porta, costeggiando la Piana del Pollino si ammireranno i Pini Guardiani e da questi si giungerà nuovamente verso i Piani di Toscano, per poi ripercorrere il viaggio precedente a ritroso, fino a giungere al Colle dell’Impiso: punto di partenza.
Il Cimitero dei Pini Loricati è "luogo incantato" dove monumentali patriarchi, ormai morti da anni, sfidano gli sferzanti venti di tramontana insieme ai giganti ancora in vita.
I "relitti" dei pini loricati possono restare in piedi per decine di anni dopo la morte.
La Flora del Monte Serra della Ciavole è caratterizzata da numerosi alberi di faggio che circondano la base del monte, oltre la loro linea crescono i monumentali pini loricati, che in questa montagna trovano l’apice del loro areale, soprattutto nell’area nord-ovest dove si trova il Cimitero dei Pini Loricati, un luogo fatato dove si possono ammirare centinaia di esemplari, molti dei quali restano in piedi per decine di anni dopo la morte.
Ricca è anche la presenza di ginepri che crescono in varie aree della montagna l’unica pianta arbustiva che cresce fino alla cima di sud-est.
In piena estate si possono ammirare varie specie di ranuncolo, il semprevivo maggiore, la borracina cinerea, la rosa canina, la genziana maggiore, la margherita del Pollino e tante altre specie.
La Fauna è caratterizzata da insetti di vario genere che abbondano soprattutto nel periodo estivo, in particolar modo varie specie di grilli, bombi, coccinelle, etc.
Presenti in modo molto abbondante le talpe che vivono anche nell’aree più alte, così come le lepri.
Inoltre, si annoverano numerose specie di uccelli, tra cui: il gheppio, la taccola, il cardellino, etc.
Fonte :dal web
Ps. La traccia dell'escursione di riferisce a una alla notturna per assistere al sorgere del sole dalla cresta della Serra delle Ciavole previo bivacco notturno di poche ore presso Colle Gaudolino
È una montagna di natura carsica caratterizzata da una cresta rocciosa in cui si si innalzano meravigliosi pini loricati.
Il Serra delle Ciavole è un Sito di Interesse Comunitario.
Prende il nome dalla taccola, un corvide che nel vernacolo locale è detto ciavola.
È la quinta montagna più alta della Calabria e raggiunge i 2130 metri di quota s.l.m.
Ha due vette, quella principale alta 2127 metri e quella geografica alta 2130.
Il Monte Serra delle Ciavole è situato a nord del Serra Dolcedorme, dominando sul versante sud il Piano di Acquafredda, a sud-ovest il Piano di Pollino e a seguire quello di Toscano, ad ovest e nord-ovest la Piana del Pollino.
Sul versante est e sud-est, ai piedi dei ripidi fianchi del monte, si estende l’immenso Bosco della Fagosa.
La cresta si sviluppa da sud-est verso nord-ovest ed è divisa dalla Serra di Crispo dalla Grande Porta del Pollino, dove si possono vedere le "spoglie mortali" del Grande Patriarca Zu Peppu, il grande pino loricato simbolo del Parco Nazionale del Pollino, dato alle fiamme la notte tra il 19 ed il 20 ottobre 1993.
Il Serra delle Ciavole è raggiungibile partendo dal Colle dell’Impiso, posto sotto al monte Serra del Prete a quota 1573 metri s.l.m.
Percorrendo un sentiero alberato si raggiungono i Piani Alti di Vacquarro a quota 1500 metri circa e successivamente seguendo una pista che rientra nel bosco il Valloncello di Viggianello.
Costeggiando la Valle del Frido si giungerà nella Radura di Rummo, nei pressi della quale c’è l’omonima sorgente e successivamente ai Piani di Toscano, a 1800 metri di quota, da cui si potrà già ammirare il versante sud-ovest del monte, ricoperto dai pini loricati.
Proseguendo si giungerà ai Piani di Pollino, dove sarà possibile ammirare i massi erratici, sospinti nei piani dalla forza dei ghiacciai preistorici migliaia di anni fa.
Proseguendo ci si inerpicherà in un piccolo bosco di faggi e oltrepassando il Passo delle Ciavole posto a quota 1872 metri, si proseguirà fino al Piano di Acquafredda e da qui si giungerà nella parte più bassa della Cresta sud-est.
Iniziando la salita si incontreranno i primi pini loricati della cresta e, tra scenari mozzafiato ed incantevoli esemplari di pinus leucodermis, si continuerà la salita giungendo sulla cima principale a quota 2127 metri.
Dopo una pausa, proseguendo verso nord-ovest si raggiungerà la cima più alta posta a quota 2130 metri, a picco sull’immenso Bosco della Fagosa, ricca di enormi massi che in alcuni punti creano un particolare microclima che favorisce la crescita di piante diverse dal resto del territorio.
In quest’area della montagna si trova la "Tartaruga di Roccia" ed il noto “Cimitero dei Pini Loricati”.
Scendendo si giungerà nell’area della Grande Porta del Pollino a 1947 metri quota.
In questa zona sono presenti i resti del patriarca per eccellenza e simbolo del Parco Nazionale del Pollino: il maestoso Pino Loricato "Zu Peppu".
Dopo la Grande Porta, costeggiando la Piana del Pollino si ammireranno i Pini Guardiani e da questi si giungerà nuovamente verso i Piani di Toscano, per poi ripercorrere il viaggio precedente a ritroso, fino a giungere al Colle dell’Impiso: punto di partenza.
Il Cimitero dei Pini Loricati è "luogo incantato" dove monumentali patriarchi, ormai morti da anni, sfidano gli sferzanti venti di tramontana insieme ai giganti ancora in vita.
I "relitti" dei pini loricati possono restare in piedi per decine di anni dopo la morte.
La Flora del Monte Serra della Ciavole è caratterizzata da numerosi alberi di faggio che circondano la base del monte, oltre la loro linea crescono i monumentali pini loricati, che in questa montagna trovano l’apice del loro areale, soprattutto nell’area nord-ovest dove si trova il Cimitero dei Pini Loricati, un luogo fatato dove si possono ammirare centinaia di esemplari, molti dei quali restano in piedi per decine di anni dopo la morte.
Ricca è anche la presenza di ginepri che crescono in varie aree della montagna l’unica pianta arbustiva che cresce fino alla cima di sud-est.
In piena estate si possono ammirare varie specie di ranuncolo, il semprevivo maggiore, la borracina cinerea, la rosa canina, la genziana maggiore, la margherita del Pollino e tante altre specie.
La Fauna è caratterizzata da insetti di vario genere che abbondano soprattutto nel periodo estivo, in particolar modo varie specie di grilli, bombi, coccinelle, etc.
Presenti in modo molto abbondante le talpe che vivono anche nell’aree più alte, così come le lepri.
Inoltre, si annoverano numerose specie di uccelli, tra cui: il gheppio, la taccola, il cardellino, etc.
Fonte :dal web
Ps. La traccia dell'escursione di riferisce a una alla notturna per assistere al sorgere del sole dalla cresta della Serra delle Ciavole previo bivacco notturno di poche ore presso Colle Gaudolino
Waypoints
Comments (3)
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Chapeau!
Difficile per il e/o il dislivello? O perché ci sono ferrate?
Difficile perché è una notturna si cammina al buio von le torcie , se la fai di giorno è più facile
👍👍