Scarponi 56 : Antico tratturo Madonna Nera di Viggiano ,sentiero Fontana dei pastori
near Viggiano, Basilicata (Italia)
Viewed 598 times, downloaded 11 times
Trail photos
Itinerary description
Questo Antico Tratturo è stato percorso dai pellegrini durante le processioni al Sacro Monte fino al 1968 .
Inizia con un tratto carrabile che parte dalle sponde del Torrente Alli, si attraversa il bosco e si giunge a Piana Bonocore, dove si incrocia il Sentiero Fontana dei Pastori.
E' possibile parcheggiare nei pressi per proseguire col tratto più caratteristico del percorso che arriva fino alla Montagna Grande.
Per salire al Monte, il sentiero attraversa un bosco fino ad aprirsi sulla Valle, mostrando un panorama mozzafiato sulla splendida Valle del Fiume Agri.
Il Sentiero Fontana dei Pastori parte dal centro abitato di Viggiano, Piazza Papa Giovanni XXIII, per proseguire su un tratto di strada asfaltata che si trasforma in sentiero sterrato nei boschi e nei campi .
Giunti a Serra della Prima Croce è possibile godere di un panorama della Val D'Agri mozzafiato.
Proseguendo, dopo aver attraversato una faggeta dalla ricchissima biodiversità, si arriva al Museo del Lupo e infine alla Località Fontana dei Pastori, a circa 1400m di altitudine.
Lunghezza: Km 10,40 Durata: 4 h 30 m Altitudine min: 903 m. slm Altitudine max: 1427 m. slm Difficoltà: E
La Fontana consiste in una fonte d'acqua potabile all'interno di una faggeta ad alto fusto.
Nei pressi dei Torrenti è possibile incontrare molti anfibi, tra i quali la piccola e rara Salamandrina dagli occhiali.
Seguire il pellegrinaggio che, a Viggiano, porta la Madonna Nera al Sacro Monte, è un piccolo, straordinario, viaggio. Conoscere le tradizioni più antiche e quelle attorno a cui le comunità locali si riuniscono è, infatti, un aspetto importantissimo di qualunque escursione, in grado di rendere ogni esperienza più profonda e significativa.
Il culto della Madonna di Viggiano è il più importante della Lucania e risale probabilmente all’arrivo dall’Oriente dei monaci basiliani. La Vergine nera è la Regina e la Patrona della Basilicata. Due volte l’anno è possibile assistere alla processione a lei dedicata: la prima domenica di maggio, per l’ascensione al Sacro Monte, e la prima domenica di settembre quando si attua la discesa e il ritorno in paese della statua. Entrambi gli eventi si snodano intorno al Santuario del Sacro Monte. Un luogo panoramico e suggestivo a 1725 metri, in cui lo sguardo spazia sull’alta Val d’Agri giungendo fino all’Appenino.
Il percorso del pellegrinaggio della Madonna nera di Viggiano, parte dalla basilica Pontificia del borgo. Qui è custodita la statua della Vergine per otto mesi all’anno, da settembre a maggio, dal 1735, quando fu consacrata la Chiesa. Entrando, colpisce subito il soffitto a cassettoni romani intarsiati con oro e stucchi del 1854. Ma è proprio il simulacro della Madonna del Sacro Monte posto sull’altare maggiore a chiamarci.
La seconda tappa del nostro viaggio seguendo il percorso del pellegrinaggio della Madonna del Monte è la piccola chiesa di San Sebastiano, in piazza Plebiscito, a Viggiano. Qui, è condotta la statua della Vergine Nera, la sera che precede la prima domenica di maggio. Tutto avviene tra il clamore dei fuochi d’artificio e la musica della banda. Nella notte, la fila dei fedeli che vogliono toccare l’effigie sacra si allunga fino al mattino quando, alle 6, si svolge la santa messa che dà il via all’ascensione della Madonna al sacro Monte.
Terza tappa: La piana di Bonocore
Dodici portatori conducono a spalla la statua della Madonna di Viggiano fino alla Piana di Bonocore dove si celebra un’altra messa (in genere intorno alle 11 del mattino). Si tratta di un punto panoramico che è possibile raggiungere anche in auto. Da qui in poi, però, si prosegue solo a piedi su una strada lastricata lunga poco più di un chilometro, in salita, per percorrere la quale occorrono circa 40 minuti. C’è moltissima gente al seguito della processione. Molti sono a piedi nudi. La fatica fisica e il trasporto devozionale sono palpabili. Le fontane sul percorso servono per ritemprarsi e bere. I “poggi”, piccoli altari in pietra su cui poggiare la statua della Madonna, consentono ai portatori brevi soste ristoratrici. Il sentiero, intanto, si snoda tra alberi di faggio e prati con scorci aperti sulla natura intorno, e sulla Valle del fiume Agri.
L’ultima tappa del percorso è il Santuario del Sacro Monte a 1726 metri sul livello del mare. Qui, durante la festa dell’ascensione, la devozione tocca il suo apice. La fatica sparisce dal volto dei fedeli mentre i portatori fanno fare tre giri intorno alla cappella della statua della Vergine. È l’ultimo atto prima di accedere al luogo di culto. Quanti hanno seguito la processione scalzi, entrano nel Santuario in ginocchio. L’effigie sacra è accarezzata con rami o fiori. È l’apoteosi di una mistica millenaria che affonda le sue radici nella cultura agreste. Si racconta, infatti, che la statua fu trovata da alcuni pastori sulla sommità del monte all’interno di un albero cavo…
A settembre, le genti lucane tutte si riuniscono nella cittadina di Viggiano per festeggiare la loro protettrice: la Madonna Nera, regina della Lucania e cuore pulsante della devozione religiosa di questa regione e di quelle circostanti.
La Madonna Nera tra Storia e leggenda
La storia della Madonna di Viggiano è molto antica, e inizia con una città distrutta: la statua fu infatti venerata nella città di Grumentum, fino alla sua distruzione avvenuta intorno al 1050 d.C. per mano dei Saraceni, che indusse il Clero in fuga a nasconderla sulla cima del vicino Monte di Viggiano.
La leggenda narra di alcuni pastori che qualche secolo dopo, attirati da strani bagliori, segnalarono per primi il luogo in cui era stata nascosta. Miracolosamente intatta, la statua fu condotto a Viggiano e collocato nella cappella di Santa Maria fuori le mura, che divenne la sede urbana del Santuario costruito sulla cima del Monte, sul luogo del ritrovamento.
Si stabilì la tradizione di celebrare due volte l’anno la Madonna di Viggiano: la prima domenica di maggio, quando dal Santuario la statua viene trasferita sulla vetta, e la prima domenica di settembre, quando dal Monte ritorna in paese.
Una seconda leggenda vuole che sia stata la statua stessa a scegliere il luogo della sua permanenza: quando gli abitanti della vicina Marsicovetere portarono via il simulacro per dargli una sede nel loro paese, la Vergine da sola tornò nella cappella sul Monte di Viggiano.
La celebrazioni
La devozione dei fedeli nel corso degli anni è rimasta intatta: stendardi portati dai pellegrini accompagnati da zampogne e organetti, il girare per tre volte intorno alla cappella del Monte prima di entrarvi, il toccare l’urna della Madonna con rami o fiori, il contendersi l’onore di portare a spalla la statua, restano segni di una fede semplice e sincera.
Circa 50 mila pellegrini ogni anno giungono nelle strade del paese della Val d’Agri durante la prima domenica di settembre per salutare l’arrivo della Madonna Nera (mentre i festeggiamenti “profani” si concludono il giorno successivo con il concerto di importanti artisti, di respiro spesso internazionale.
Il simulacro
La statua lignea è fondamentalmente di stile bizantino, mentre la copertura in oro zecchino risale agli anni della dominazione spagnola (è molto simile difatti alla Madonna di Montserrat). La tipica coloritura bruna fu invece scelta dalle genti locali, che con questo colore volevano identificarla come la madre dell’intera Umanità d’Oriente e Occidente.
Curiosità
A Melbourne, nella chiesa di Saint Anthony’s Shrine, si trova una fedele riproduzione della statua della Madonna di Viggiano, giunta in Australia nel novembre del 1964 e voluta fortemente dai coloni viggianesi e lucani del Viggiano Social Club (ora Federazione Lucana).
Inizia con un tratto carrabile che parte dalle sponde del Torrente Alli, si attraversa il bosco e si giunge a Piana Bonocore, dove si incrocia il Sentiero Fontana dei Pastori.
E' possibile parcheggiare nei pressi per proseguire col tratto più caratteristico del percorso che arriva fino alla Montagna Grande.
Per salire al Monte, il sentiero attraversa un bosco fino ad aprirsi sulla Valle, mostrando un panorama mozzafiato sulla splendida Valle del Fiume Agri.
Il Sentiero Fontana dei Pastori parte dal centro abitato di Viggiano, Piazza Papa Giovanni XXIII, per proseguire su un tratto di strada asfaltata che si trasforma in sentiero sterrato nei boschi e nei campi .
Giunti a Serra della Prima Croce è possibile godere di un panorama della Val D'Agri mozzafiato.
Proseguendo, dopo aver attraversato una faggeta dalla ricchissima biodiversità, si arriva al Museo del Lupo e infine alla Località Fontana dei Pastori, a circa 1400m di altitudine.
Lunghezza: Km 10,40 Durata: 4 h 30 m Altitudine min: 903 m. slm Altitudine max: 1427 m. slm Difficoltà: E
La Fontana consiste in una fonte d'acqua potabile all'interno di una faggeta ad alto fusto.
Nei pressi dei Torrenti è possibile incontrare molti anfibi, tra i quali la piccola e rara Salamandrina dagli occhiali.
Seguire il pellegrinaggio che, a Viggiano, porta la Madonna Nera al Sacro Monte, è un piccolo, straordinario, viaggio. Conoscere le tradizioni più antiche e quelle attorno a cui le comunità locali si riuniscono è, infatti, un aspetto importantissimo di qualunque escursione, in grado di rendere ogni esperienza più profonda e significativa.
Il culto della Madonna di Viggiano è il più importante della Lucania e risale probabilmente all’arrivo dall’Oriente dei monaci basiliani. La Vergine nera è la Regina e la Patrona della Basilicata. Due volte l’anno è possibile assistere alla processione a lei dedicata: la prima domenica di maggio, per l’ascensione al Sacro Monte, e la prima domenica di settembre quando si attua la discesa e il ritorno in paese della statua. Entrambi gli eventi si snodano intorno al Santuario del Sacro Monte. Un luogo panoramico e suggestivo a 1725 metri, in cui lo sguardo spazia sull’alta Val d’Agri giungendo fino all’Appenino.
Il percorso del pellegrinaggio della Madonna nera di Viggiano, parte dalla basilica Pontificia del borgo. Qui è custodita la statua della Vergine per otto mesi all’anno, da settembre a maggio, dal 1735, quando fu consacrata la Chiesa. Entrando, colpisce subito il soffitto a cassettoni romani intarsiati con oro e stucchi del 1854. Ma è proprio il simulacro della Madonna del Sacro Monte posto sull’altare maggiore a chiamarci.
La seconda tappa del nostro viaggio seguendo il percorso del pellegrinaggio della Madonna del Monte è la piccola chiesa di San Sebastiano, in piazza Plebiscito, a Viggiano. Qui, è condotta la statua della Vergine Nera, la sera che precede la prima domenica di maggio. Tutto avviene tra il clamore dei fuochi d’artificio e la musica della banda. Nella notte, la fila dei fedeli che vogliono toccare l’effigie sacra si allunga fino al mattino quando, alle 6, si svolge la santa messa che dà il via all’ascensione della Madonna al sacro Monte.
Terza tappa: La piana di Bonocore
Dodici portatori conducono a spalla la statua della Madonna di Viggiano fino alla Piana di Bonocore dove si celebra un’altra messa (in genere intorno alle 11 del mattino). Si tratta di un punto panoramico che è possibile raggiungere anche in auto. Da qui in poi, però, si prosegue solo a piedi su una strada lastricata lunga poco più di un chilometro, in salita, per percorrere la quale occorrono circa 40 minuti. C’è moltissima gente al seguito della processione. Molti sono a piedi nudi. La fatica fisica e il trasporto devozionale sono palpabili. Le fontane sul percorso servono per ritemprarsi e bere. I “poggi”, piccoli altari in pietra su cui poggiare la statua della Madonna, consentono ai portatori brevi soste ristoratrici. Il sentiero, intanto, si snoda tra alberi di faggio e prati con scorci aperti sulla natura intorno, e sulla Valle del fiume Agri.
L’ultima tappa del percorso è il Santuario del Sacro Monte a 1726 metri sul livello del mare. Qui, durante la festa dell’ascensione, la devozione tocca il suo apice. La fatica sparisce dal volto dei fedeli mentre i portatori fanno fare tre giri intorno alla cappella della statua della Vergine. È l’ultimo atto prima di accedere al luogo di culto. Quanti hanno seguito la processione scalzi, entrano nel Santuario in ginocchio. L’effigie sacra è accarezzata con rami o fiori. È l’apoteosi di una mistica millenaria che affonda le sue radici nella cultura agreste. Si racconta, infatti, che la statua fu trovata da alcuni pastori sulla sommità del monte all’interno di un albero cavo…
A settembre, le genti lucane tutte si riuniscono nella cittadina di Viggiano per festeggiare la loro protettrice: la Madonna Nera, regina della Lucania e cuore pulsante della devozione religiosa di questa regione e di quelle circostanti.
La Madonna Nera tra Storia e leggenda
La storia della Madonna di Viggiano è molto antica, e inizia con una città distrutta: la statua fu infatti venerata nella città di Grumentum, fino alla sua distruzione avvenuta intorno al 1050 d.C. per mano dei Saraceni, che indusse il Clero in fuga a nasconderla sulla cima del vicino Monte di Viggiano.
La leggenda narra di alcuni pastori che qualche secolo dopo, attirati da strani bagliori, segnalarono per primi il luogo in cui era stata nascosta. Miracolosamente intatta, la statua fu condotto a Viggiano e collocato nella cappella di Santa Maria fuori le mura, che divenne la sede urbana del Santuario costruito sulla cima del Monte, sul luogo del ritrovamento.
Si stabilì la tradizione di celebrare due volte l’anno la Madonna di Viggiano: la prima domenica di maggio, quando dal Santuario la statua viene trasferita sulla vetta, e la prima domenica di settembre, quando dal Monte ritorna in paese.
Una seconda leggenda vuole che sia stata la statua stessa a scegliere il luogo della sua permanenza: quando gli abitanti della vicina Marsicovetere portarono via il simulacro per dargli una sede nel loro paese, la Vergine da sola tornò nella cappella sul Monte di Viggiano.
La celebrazioni
La devozione dei fedeli nel corso degli anni è rimasta intatta: stendardi portati dai pellegrini accompagnati da zampogne e organetti, il girare per tre volte intorno alla cappella del Monte prima di entrarvi, il toccare l’urna della Madonna con rami o fiori, il contendersi l’onore di portare a spalla la statua, restano segni di una fede semplice e sincera.
Circa 50 mila pellegrini ogni anno giungono nelle strade del paese della Val d’Agri durante la prima domenica di settembre per salutare l’arrivo della Madonna Nera (mentre i festeggiamenti “profani” si concludono il giorno successivo con il concerto di importanti artisti, di respiro spesso internazionale.
Il simulacro
La statua lignea è fondamentalmente di stile bizantino, mentre la copertura in oro zecchino risale agli anni della dominazione spagnola (è molto simile difatti alla Madonna di Montserrat). La tipica coloritura bruna fu invece scelta dalle genti locali, che con questo colore volevano identificarla come la madre dell’intera Umanità d’Oriente e Occidente.
Curiosità
A Melbourne, nella chiesa di Saint Anthony’s Shrine, si trova una fedele riproduzione della statua della Madonna di Viggiano, giunta in Australia nel novembre del 1964 e voluta fortemente dai coloni viggianesi e lucani del Viggiano Social Club (ora Federazione Lucana).
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments