SCALIDD DA ACQUAFREDDA MARATEA A CRESTA LA SPINA
near Rotondella, Basilicata (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Lunghezza ca. 11 km
Dislivello in salita ca. 570 m
Dislivello in discesa ca. 700 m
Tempo percorrenza ca. 6,00h (escluse le soste)
Difficoltà E + (Escursionistica)
Descrizione del percorso ANELLO
Lasciate le macchine nell’ampia piazzola di sosta poco prima del cimitero o nello stesso parcheggio del cimitero,il sentiero da percorrere inizia dalla grotta dell’Eremita, antro annerito da incendi, usato in passato per la lavorazione del ferro e la realizzazione di strumenti da lavoro per il lavoro agricolo.
Il percorso procede per circa 1 km, a zig zag nella pineta di Acquafredda fino a raggiungere i piedi della scalidda che si inerpica verso la cima della montagna con più di 300 scalini lavorati nella roccia o naturali . Si raccomanda molta attenzione agli escursionisti in quanto alcuni scalini sono sconnessi e il sentiero, sempre pietroso, è stretto e in alcuni punti a strapiombo . E’ fondamentale in questa fase del percorso seguire attentamente le indicazioni degli organizzatori.
Il percorso è sconsigliato a chi soffre di vertigini.
Una volta raggiunta la cima si prosegue su un sentiero che si snoda sempre a zig zag con presenza di massi. Si attraversa uno splendido bosco di lecci e carpini, sarà possibile osservare numerosi muretti a secco, terrazzamenti lavorati dall’uomo e utilizzati per la coltivazione di legumi dall’’800 fino agli anni 50. E’ una zona che fu abitata per centinaia di anni, frequentata da pastori, contadini, raccoglitrici di una particolare erba, l’alfhaalfha, adoperata per la manifattura di matasse di crine vegetale.Per chi volesse saperne di più sulle condizioni di vita di questa zona negli anni 50 si consiglia un bel documentario RAI (nello stile dell’epoca) visibile su you tube “le donne di Acquafredda di Maratea” (1957). Impressionante la trasformazione di questa area rurale in località turistica.
Proseguendo nel percorso, sarà possibile vedere alla fine del bosco la Cerrosughera, pianta molto rara,ibrida,databile a più di 300 anni fa.
Il percorso arriva fino al monte Spina a 733 m. sul livello del mare. Da qui si procederà verso la località fontana della Spina,ripercorrendo all’inverso il sentiero “Costabile Carducci” , (Patriota, nato a Capaccio, nel 1804–morto presso Acquafredda, nel 1848); nel genn. 1848 organizzò a Torchiaraun moto diretto a ottenere la costituzione, che si estese a tutto il Cilento. Raggiunto presto lo scopo, Costabile fu eletto deputato, ed ebbe parte nel conflitto del 15 maggio, che provocò la chiusura del parlamento dopo la vittoria delle truppe regie. Tentò allora di riprendere le agitazioni nel Cilento, ma, a seguito del naufragio della sua imbarcazione, nei pressi della spiaggia di Acqufredda fuferito e catturatoda una banda reazionaria capeggiata dal prete don Vincenzo Peluso. Portato nella pineta di Acquafredda fu assassinato, ed il suo corpo, smembrato, gettato da una rupe. Molti giorni dopo una pastorella si imbattè nei resti di Costabile Carducci e, grazie alla pietà di un altro sacerdote, il suo corpo fu recuperato e sepolto nella cripta della chiesa di Acquafredda).
Lungo il percorso sarà possibile osservare la lapide che ne ricorda l’uccisione.
Continuando sul sentiero molto panoramico perché a picco sul mare, se saremo fortunati sarà possibile vedere diverse specie di animali. Salvo il tratto nel bosco, il percorso si dipana sempre su roccia, pietrame che, in caso di umidità o pioggia, può essere sdrucciolevole.
Alla fine della escursione, se l’orario lo consente, si può visitare con profitto una eccellente gelateria nella vicina Sapri.
Dislivello in salita ca. 570 m
Dislivello in discesa ca. 700 m
Tempo percorrenza ca. 6,00h (escluse le soste)
Difficoltà E + (Escursionistica)
Descrizione del percorso ANELLO
Lasciate le macchine nell’ampia piazzola di sosta poco prima del cimitero o nello stesso parcheggio del cimitero,il sentiero da percorrere inizia dalla grotta dell’Eremita, antro annerito da incendi, usato in passato per la lavorazione del ferro e la realizzazione di strumenti da lavoro per il lavoro agricolo.
Il percorso procede per circa 1 km, a zig zag nella pineta di Acquafredda fino a raggiungere i piedi della scalidda che si inerpica verso la cima della montagna con più di 300 scalini lavorati nella roccia o naturali . Si raccomanda molta attenzione agli escursionisti in quanto alcuni scalini sono sconnessi e il sentiero, sempre pietroso, è stretto e in alcuni punti a strapiombo . E’ fondamentale in questa fase del percorso seguire attentamente le indicazioni degli organizzatori.
Il percorso è sconsigliato a chi soffre di vertigini.
Una volta raggiunta la cima si prosegue su un sentiero che si snoda sempre a zig zag con presenza di massi. Si attraversa uno splendido bosco di lecci e carpini, sarà possibile osservare numerosi muretti a secco, terrazzamenti lavorati dall’uomo e utilizzati per la coltivazione di legumi dall’’800 fino agli anni 50. E’ una zona che fu abitata per centinaia di anni, frequentata da pastori, contadini, raccoglitrici di una particolare erba, l’alfhaalfha, adoperata per la manifattura di matasse di crine vegetale.Per chi volesse saperne di più sulle condizioni di vita di questa zona negli anni 50 si consiglia un bel documentario RAI (nello stile dell’epoca) visibile su you tube “le donne di Acquafredda di Maratea” (1957). Impressionante la trasformazione di questa area rurale in località turistica.
Proseguendo nel percorso, sarà possibile vedere alla fine del bosco la Cerrosughera, pianta molto rara,ibrida,databile a più di 300 anni fa.
Il percorso arriva fino al monte Spina a 733 m. sul livello del mare. Da qui si procederà verso la località fontana della Spina,ripercorrendo all’inverso il sentiero “Costabile Carducci” , (Patriota, nato a Capaccio, nel 1804–morto presso Acquafredda, nel 1848); nel genn. 1848 organizzò a Torchiaraun moto diretto a ottenere la costituzione, che si estese a tutto il Cilento. Raggiunto presto lo scopo, Costabile fu eletto deputato, ed ebbe parte nel conflitto del 15 maggio, che provocò la chiusura del parlamento dopo la vittoria delle truppe regie. Tentò allora di riprendere le agitazioni nel Cilento, ma, a seguito del naufragio della sua imbarcazione, nei pressi della spiaggia di Acqufredda fuferito e catturatoda una banda reazionaria capeggiata dal prete don Vincenzo Peluso. Portato nella pineta di Acquafredda fu assassinato, ed il suo corpo, smembrato, gettato da una rupe. Molti giorni dopo una pastorella si imbattè nei resti di Costabile Carducci e, grazie alla pietà di un altro sacerdote, il suo corpo fu recuperato e sepolto nella cripta della chiesa di Acquafredda).
Lungo il percorso sarà possibile osservare la lapide che ne ricorda l’uccisione.
Continuando sul sentiero molto panoramico perché a picco sul mare, se saremo fortunati sarà possibile vedere diverse specie di animali. Salvo il tratto nel bosco, il percorso si dipana sempre su roccia, pietrame che, in caso di umidità o pioggia, può essere sdrucciolevole.
Alla fine della escursione, se l’orario lo consente, si può visitare con profitto una eccellente gelateria nella vicina Sapri.
Waypoints
Waypoint
512 ft
001 INIZIO ESC. E FINE
04-FEB-18 16:39:32
Waypoint
2,408 ft
02 VETTA M. LA SPINA
14-APR-13 14:00:31
Information point
0 ft
3 SORGENTE LA SPINA
Information point
0 ft
4 BELVEDERE
Comments (7)
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Information
Easy to follow
Scenery
Experts only
Fatto questo sentiero il 29 luglio 2019. La prima parte è bellissima (effettivamente un po' in costa ma con una vista spettacolare) e molto ben segnata. La discesa però non è praticabile, almeno in questa stagione, a causa dei rovi che invadono la traccia; in ogni caso, da località fontana della spina in poi il sentiero non è segnato sul terreno. Siamo dovuti ridiscendere per il sentiero dell'andata.
Potevi scaricarti la traccia!!!! e ovvio che si tratta di un sentiero per esperti saluti grazie
assolutamente non è da fare in estate
Avevamo la traccia e siamo esperti, infatti non è stato un problema siamo semplicemente tornati da dove eravamo venuti. Ho scritto appunto solo per segnalare che in estate anche con la traccia il ritorno non è fattibile, perché bisogna aprirsi la strada tra i rovi. Forse per altri è ovvio, ma noi siamo abituati alle Dolomiti e non avevamo pensato che poteva essere sconsigliato fare il giro in questa stagione. Comunque sentiero bellissimo, grazie per la traccia e la descrizione!
Bellissima traccia, il panorama mozzafiato e sentiero tracciato molto bene, ma da non fare ad anello, poiché il rientro è impraticabile a causa degli alberi caduti e della vegetazione. Seguite il sentiero segnato. L'abbiamo fatta seguendo la traccia sul garmin ma andano praticamente il libera. Molto rischiosa fatta così.
Salve mi dispiace per quando da voi riferito purtroppo gli addetti non provvedono alla pulizia del sentiero,pensate che e previsto la segnaletica da molto tempo ma aiaiai non parte un caro saluto
Eh si, un vero peccato