Sasso Spaccato e Grotta del Petriennio

Partendo nei pressi del cimitero di Tallacano (borgo molto suggestivo costruito sullo sperone di roccia scura caratterizzato dalla presenza abbondante di castagne e marroni) frazione di Acquasanta terme, si oltrepassa lo sbarramento in quanto la parte alta del paese è ancora zona terremotata e salendo si lascia la frazione a destra, per prendere una strada brecciata.
Subito dopo ci sono le indicazioni a sinistra e con una breve salita in un bosco, in cima si gira a sinistra e poi si mantiene la destra.
Si arriva alla chiesetta di San Pietro del ‘500 recentemente ristrutturata con una fontana.
Poi proseguendo si arriva allo spettacolare Canyon di Sasso Spaccato (corto ma spettacolare, infatti si passa in mezzo ad una roccia divisa in due).
Sulle pareti della roccia sono incisi nomi e piccole croci perché questo luogo era utilizzato come cimitero e lungo il canyon vennero seppelliti i morti dovuti da una epidemia di colera di fine Ottocento (non le ho viste, ma purtroppo in compenso c’erano numerose incisioni sulla roccia recenti che ne deturpano la bellezza).
Si torna indietro e invece di ridiscendere a destra nel bosco si prosegue dritto per un sentiero.
In fondo di gira a sinistra e si arriva a Poggio Rocchetta per strada brecciata.
Lì si prende il sentiero sulla sinistra e si arriva prima ad una prima cascata e poi alla seconda che da l'accesso alle grotte.
Per entrare si può attraversare la cascata con il rischio di bagnarsi o seguire un sentierino che si stacca a sinistra prima di arrivare alla grotta (si trova proprio di fronte alla grotta).
E’ un’immensa grotta (una cavità larga circa 60 m e profonda 15, nascosta quasi interamente da alberi e incassata in una stretta valle del tutto invisibile a distanza) al cui interno risiedono delle casupole in pietra grezza.