Sasso Rotto e Cima delle Sette Selle. Percorso ad anello dalla valle dei Mocheni
near Tassaineri, Trentino-Alto Adige (Italia)
Viewed 753 times, downloaded 21 times
Trail photos
Itinerary description
Questa escursione si svolge in un angolo veramente bello del gruppo dei Lagorai.
Si parte dal parcheggio (a pagamento) a nord di Palù del Fersina, nell'alta valle dei Mocheni. Valle che si percorre (in auto) per un guadagno di circa 1000mt d+ partendo da Pergine Valsugana.
Si prende subito il sentiero cai 325 che ci porterà al bel laghetto di Erdemolo (con annesso piccolo rifugio). Anche qui la scarsità d'acqua si fa notare per il livello piuttosto basso dello specchio lacustre, che però non ne sminuisce il fascino.
Continuando sempre per il 325 si giunge ai 2218mt della Forcella del Lago. Qui si apre anche il panorama sul lato sud.
Ora si va a sx, seguendo il 343 che percorre la cresta rimanendo sempre sul versante sud a pochi metri dall'apice. Si perdono quasi 100mt calandosi alla Forcella di Cavè. Subito si risale e ci si porta progressivamente verso la meta dell'uscita, che è il Sasso Rotto e la vicinissima Cima delle Sette Selle.
Dopo essere transitati per la Forcella di Cunella, si arriva nei pressi della Forcella del Sasso Rosso che non si raggiunge, rimanendo più in basso e iniziando l'attraversata delle cime sul lato nord.
Teoricamente la via normale al Sasso Rotto (quando lo salirete capirete perchè questo nome) sale per la cresta da ovest, proprio presso la forcella. Trattasi di un percorso aplinistico con diversi passaggi di II e alcuni di III-. Consiglaibile attrezzatura ed esperienza adeguate. La via va sotto il nome di "Sentiero Giuliani", ma di sentiero non ha nulla.
A nord, invece, si staccano delle tracce, appena segnalate (tutti i bollini per salire e percorrere la cresta, nonchè ridiscendere verso il rifugio, sono molto sbiaditi, quasi non si vedono). Si sale a zig zag faticosamente con pochissimi passaggi facili (direi I-) fino a raggiungere la cresta e subito la croce di vetta.
A mio avvviso questa dovrebbe essere la via normale, essendo, solitamente, questo tipo di vie, le più facili per raggiungere le cime. Invece in molte pubblicazioni non è nemmeno nominata.
Dall'aerea e granitica cima bel panorama a 360°.
Ora si percorre il tratto di cresta che ci porterà alla dirimpettaia Sette Selle.
Un'esperienza che merita, perchè si devono superare enormi e innumerevoli massi di granito, cercando la strada più opportuna (è come un labirinto), con qualche passaggio di I. Purtroppo i bollini sono veramente sbiaditi e radi e dovete fare affidamento anche al vostro intuito. Posso suggerire di rimanere sempre più spostati a sx, perchè l'ultima salita alla cima inizia proprio sul lato sx della cresta (anche perchè l'altro è piuttosto a precipizio).
Si affrontano gli ultimi metri, aggirando a sud uno spuntone e per tracce, si raggiunge il Sette Selle. Altrettanto bel panorama, con l'aggiunta del rifugio, punto di arrivo della discesa, più in basso sul filo della cresta.
Si inizia a scendere per tracce molto labili, ed è facile deviare dal percorso "ufficiale". Basta controllare continuamente e non spostarsi troppo a dx, perchè la linea rimane alla sx della cresta. Alcuni passaggi di I in discesa. Si deve raggiungere il piccolo pianoro più sotto, dove la traccia del sentiero è molto evidente.
Ripeto, non andate troppo a dx per evitare complicazioni dovute ad un precipizio finale.
Raggiunto il pianoro seguite il sentiero sulla dx, entrate nel canale che separa la nostra cima dalla cima d'Ezze e scendete al rifugio. Quindi al punto di partenza seguendo il 343 fino al parcheggio.
Davvero un bel giro, non molto faticoso ma appagante.
Un consiglio: evitare le cime in caso di nebbia o nuvole basse. Sarebbe un bel problema trovarsi sul "labirinto" senza avere alcun punto di riferimento, idem per la discesa dal Sette Selle.
Si parte dal parcheggio (a pagamento) a nord di Palù del Fersina, nell'alta valle dei Mocheni. Valle che si percorre (in auto) per un guadagno di circa 1000mt d+ partendo da Pergine Valsugana.
Si prende subito il sentiero cai 325 che ci porterà al bel laghetto di Erdemolo (con annesso piccolo rifugio). Anche qui la scarsità d'acqua si fa notare per il livello piuttosto basso dello specchio lacustre, che però non ne sminuisce il fascino.
Continuando sempre per il 325 si giunge ai 2218mt della Forcella del Lago. Qui si apre anche il panorama sul lato sud.
Ora si va a sx, seguendo il 343 che percorre la cresta rimanendo sempre sul versante sud a pochi metri dall'apice. Si perdono quasi 100mt calandosi alla Forcella di Cavè. Subito si risale e ci si porta progressivamente verso la meta dell'uscita, che è il Sasso Rotto e la vicinissima Cima delle Sette Selle.
Dopo essere transitati per la Forcella di Cunella, si arriva nei pressi della Forcella del Sasso Rosso che non si raggiunge, rimanendo più in basso e iniziando l'attraversata delle cime sul lato nord.
Teoricamente la via normale al Sasso Rotto (quando lo salirete capirete perchè questo nome) sale per la cresta da ovest, proprio presso la forcella. Trattasi di un percorso aplinistico con diversi passaggi di II e alcuni di III-. Consiglaibile attrezzatura ed esperienza adeguate. La via va sotto il nome di "Sentiero Giuliani", ma di sentiero non ha nulla.
A nord, invece, si staccano delle tracce, appena segnalate (tutti i bollini per salire e percorrere la cresta, nonchè ridiscendere verso il rifugio, sono molto sbiaditi, quasi non si vedono). Si sale a zig zag faticosamente con pochissimi passaggi facili (direi I-) fino a raggiungere la cresta e subito la croce di vetta.
A mio avvviso questa dovrebbe essere la via normale, essendo, solitamente, questo tipo di vie, le più facili per raggiungere le cime. Invece in molte pubblicazioni non è nemmeno nominata.
Dall'aerea e granitica cima bel panorama a 360°.
Ora si percorre il tratto di cresta che ci porterà alla dirimpettaia Sette Selle.
Un'esperienza che merita, perchè si devono superare enormi e innumerevoli massi di granito, cercando la strada più opportuna (è come un labirinto), con qualche passaggio di I. Purtroppo i bollini sono veramente sbiaditi e radi e dovete fare affidamento anche al vostro intuito. Posso suggerire di rimanere sempre più spostati a sx, perchè l'ultima salita alla cima inizia proprio sul lato sx della cresta (anche perchè l'altro è piuttosto a precipizio).
Si affrontano gli ultimi metri, aggirando a sud uno spuntone e per tracce, si raggiunge il Sette Selle. Altrettanto bel panorama, con l'aggiunta del rifugio, punto di arrivo della discesa, più in basso sul filo della cresta.
Si inizia a scendere per tracce molto labili, ed è facile deviare dal percorso "ufficiale". Basta controllare continuamente e non spostarsi troppo a dx, perchè la linea rimane alla sx della cresta. Alcuni passaggi di I in discesa. Si deve raggiungere il piccolo pianoro più sotto, dove la traccia del sentiero è molto evidente.
Ripeto, non andate troppo a dx per evitare complicazioni dovute ad un precipizio finale.
Raggiunto il pianoro seguite il sentiero sulla dx, entrate nel canale che separa la nostra cima dalla cima d'Ezze e scendete al rifugio. Quindi al punto di partenza seguendo il 343 fino al parcheggio.
Davvero un bel giro, non molto faticoso ma appagante.
Un consiglio: evitare le cime in caso di nebbia o nuvole basse. Sarebbe un bel problema trovarsi sul "labirinto" senza avere alcun punto di riferimento, idem per la discesa dal Sette Selle.
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments