Sasso Pordoi - Rifugio Capanna Fassa - Rifugio Piz Boè
near Passo Pordoi, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione alla vetta del Piz Boè, il monte più alto del gruppo del Sella.
Si prende la funivia da Passo Pordoi (2239mt. s.l.m), si sale con la funivia al Sass Pordoi (2948mt.).Già da qui la vista su tutto il comprensorio delle Dolomiti e oltre è spettacolare, la Marmolada di fronte con tutta la sua imponenza, ma anche Sassolungo, Sassopiatto, il gruppo del Catinaccio, Le Odle, tutta la Val di Fassa, il Pelmo, il Civetta, insomma una meraviglia. Proseguendo per il sentiero 627 si scende in circa 20minuti fino alla Forcella Pordoi dove c’è l’omonimo rifugio(2829mt.). Si prosegue sul sentiero 627 fino ad arrivare al bivio dove bisogna prendere il sentiero 638 direzione Rifugio Capanna Fassa. Il sentiero porta alla base del Piz Boè, fino a qui il sentiero è per lo più pianeggiante o in falso piano, ma da qui inizia la salita bella tosta, in 45 minuti di buon passo si percorrono circa 200 mt di dislivello lungo il versante sud del monte, costituito da gradoni di sasso e attrezzato in diversi punti da cavetto metallico per agevolare la salita e renderla più sicura. I tempi di percorrenza per arrivare in cima variano a seconda delle condizioni del sentiero (presenza di nevai anche in piena estate)e soprattutto dalla presenza di altre persone. Il percorso infatti è spesso molto affollato e se si creano degli ingorghi soprattutto nei passaggi più difficili. Indicativamente comunque diciamo che dalla funivia al rifugio Capanna Fassa ci si impiega dalle 1:30 alle 2:00 ore andando lentamente.
In cima al rifugio non c’è tantissimo posto però una sosta per mangiare sia panini che piatti del Rifugio si può fare tranquillamente. La discesa si può fare sia dallo stesso percorso (lo sconsiglio) oppure optare come abbiamo fatto noi per il sentiero 627 che scende dal versante nord-ovest verso il rifugio Boè (2871mt.).Anche questo sentiero presenta tratti attrezzati da cavetto metallico ma nel complesso è forse più facile di quello dell’andata anche se si allunga un po’ il tragitto(circa 20 minuti in più). Arrivati al rifugio Boè in circa 30 minuti si apre una vista sulla Val Mezdì dove sullo sfondo si può vedere la Val Badia con Colfosco e il Sassongher. Dopodiché si rientra alla Forcella Pordoi sempre tramite il sentiero 627 e poi alla funivia.
Il Piz Boè è considerato il “3000” più facile di tutte le Dolomiti ed è sicuramente alla portata di tutti xkè non richiede particolari abilità tecniche. In ogni caso è un escursione difficile in un ambiente alpinistico, si gira sempre sulla soglia dei 3000mt., quindi fondamentale consultare le condizioni meteo xkè a quelle altitudini non si scherza, può nevicare in qualsiasi periodo dell’anno e le condizioni possono cambiare da un momento all’altro. Io non partirei mai se ci fosse anche la minima possibilità di pioggia, perché i tratti con il cordino metallico sui gradoni di sasso sono scivolosi e diventerebbero pericolosi. Prima di partire sempre meglio informarsi anche sulle condizioni dei sentieri che sono spesso innevati anche in estate. Ovviamente importante proteggersi dal sole ed essere forniti di abbigliamento adeguato. Insomma ci vuole massima prudenza. Lo consiglio a chiunque sia in condizioni di buona salute e che abbia dimistichezza con paesaggi di alta montagna. Panorama TOP. Altro consiglio, arrivare presto al passo per prendere la funivia xkè altrimenti c’è da fare parecchia fila soprattutto nei periodi di alta stagione. In alternativa alla funivia si può decidere anche di salire direttamente a piedi dal passo raggiungendo la forcella Pordoi ma bisogna aggiungere 600 mt. di dislivello e 1:30 di cammino in più. Tempo di percorrenza medio di tutto l’anello circa 3:30 ore.
Si prende la funivia da Passo Pordoi (2239mt. s.l.m), si sale con la funivia al Sass Pordoi (2948mt.).Già da qui la vista su tutto il comprensorio delle Dolomiti e oltre è spettacolare, la Marmolada di fronte con tutta la sua imponenza, ma anche Sassolungo, Sassopiatto, il gruppo del Catinaccio, Le Odle, tutta la Val di Fassa, il Pelmo, il Civetta, insomma una meraviglia. Proseguendo per il sentiero 627 si scende in circa 20minuti fino alla Forcella Pordoi dove c’è l’omonimo rifugio(2829mt.). Si prosegue sul sentiero 627 fino ad arrivare al bivio dove bisogna prendere il sentiero 638 direzione Rifugio Capanna Fassa. Il sentiero porta alla base del Piz Boè, fino a qui il sentiero è per lo più pianeggiante o in falso piano, ma da qui inizia la salita bella tosta, in 45 minuti di buon passo si percorrono circa 200 mt di dislivello lungo il versante sud del monte, costituito da gradoni di sasso e attrezzato in diversi punti da cavetto metallico per agevolare la salita e renderla più sicura. I tempi di percorrenza per arrivare in cima variano a seconda delle condizioni del sentiero (presenza di nevai anche in piena estate)e soprattutto dalla presenza di altre persone. Il percorso infatti è spesso molto affollato e se si creano degli ingorghi soprattutto nei passaggi più difficili. Indicativamente comunque diciamo che dalla funivia al rifugio Capanna Fassa ci si impiega dalle 1:30 alle 2:00 ore andando lentamente.
In cima al rifugio non c’è tantissimo posto però una sosta per mangiare sia panini che piatti del Rifugio si può fare tranquillamente. La discesa si può fare sia dallo stesso percorso (lo sconsiglio) oppure optare come abbiamo fatto noi per il sentiero 627 che scende dal versante nord-ovest verso il rifugio Boè (2871mt.).Anche questo sentiero presenta tratti attrezzati da cavetto metallico ma nel complesso è forse più facile di quello dell’andata anche se si allunga un po’ il tragitto(circa 20 minuti in più). Arrivati al rifugio Boè in circa 30 minuti si apre una vista sulla Val Mezdì dove sullo sfondo si può vedere la Val Badia con Colfosco e il Sassongher. Dopodiché si rientra alla Forcella Pordoi sempre tramite il sentiero 627 e poi alla funivia.
Il Piz Boè è considerato il “3000” più facile di tutte le Dolomiti ed è sicuramente alla portata di tutti xkè non richiede particolari abilità tecniche. In ogni caso è un escursione difficile in un ambiente alpinistico, si gira sempre sulla soglia dei 3000mt., quindi fondamentale consultare le condizioni meteo xkè a quelle altitudini non si scherza, può nevicare in qualsiasi periodo dell’anno e le condizioni possono cambiare da un momento all’altro. Io non partirei mai se ci fosse anche la minima possibilità di pioggia, perché i tratti con il cordino metallico sui gradoni di sasso sono scivolosi e diventerebbero pericolosi. Prima di partire sempre meglio informarsi anche sulle condizioni dei sentieri che sono spesso innevati anche in estate. Ovviamente importante proteggersi dal sole ed essere forniti di abbigliamento adeguato. Insomma ci vuole massima prudenza. Lo consiglio a chiunque sia in condizioni di buona salute e che abbia dimistichezza con paesaggi di alta montagna. Panorama TOP. Altro consiglio, arrivare presto al passo per prendere la funivia xkè altrimenti c’è da fare parecchia fila soprattutto nei periodi di alta stagione. In alternativa alla funivia si può decidere anche di salire direttamente a piedi dal passo raggiungendo la forcella Pordoi ma bisogna aggiungere 600 mt. di dislivello e 1:30 di cammino in più. Tempo di percorrenza medio di tutto l’anello circa 3:30 ore.
Waypoints
Mountain hut
10,354 ft
Rifugio Capanna Fassa
Il Rifugio Capanna Fassa che è stato costruito sulla vetta del Piz Boè (3152mt.)
Waypoint
9,872 ft
Diramazione per salita al Piz Boè
Non prendere questo sentiero ma scendere verso valle
Panorama
9,846 ft
Val Mezdì
Vista sulla Val Mezdì, sullo sfondo si vede il Sassongher, Colfosco, la Val Badia
Comments (7)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Molto bello
Fatta ! Non direi proprio zero abilità ! La
Signora davanti a me è scivolata e di lì mi è preso il
Panico totale ! Confermo però che la
Discesa è molto meno impegnativa dal lato rifugio boe
Beh chiaro si è sempre in un ambiente di alta montagna, siamo oltre ai 3000mt, bisogna sempre stare attenti è chiaro, scivolare si può sempre scivolare soprattutto se le condizioni meteo e del terreno non sono perfette. Però non è un percorso con difficoltà particolari
Buongiorno, Dalla sua recensione e dai commenti pare di capire che per la discesa sia preferibile passare per il rifugio Boè. La domanda è: volendo arrivare alla capanna Fassa con mio figlio di 12anni (e forse qualche amichetto più piccolo) non è preferibile passare per il rifugio Boè anche per la salita? Perché dunque tutti seguono il percorso a sud? Dalla capanna Fassa al rifugio Boè ci sono tratti esposti pericolosi? Ferrate? Naturalmente parlo di condivisione meteo ideale. Grazie
Ferrate no, è un sentiero attrezzato con un cordino metallico, a mio parere come giro è più bello farlo in quel senso lì, ma si può fare anche in senso opposto. Di tratti esposti dove uno può volare di sotto non ce ne sono, però si tratta sempre di un sentiero per escursionisti esperti, quindi valuti lei in base alle vostre capacità.
Apprezzo che, a differenza di altri, ha messo "difficile" e non facile perché comunque questa è una app dove leggono persone anche meno esperte e va resa oggettiva. La difficoltà non sta nel fatto che sia faticoso il dislivello, quanto che ci sono davvero moltissimi sassi piccoli tipo ghiaia che lo rendono scivolosissimo ed è probabile cadere. Alcuni tratti poi sono un po' esposti e di sicuro la caduta lì non porterebbe a semplici contusioni . Grazie per aver recensito tutto correttamente e complimenti per il giro che oggi ho potuto "copiare" e verificare.
Grazie a te 😉, si io solitamente metto difficile per tragitti di alta montagna, anche perché spesso le difficoltà a certe quote non sono date dalla tecnica o da dislivelli particolari, ma da altri fattori. Esempio ad alcuni a certe quote può mancare il fiato, oppure avere giramenti di testa, quindi diventa tutto più complicato, poi l’incognita meteo è un altro aspetto fondamentale da valutare bene, perché se prendi un temporale a 3000mt rischi seriamente di lasciarci le penne.