Anello Altino - Cima Vettore - Parco Nazionale dei Monti Sibillini
near Tofe, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Punti di interesse:
- Cima della Prata (4.1 km)
- Monte Banditello (4.8 km)
- Sella del Banditello (5.5 km)
- Sasso d'Andrè (7.2 km)
- Monte Torrone (7.7 km)
- Cima Felix (8.8 km - Cima inesistente nella realtà, qualche buontempone si è divertito a segnarla su una roccia)
- Monte Vettore (10.0 km)
- Fonte Del Pastore (14.5 km)
- Santa Maria in Pantano (16.3 km)
Sentieri percorsi (Cartina 1:25000 Edizione Il Lupo):
- CAI 101
- CAI 131
- Sentiero dei Mietitori (GAS)
Descrizione:
Un sentiero lungo e vario, ad anello, con tanta salita e panorami fantastici, in un ambiente incontaminato tra i più belli dei Sibillini. Interminabile e stupenda la cavalcata in cresta che caratterizza il percorso di andata fino alla cima del Vettore, dalla quale si scende attraversando integralmente il versante Est del massiccio. La quantità di strada (circa 20 chilometri) e di dislivello (circa 1700 metri) da affrontare impongono di intraprendere la salita solamente se allenati.
Il sentiero inizia dal piccolo abitato di Altino, dove, al bivio, si imbocca la traccia a destra (a sinistra si prende il GAS che permette di arrivare a Santa Maria in Pantano) che, ampia, sale verso gli omonimi prati. Si cammina, in questa prima parte, all'interno della faggeta, con pendenze moderate ed ogni tanto la possibilità di gettare uno sguardo alla lontana destinazione.
Il sentiero esce dal bosco nei pressi di un casale con fontana, che viene lasciato alle spalle proseguendo lungo la traccia che continua evidente a salire verso i Prati di Altino, oltrepassando gli ultimi tratti di bosco. Seguendo il sentiero ci si troverà ad aggirare sulla destra (faccia a monte) i prati, scoprendo il Monte Sibilla. Qui, ove la traccia diviene più esile sino a scomparire, si inizia a salire, senza percorso obbligato e con pendenze molto elevate, verso le sovrastanti creste. Questa parte di salita, sia per la mancanza di traccia, sia per la forte pendenza risulta decisamente faticosa richieste una certa attenzione per non scivolare sull'erba.
Con un buon fiatone si arriva finalmente in cresta dopo un dislivello di circa 800 metri. Il panorama che si scopre a questo punto è più che grandioso e ripaga ampiamente della fatica fatta per salire. Si è sospesi sopra il Piano della Gardosa (nei pressi di Foce), di fronte ai massicci contrafforti delle cime del gruppo e con la Sibilla alle spalle. Il paese di Foce di Montemonaco è un minuscolo agglomerato di case, tutto intorno 360 gradi di visuale su uno scenario mozzafiato. La strada da seguire ora è evidentissima: per la cresta, fino al Vettore. Si sale più volte di quota, per poi scendere di nuovo e risalire, sempre sulla dorsale sin qui abbastanza ampia. Si andranno a toccare varie cime, tra cui Cima della Prata (1850 metri), Cima Monte Banditello (1873), Sasso d'André (2100 metri, prima cima over 200 della giornata), Cima Monte Torrone (2117 metri).
Giunti nei pressi dell'Imbuto del Vettore inizia l'ultimo strappo prima della vetta. Si costeggia il bordo superiore del grandioso vallone (noto per le micidiali valanghe) e si inizia a risalire la rocciosa, ripida ed esile cresta del Monte Torrone (circa 350 metri di dislivello). Superato il tratto finale su roccette (attenti, qui si cammina sul filo) si inizia ad intravedere la croce di vetta, che in breve si raggiunge su pendenze più moderate. Qui si tocca l'ultima cima della giornata, la più "famosa" e la più alta dei Sibillini, Cima Monte Vettore (2476 metri).
Per tornare ad Altino si possono scegliere due alternative: seguire a ritroso il sentiero fatto all'andata o scendere lungo il versante est del Vettore sino a Santa Maria in Pantano e da li proseguire fino al punto di partenza. Qui si sceglie la seconda opzione e quindi ci si avvia verso la croce di vetta posta sull'anticima del Vettore, seguendo alcuni omini che indicano la traccia da seguire. La discesa è praticamente infinita. Il sentiero è però sempre ben evidente ed indicato con bolli bianco-rossi ed omini. Si percorre, senza pendenze mai troppo accentuate, l'intero massiccio del Monte Vettore, tagliando a mezza costa l'imponente muraglia. Il sentiero attraversa alcuni canaloni, passando sopra i quali si sente il gorgoglio dell'acqua che scorre sotto le pietre, per poi passare all'interno del grandissimo Imbuto e continuare a scendere di nuovo. Inizia, con l'abbassarsi della quota, a rivedersi la macchia, colorata del rosso autunnale. Si incrocia un fontanile e, sempre scendendo, un bel tratto di bosco. Qui si può camminare nel silenzio più assoluto in un ambiente maestoso e incontaminato.
Con le ginocchia molli si arriva quindi alla chiesetta di Santa Maria in Pantano ed alla Sorgente Santa posta pochi metri sotto la stessa.Da qui (a sinistra della fontana), seguendo l'evidente segnaletica, si imbocca il tratto del Grande Anello dei Sibillini che conduce ad Altino (incontratogià all'inizio dell'escursione). Il percorso è comodissimo e quasi interamente in piano, si attraversano prima alcuni prati e poi un bel bosco, fino ad arrivare al punto di partenza.
- Cima della Prata (4.1 km)
- Monte Banditello (4.8 km)
- Sella del Banditello (5.5 km)
- Sasso d'Andrè (7.2 km)
- Monte Torrone (7.7 km)
- Cima Felix (8.8 km - Cima inesistente nella realtà, qualche buontempone si è divertito a segnarla su una roccia)
- Monte Vettore (10.0 km)
- Fonte Del Pastore (14.5 km)
- Santa Maria in Pantano (16.3 km)
Sentieri percorsi (Cartina 1:25000 Edizione Il Lupo):
- CAI 101
- CAI 131
- Sentiero dei Mietitori (GAS)
Descrizione:
Un sentiero lungo e vario, ad anello, con tanta salita e panorami fantastici, in un ambiente incontaminato tra i più belli dei Sibillini. Interminabile e stupenda la cavalcata in cresta che caratterizza il percorso di andata fino alla cima del Vettore, dalla quale si scende attraversando integralmente il versante Est del massiccio. La quantità di strada (circa 20 chilometri) e di dislivello (circa 1700 metri) da affrontare impongono di intraprendere la salita solamente se allenati.
Il sentiero inizia dal piccolo abitato di Altino, dove, al bivio, si imbocca la traccia a destra (a sinistra si prende il GAS che permette di arrivare a Santa Maria in Pantano) che, ampia, sale verso gli omonimi prati. Si cammina, in questa prima parte, all'interno della faggeta, con pendenze moderate ed ogni tanto la possibilità di gettare uno sguardo alla lontana destinazione.
Il sentiero esce dal bosco nei pressi di un casale con fontana, che viene lasciato alle spalle proseguendo lungo la traccia che continua evidente a salire verso i Prati di Altino, oltrepassando gli ultimi tratti di bosco. Seguendo il sentiero ci si troverà ad aggirare sulla destra (faccia a monte) i prati, scoprendo il Monte Sibilla. Qui, ove la traccia diviene più esile sino a scomparire, si inizia a salire, senza percorso obbligato e con pendenze molto elevate, verso le sovrastanti creste. Questa parte di salita, sia per la mancanza di traccia, sia per la forte pendenza risulta decisamente faticosa richieste una certa attenzione per non scivolare sull'erba.
Con un buon fiatone si arriva finalmente in cresta dopo un dislivello di circa 800 metri. Il panorama che si scopre a questo punto è più che grandioso e ripaga ampiamente della fatica fatta per salire. Si è sospesi sopra il Piano della Gardosa (nei pressi di Foce), di fronte ai massicci contrafforti delle cime del gruppo e con la Sibilla alle spalle. Il paese di Foce di Montemonaco è un minuscolo agglomerato di case, tutto intorno 360 gradi di visuale su uno scenario mozzafiato. La strada da seguire ora è evidentissima: per la cresta, fino al Vettore. Si sale più volte di quota, per poi scendere di nuovo e risalire, sempre sulla dorsale sin qui abbastanza ampia. Si andranno a toccare varie cime, tra cui Cima della Prata (1850 metri), Cima Monte Banditello (1873), Sasso d'André (2100 metri, prima cima over 200 della giornata), Cima Monte Torrone (2117 metri).
Giunti nei pressi dell'Imbuto del Vettore inizia l'ultimo strappo prima della vetta. Si costeggia il bordo superiore del grandioso vallone (noto per le micidiali valanghe) e si inizia a risalire la rocciosa, ripida ed esile cresta del Monte Torrone (circa 350 metri di dislivello). Superato il tratto finale su roccette (attenti, qui si cammina sul filo) si inizia ad intravedere la croce di vetta, che in breve si raggiunge su pendenze più moderate. Qui si tocca l'ultima cima della giornata, la più "famosa" e la più alta dei Sibillini, Cima Monte Vettore (2476 metri).
Per tornare ad Altino si possono scegliere due alternative: seguire a ritroso il sentiero fatto all'andata o scendere lungo il versante est del Vettore sino a Santa Maria in Pantano e da li proseguire fino al punto di partenza. Qui si sceglie la seconda opzione e quindi ci si avvia verso la croce di vetta posta sull'anticima del Vettore, seguendo alcuni omini che indicano la traccia da seguire. La discesa è praticamente infinita. Il sentiero è però sempre ben evidente ed indicato con bolli bianco-rossi ed omini. Si percorre, senza pendenze mai troppo accentuate, l'intero massiccio del Monte Vettore, tagliando a mezza costa l'imponente muraglia. Il sentiero attraversa alcuni canaloni, passando sopra i quali si sente il gorgoglio dell'acqua che scorre sotto le pietre, per poi passare all'interno del grandissimo Imbuto e continuare a scendere di nuovo. Inizia, con l'abbassarsi della quota, a rivedersi la macchia, colorata del rosso autunnale. Si incrocia un fontanile e, sempre scendendo, un bel tratto di bosco. Qui si può camminare nel silenzio più assoluto in un ambiente maestoso e incontaminato.
Con le ginocchia molli si arriva quindi alla chiesetta di Santa Maria in Pantano ed alla Sorgente Santa posta pochi metri sotto la stessa.Da qui (a sinistra della fontana), seguendo l'evidente segnaletica, si imbocca il tratto del Grande Anello dei Sibillini che conduce ad Altino (incontratogià all'inizio dell'escursione). Il percorso è comodissimo e quasi interamente in piano, si attraversano prima alcuni prati e poi un bel bosco, fino ad arrivare al punto di partenza.
Waypoints
Waypoint
3,822 ft
Sorgente Santa
Religious site
3,861 ft
Santa Maria in Pantano
Summit
7,493 ft
Cima Felix
Summit
6,113 ft
Monte Banditello
Comments (7)
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Scusa potresti dirmi dove hai trovato su cartina cima Felix ? Grazie.
Ciao @mauro_petrone, in realtà quella non è una vera cima, difatti nella descrizione del giro non l'ho menzionata (l'ho messa tra i punti di interesse perché con gli altri ragazzi con cui giro i Sibillini ci divertiamo ogni volta a parlarne). Qualcuno si è divertito nel passato a segnarla su una roccia e a far credere che fosse una cima (ho notato che questo è un trend che sta prendendo piede in altri punti). Sulle carte si può trovare come Antecima Nord del Vettore. Il punto è più o meno quello segnato sopra nel waypoint.
Comunque, a scanso di equivoci, aggiorno il paragrafo dei punti di interesse aggiungendo questa precisazione.
Sono un'amante delle novità quelle vere...mi hai risparmiato un viaggio da Tivoli per quella vetta ...Ti ringrazio per la tua .
@mauro_petrone scusami tu per averti confuso. Terrò a mente per i prossimi giri di scrivere relazioni più chiare e precise
Ciao.
Ciao, in un’altra traccia dello stesso percorso, un escursionista parla di 3 crolli di difficile attraversamento sulla salita al vettore sentiero 131, hai per caso notato questa difficoltà?
Ciao @il.Taro, no, non ho incontrato difficoltà particolari nell'attraversare il sentiero 131. In un punto il sentiero si era un po' perso tra sassi e pietrisco ma nulla di infattibile e di particolarmente difficile o pericoloso da superare