Santa Cristina Valgardena - Lech Sant - seceda - pietralongia Rif. Firenze - col raiser -

Percorso stupendo. Da rifare. Il dislivello non è quello indicato, saranno 900 - 1000 m, la maggior parte dei quali nel tratto iniziale. La pendenza è in salita nel primo tratto, pianeggiante dal Seceda al pietralongia e in discesa dal col Raiser. Si può fare anche in senso inverso, ma io preferisco questo, con breve pausa al Lech Sant. Non fattibile in bici (percorso di ritorno in parte interdetto e con gradini).ci sono funivie per il Raiser e seceda ma se si può consiglio di salire a piedi e godersi il panorama. Sul saceda fare attenzione anche con scarpe da trekking. Il sentiero è su terreno battuto e il passaggio frequente di persone ha reso liscio il sentiero e a tratti viscido.
Il paesaggio è il prototipo del paesaggio tipico dolomitico: spettacolare; sentieri nel verde della natura, pascoli, boschi, malghe, rifugi, rocce dolomitiche che stagliano sul cielo, panorami mozzafiato ovunque, stagni a specchio, silenzi nella natura e posti affollati nei punti più caratteristici. La prima e ultima parte del percorso sono poco affollati e quindi si può godere a pieno della natura. Il sentiero, come in tutte le dolomiti è ben segnato e curato, sia nella cartellonistica che nel selciato. A Seceda si possono anche trovare le nuvole basse (oltre gente che fa parapendio).
Il Seceda (Secëda in ladino) è un monte ai piedi del gruppo delle Odle, collocato in val Gardena, sopra l'abitato di Ortisei. La sua vetta è raggiungibile tramite una funivia dal centro del paese.
Dalla vetta del Seceda, dal 1997, parte la gara sciistica Südtirol Gardenissima
Il modo più semplice per raggiungere la vetta del Seceda è attraverso l'impianto di risalita che parte da Santa Cristina Valgardena e raggiunge il Col Raiser o quella che parte da Ortisei e raggiunge direttamente la cima. Nella zona del Col Raiser ci sono numerosi rifugi e ristoranti che si possono usare come punto di appoggio e ristoro.
La vetta però si può raggiungere anche a piedi partendo da sud da Ortisei, Santa Cristina o da Selva di Val Gardena oppure da nord dal comune di Funes. Partendo da Selva si può seguire il sentiero 3 dal Daunei fino al rifugio Firenze e poi proseguire verso la località Pietralongia e infine salire alla cima del monte Seceda.
Sotto l'imponente Gruppo delle Odle e sopra la località di Santa Cristina nell'area vacanze Val Gardena si trova il laghetto alpino Lech Sant. Questo lago, come molti altri posti della Val Gardena, è avvolto da una leggenda che narra la storia della sua origine.
In italiano Lech Sant significa "lago sacro". Nessuno sa esattamente il perché. Si sa solamente che al suo posto una volta doveva esserci una cappella. Forse il nome deriva anche da questo.
Secondo la leggenda, i pastori portavano al pascolo le loro pecore qui, sull'Alpe Mastlè, nei pressi della cappella. Tuttavia erano soliti fare festa fino a notte fonda, tanto da profanare il suolo in modo assolutamente vergognoso. Come punizione, la cappella sprofondò assieme ai pastori in una profonda buca, che in seguito si riempì di acqua. Nacque così il Lech Sant. Talvolta qui appaiono luci inquietanti, che ricordano la presenza dei pastori.
Curiosità: nel 1984 sono stati effettuati degli scavi presso il Lech Sant, che hanno portato alla luce due strati preistorici. I reperti risalgono all'età del bronzo e all'età del ferro.