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Sant' Antonio - Forte Monte Maso - Ossario

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Trail stats

Distance
8.38 mi
Elevation gain
2,175 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
2,175 ft
Max elevation
3,419 ft
TrailRank 
36
Min elevation
1,868 ft
Trail type
Loop
Coordinates
1380
Uploaded
September 29, 2022
Recorded
September 2022
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near Sant'Antonio, Veneto (Italia)

Viewed 314 times, downloaded 6 times

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Itinerary description

Partenza: Piazzale di Sant’Antonio del Pasubio
Difficoltà: l’escursione è facile ma la segnaletica può risultare insufficiente per il “foresto”
Cartografia: Sezioni Vicentine del CAI, Sentieri Pasubio Carega, 1:25000 ed 2013
Sitografia: www.visitvallidelpasubio.com
Bibliografia: De Peron M.,(2013), I forti della Val Leogra, Edizioni Studio Immagine s.r.l.
Dislivello 620 m
Segnaletica propria con n°11
Interessi: storico, antropologico, ambientale

Questa escursion rientra tra i molti percorsi riscoperti un po' ovunque nella Pedemontana Veneta. Dato il recente ripristino sono attualmente ben segnalati ma bisogna prestare attenzione perché non risulta che la manutenzione faccia capo a qualcuno.
Tra quelli proposti nell’alta Val del Leogra segnalo il N°11 che con i circa 15 km di estensione esplora un vasto territorio in destra orografica non interessato da altri sentieri segnati.
Si parte dal piazzale di Sant’Antonio di Valli dove abbiamo lasciato l’auto e ci si dirige all’estremità opposta del piazzale rispetto al monumento ai caduti dove si imbocca a sinistra via Bariola. In fondo svoltare a sinistra qui si vede il primo segnale che indica la mulattiera per salire alla Tagliata. Attenzione, poco dopo, a prendere la mulattiera sulla sinistra (si nota per un precario steccato in legno). Si arriva in breve sotto l’alto muro della Tagliata dove si possono ancora vedere le feritoie di tiro e le fessure a mezzaluna per il ricambio d’aria. Quello che si vede di questo edificio militare ottocentesco costruito dagli Austrici dopo il 1848 è poca cosa rispetto al suo aspetto originale. Oltretutto era parte di un più grande sistema difensivo che comprende il soprastante forte di Monte Maso. Sono opere di architettura militare molto importanti eppure quasi sconosciute che parlano ancora oggi delle tecniche militari del tempo e delle vicissitudini storiche del territorio. Dopo il 1866 (annessione del veneto all’Italia) furono rimaneggiate sia per adattare la direzione delle bocche di tiro che per adeguarle alla nuove artiglierie.
Dopo aver sbirciato all’interno (casamatta), scendiamo qualche decina di metri lungo l’attuale strada statale fino a notare sulla destra una strada sterrata costruita a fine 1800 dal Genio Militare che porta al Forte Monte Maso. Qui vale la pena ammirare questa bella struttura con la sua facciata sostanzialmente integra. Questo forte, come altri nella zona, non hanno mai avuto ruoli attivi. Sono stati ridotti in macerie negli anni 20 del 900, dopo il loro abbandono da parte dell’Esercito, per recuperare il materiale ferroso in essi contenuto. Il forte è parzialmente visitabile ma certo non è possibile leggerlo nella sua complessità.
Lasciato il forte ci incamminiamo a sinistra per strada bianca di origine militare fino a giungere ad un punto di incontro di varie strade forestali (1066 m). Da qui è possibile raggiungere l’Ossario (900 m) che si staglia fiero davanti a noi.
Si prende ora la strada che procede nettamente in discesa (indicazioni) e la si segue fino a raggiungere l’ampio vallone di Val delle Trenche (attualmente i valloni sono poco leggibili all’escursionista medio ma per darvi un’idea 300 m sopra di noi si trova il famoso ponte sospeso) in prossimità del quale la strada con una piccola serie di tornanti ci conduce ad un altro crocicchio di strade forestali con indicazioni. Si badi bene di prendere l’indicazione corretta (percorso 11) che non è altro che la strada che continua in discesa a sinistra e che subito dopo lascia i Masi Alti (873) sempre a sinistra. Si continui sempre tenendo la strada principale fino a raggiungere contrada Casarotti, Pozzera fino a giungere a contrada Fecchiera. Fino a Fecchiera si possono prendere anche delle scorciatoie che tagliano i tornanti. Fecchiera costituisce un punto fondamentale del percorso. Bisogna correttamente individuarla e soprattutto individuare la strada forestale che prendendo avvio dietro un gruppo di case ci permette di attraversare comodamente la valle delle Erbe e risalire fino a contrada Pienegonda. Sbagliare in questo punto significa trovarsi molto più a valle di sant’Antonio con allungamento notevole del percorso. La contrada Pienegonda conserva su una delle sue case due affreschi: un Cristo e la B.V di Monteberico. Senza difficoltà (segnalazioni) si continua verso contrada Cavedao su strada che percorre la destra orografica di valle delle Erbe. Da Cavedao in breve si ritorna al piazzale di S’Antonio

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 2,606 ft

c. Casarotti

PictographWaypoint Altitude 2,096 ft

c. Cavedao

PictographWaypoint Altitude 2,115 ft

C. Fecchiera

PictographWaypoint Altitude 2,348 ft

C. Pianegonda

PictographWaypoint Altitude 2,432 ft

c. Pozzera

PictographWaypoint Altitude 2,559 ft

Forte Monte Maso

PictographWaypoint Altitude 2,868 ft

Masi Alti

PictographWaypoint Altitude 2,031 ft

Riva malunga

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