San Gregorio nelle Alpi: Bivacco Palia e Casera Ere
near Roncoi, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Roer – sentiero 851 – sentiero 853 – Bivacco Palia – sentiero 853 – Rifugio Casera Ere – Belvedere – sentiero 853 – Staolet - Roer
Da San Gregorio nelle Alpi si prosegue verso la località di Roncoi su Via Monte Pizzocco. In prossimità delle indicazioni per la chiesa di San Felice e Roncoi di Dentro (dal civico 76 al 97) si svolta a sx e si prosegue fino a Roer (747 m). Limitata possibilità di parcheggio nei pressi di un vascone (loc. Fontanelle). Si imbocca a dx l'evidente mulattiera (segnavia CAI 851) con indicazione per il bivacco Palia; dopo pochi metri si interseca una strada chiusa a servizio di un’antica casa a piloni, tipica della Valbelluna. Si prosegue dritti tra la vegetazione e dopo 10-15 minuti si confluisce nuovamente nella forestale in prossimità di alcuni casolari che espongono oggetti e attrezzi agricoli. Si segue la strada in salita per un breve tratto per poi svoltare a sx sull'antica mulattiera, ben segnalata. Questa si innalza nel bosco, attraversa per un'ultima volta la strada (in prossimità del parcheggio per Casera Ere) e dopo un traverso nel bosco giunge al dirupato crestone che scende dal monte Piz. Doppiato il crestone si incontra una comoda cengia attrezzata e con divertente tratto a saliscendi si entra nella boscosa Val Brentaz, da cui iniziano i primi scorci panoramici a valle. Ben presto si ricomincia a salire, prima a tornanti in mezzo agli abeti, superando la piccola grotta denominata “La tana dell'orso“, poi lungo canalini erbosi nel bosco sempre più rado fino al bivio tra la presa acquedotto e Forcella Intrigos. Entrambi i sentieri condurrebbero al bivacco Palia ma la deviazione a dx è obbligatoria in quanto il sentiero verso l’acquedotto risulta inagibile. Salendo al cospetto del Monte Fornel e del Sass dei Gnei si apre la vista sul Pizzocco e Pizzocchetto. Al successivo bivio con Forcella Intrigos si abbandona definitivamente il sentiero 851 a favore dell’853 che svolta a sx e in breve si raggiunge la radura dove sorge il bivacco Palia (1577 m - 1h 40’). Dal bivacco, sempre su sentiero 853, si giunge in breve sulla cresta prativa del monte Piz (a sx, croce di vetta, non segnalato). Tralasciata la traccia che sale a dx verso la cima del Pizzocco si prosegue in piano lungo una ripida zona di magri pascoli. Di fronte a noi si staglia il Monte Tre Pietre, mentre in basso a sx è già visibile il rifugio Casera Ere, nostra prossima meta. Terminato il traverso si scende a tornanti lungo una valletta detritica che riporta nel bosco. Dopo essersi congiunti con la mulattiera che porta a S. Felice, un breve strappo in salita (con caratteristico passaggio a fianco di un piccolo torrione) porta sul crinale dove sorge il rifugio Casera Ere, dal cui retro parte una scalinata che raggiunge il belvedere sulla valle del Piave. Dal rifugio si scende per alcuni minuti lungo la forestale fino ad un largo spiazzo con alcune panchine. Da qui si imbocca a dx il sentiero 853 che inizia a scendere nel bosco, attraversa un paio di volte la forestale e con le ultime serpentine arriva rapidamente in località Staolet. Da qui, lungo strada asfaltata, si torna al punto di partenza.
NOTE: in alternativa si può fissare il punto di partenza dal parcheggio di Casera Ere, raggiungibile imboccando la strada che sale a dx 200 m dopo Roer. Si risparmiano così circa 20-25 minuti di salita e 200 m D+. Fondamentale, in questo caso, rientrare per la forestale che serve il rifugio.
Da San Gregorio nelle Alpi si prosegue verso la località di Roncoi su Via Monte Pizzocco. In prossimità delle indicazioni per la chiesa di San Felice e Roncoi di Dentro (dal civico 76 al 97) si svolta a sx e si prosegue fino a Roer (747 m). Limitata possibilità di parcheggio nei pressi di un vascone (loc. Fontanelle). Si imbocca a dx l'evidente mulattiera (segnavia CAI 851) con indicazione per il bivacco Palia; dopo pochi metri si interseca una strada chiusa a servizio di un’antica casa a piloni, tipica della Valbelluna. Si prosegue dritti tra la vegetazione e dopo 10-15 minuti si confluisce nuovamente nella forestale in prossimità di alcuni casolari che espongono oggetti e attrezzi agricoli. Si segue la strada in salita per un breve tratto per poi svoltare a sx sull'antica mulattiera, ben segnalata. Questa si innalza nel bosco, attraversa per un'ultima volta la strada (in prossimità del parcheggio per Casera Ere) e dopo un traverso nel bosco giunge al dirupato crestone che scende dal monte Piz. Doppiato il crestone si incontra una comoda cengia attrezzata e con divertente tratto a saliscendi si entra nella boscosa Val Brentaz, da cui iniziano i primi scorci panoramici a valle. Ben presto si ricomincia a salire, prima a tornanti in mezzo agli abeti, superando la piccola grotta denominata “La tana dell'orso“, poi lungo canalini erbosi nel bosco sempre più rado fino al bivio tra la presa acquedotto e Forcella Intrigos. Entrambi i sentieri condurrebbero al bivacco Palia ma la deviazione a dx è obbligatoria in quanto il sentiero verso l’acquedotto risulta inagibile. Salendo al cospetto del Monte Fornel e del Sass dei Gnei si apre la vista sul Pizzocco e Pizzocchetto. Al successivo bivio con Forcella Intrigos si abbandona definitivamente il sentiero 851 a favore dell’853 che svolta a sx e in breve si raggiunge la radura dove sorge il bivacco Palia (1577 m - 1h 40’). Dal bivacco, sempre su sentiero 853, si giunge in breve sulla cresta prativa del monte Piz (a sx, croce di vetta, non segnalato). Tralasciata la traccia che sale a dx verso la cima del Pizzocco si prosegue in piano lungo una ripida zona di magri pascoli. Di fronte a noi si staglia il Monte Tre Pietre, mentre in basso a sx è già visibile il rifugio Casera Ere, nostra prossima meta. Terminato il traverso si scende a tornanti lungo una valletta detritica che riporta nel bosco. Dopo essersi congiunti con la mulattiera che porta a S. Felice, un breve strappo in salita (con caratteristico passaggio a fianco di un piccolo torrione) porta sul crinale dove sorge il rifugio Casera Ere, dal cui retro parte una scalinata che raggiunge il belvedere sulla valle del Piave. Dal rifugio si scende per alcuni minuti lungo la forestale fino ad un largo spiazzo con alcune panchine. Da qui si imbocca a dx il sentiero 853 che inizia a scendere nel bosco, attraversa un paio di volte la forestale e con le ultime serpentine arriva rapidamente in località Staolet. Da qui, lungo strada asfaltata, si torna al punto di partenza.
NOTE: in alternativa si può fissare il punto di partenza dal parcheggio di Casera Ere, raggiungibile imboccando la strada che sale a dx 200 m dopo Roer. Si risparmiano così circa 20-25 minuti di salita e 200 m D+. Fondamentale, in questo caso, rientrare per la forestale che serve il rifugio.
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