Activity

11/06/2023 San Gaetano (Valstagna)

Download

Trail photos

Photo of11/06/2023 San Gaetano (Valstagna) Photo of11/06/2023 San Gaetano (Valstagna) Photo of11/06/2023 San Gaetano (Valstagna)

Author

Trail stats

Distance
4.31 mi
Elevation gain
1,873 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
1,873 ft
Max elevation
1,745 ft
TrailRank 
61
Min elevation
510 ft
Trail type
Loop
Time
4 hours 18 minutes
Coordinates
642
Uploaded
August 13, 2023
Recorded
June 2023
Be the first to clap
Share

near Pian Zocchi, Veneto (Italia)

Viewed 117 times, downloaded 2 times

Trail photos

Photo of11/06/2023 San Gaetano (Valstagna) Photo of11/06/2023 San Gaetano (Valstagna) Photo of11/06/2023 San Gaetano (Valstagna)

Itinerary description

Giornata in memoria di Federico che ha terminato il suo sentiero, per dirla al modo di un noto scrittore, in modo inatteso, improvviso. L’uscita è volutamente semplice per permettere a chiunque di partecipare, mancano però Martina e Silvia, più che giustificate. L’obiettivo è quello di fare una parte dell’anello didattico di San Gaetano.

IN ESTREMA SINTESI
Distanza totale: 7 Km (2,4↑ 1,9↓ 2,7↔)
Altitudine massima: 530 m
Altitudine minima: 160 m
Dislivello assoluto: 370 m
Totale salita: 360 m
Totale discesa: 410 m
Tempo totale: 4h 20' (soste incluse)

San Gaetano. Quota 170 mt.
Un'oretta di macchina per raggiungere Valstagna da Padova, passato il centro lasciamo l'auto a San Gaetano negli ultimi posti a disposizione del piccolo parcheggio sulla destra lungo il Brenta, un po' nascosto, subito dopo il palazzo del doge Venoer. Ci avviamo a piedi verso Sasso Stefani, poco più avanti, dove in un piccolo bar facciamo una fugace colazione, un po' di baldoria ed il conteggio dei presenti oltre alle dovute presentazioni per chi è alla prima presenza. Torniamo sui nostri passi a San Gaetano attraversiamo la strada in prossimità del parcheggio, dall'altra parte una scalinata ed un cartello indicano la direzione per l'AVT, l'alta via del tabacco. Una scolaresca delle elementari fa meno casino, c'è fermento, fibrillazione, credo ci sia anche la gioia di essere in così tanti a questo particolare appuntamento. La partenza è subito salita vera, il percorso lascia il paese e si arrampica su un fondo ben lastricato verso il Col Carpenedi. Poco più su una tabella mi trae in inganno, siamo in località Crosara (0.4 km, 230 mt, 5') prendiamo a sinistra, in realtà da qui dovevamo rientrare, in buona sostanza facciamo il giro in senso inverso, me ne accrogerò più avanti, ad ogni modo il sentiero è piacevole, ombroso e fresco e visto la giornata calda e la quota bassa non ci dispiace. Il percorso segue per lunghi tratti un enorme muro a secco presumo di un vecchio terrazzamento, ogni tanto si apre e permette di vedere il versante opposto della valle e l'enorme cava sopra Valstagna. Raggiungiamo la val Roncobello (1.1 km, 340 mt, 25') lo deduco da una tabella presente lungo il sentiero. Proseguiamo dritti in leggera salita mentre ampi spazi ci permettono ora di vedere chiaramente la cava di fronte a noi e sopra Valstagna, proseguiamo a tratti protetti dall'ombra dei faggi ed accompagnati dalle zecche che, come avevo letto in alcuni blog, qui abbondano. Poco più avanti raggiungiamo un bivio con tabelle dove mi rendo conto che stiamo facendo il giro al contrario, poco male, prendiamo a destra e continuiamo in leggera salita verso località Pasi dove è presente appunto casa Pasi, famosa per i suoi evidenti e bellissimi terrazzamenti. Siamo ufficialmente nell'AVT, la vegetazione in questo tratto si dirada ed il sole si fa sentire, avevo letto della presenza di punti esposti sul sentiero che mi sento di escludere almeno per quanto da noi percorso, anche se sporadicamente il camminamento si restringe molto ed in alcuni tratti vi è anche una sorta di protezione che sinceramente non so quanto regge, non ho provato l’ebbrezza. Raggiungiamo infine un incrocio segnalato da tabelle (2 km, 400 mt, 48') dal quale si può chiudere l'anello di Crosara in tre modi, seguendo la tabella verde E03, l'idea di partenza, il cui percorso passa per col Dea Pontina (dove più tardi apprenderemo che si sta svolgendo una festa) oppure proseguire sull'AVT fino a raggiungere località Pasi ed infine con un giro più ampio fino al Cason dea Nosa in tutti i casi si rientra a San Gaetano passando per Crosara. Mi rendo conto che non è passata nemmeno un'ora, forse il giro è troppo breve, mi consulto con la truppaglia, Cippols suggerisce di raggiungere località Le Casarette e così facciamo, non prima però di aver mosso qualche passo in alto per vedere finalmente questa benedetta casa Pasi, effettivamente merita, soprattutto dall'alto dove i terrazzamenti sono ben visibili anche se non è possibile ammirare le possenti muraglie che li sostengono. Torniamo quindi indietro fino a raggiungere il bivio precedente per proseguire poi dritti in direzione Le Casarette. Troviamo ad un certo punto un grande anfiteatro, purtroppo non sono certo della posizione, che non ho segnato, ma posso ipotizzare che si trovi sulla Val dell'Olier, in cui la traccia si incunea disegnando un'ampia U rovesciata, nell'anfiteatro la roccia forma una specie di rifugio naturale formando un piccolo tetto sporgente sotto il quale vi è un piccolo capitello con la foto di un santo, qualche candela ed altri piccoli accessori. Ogni tanto si trovano dei cartelli lungo il sentiero anche se non ci sono degli incroci a confermare che siamo sulla strada giusta. Superata la Val dell'Olier si affronta uno strappo in salita agevolato da numerosi tornanti che serpeggiano sul versante della valle e consentono di superare un piccolo dislivello di circa 80 metri che ci porta verso quota 500. La boscaglia non è molto fitta e permette qua e là di ammirare il panorama verso Valstagna. L'arrivo il località Le Caserette è preceduto da un rudere dove è possibile notare la presenza dei terrazzamenti utilizzati per il tabacco ormai coperti dalla giovane vegetazione. Raggiungiamo infine località Caserette come si evince dalla tabella.

Località Casarette (3.5 km, 508 mt, 1h 45')
Qui abbiamo deciso di fare la nostra pausa pranzo, lasciamo quindi l'AVT e ci dirigiamo verso alcuni ruderi abbarbicati sul col Ventidueore, nome particolare che ha stuzzicato la mia curiosità, si chiama così perché qui il soleggiamento continua fino a due ore prima del tramonto che, per i contadini dei secoli scorsi, coincideva con le ore 24. Questo modo di misurare lo scorrere del tempo era basato sulle ore italiche, vale a dire ore tutte della stessa durata conteggiate a partire dal tramonto d’ogni giorno (ore 0) fino al tramonto del giorno successivo (ore 24). Per gli abitanti di Valstagna, che sorge al livello del fiume Brenta e si ritrova presto in ombra a causa dei monti circostanti, questo colle costituisce tuttora una meridiana naturale, quando l’ultimo sole illumina le Casarette, significa che mancano due ore al tramonto. Con una breve disgressione si arriva fin sulla punta del colle per godere del panorama sottostante ormai già noto, ma è un bel colpo d'occhio, poi ci appollaiamo sui gradini di uno degli edifici a consumare il frugale pasto, finito il quale torniamo al punto con le tabelle e riprendiamo il sentiero in direzione Valstagna. Il percorso si svolge ora quasi sempre in discesa, raggiungiamo la Val Verta dove la pendenza si accentua un pochino, ma senza presentare passaggi complicati, ogni tanto enormi muri a secco ci fanno da guida, scendiamo un lungo tratto di sentiero a gradoni fino a raggiungere alcune tabelle (4.2 km, 330 mt, 2h 40') all'altezza delle quali lasciamo l'AVT per scendere verso Valstagna. Il sentiero che ora percorriamo è reso interessante dalle numerose opere espotivie disseminate lungo il percorso, ce ne sono nel sentiero principale, ma altre sono presenti lungo deviazioni o anelli segnalati che non abbiamo fatto per questioni di tempo. Alcune opere hanno proprio una targa con tanto di nome della stessa e dell'autore, la supermatita che significa "quando è l'uomo che disegna il paesaggio" corrisponde alla fine del sentiero il quale sbuca in via Col Mezzorigo (4.6 km, 245 mt, 3h 5') nella contrada appunto Mezzorigo di Valstagna. Ci ricompattiamo e nel mentre osservo abili canoisti destreggiarsi sul Brenta. Qui ci perdiamo un attimino, nel senso che cerchiamo una via breve che ci riporti verso San Gaetano, ma alla fine dobbiamo desistere passando per il centro del paese e tutto sommato ne vale la pena percorrere le piccole e caratterisitche viuzze della contrada. In questo dolce passeggiare incontriamo una bella signorina a cui chiediamo indicazioni, la persona è un fiume in piena, sciolina indicazioni con tale gioia e partecipazione che ci lascia a bocca aperta, poi scopriamo, incuriositi dalla sua favella, che trattasi di un assessore, all'ambiente? Non sono sicuro, non ricordo, peccato non aver fatto un selfie insieme a lei perché ci ha lasciato un bellissimo ricordo ed una bella impressione. Il pellegrinaggio ci porta a percorrere via Monsignor della Zuanna, poi via Fontoli ed infine via ponte Subiolo che era il secondo obiettivo di giornata. Sulla strada è evidente il cartello con alcune indicazioni sulla grotta dell'Elefante Bianco, ci sono anche alcuni posti auto per parcheggiare. Il laghetto di Subiolo che sovrasta la grotta si raggiunge in pochi minuti. Si devono attraversare i cortili delle case sopra la statale, mi fa un certo che, mi sembra di entrare in casa d'altri, ma non vedo vie alternative, superate le case il sentiero si incunea tra gli alberi e sbocca in un ambiente completamente diverso, sembra di entrare in un altro mondo, il laghetto oggi è torbido a causa delle recenti piogge, come era scritto nel cartello, ma immagino le sue acque cristalline. Siamo tutti euforici, chi corre tra i massi vestiti di muschio, chi saltella da una pietra all'altra e chi osserva divertito, la tentazione è forte, tuffarsi per un bagnetto, ma mancano il coraggio ed il costume. Bel finale, una conclusione rinfrescante, a malincuore lasciamo il Subiolo e percorriamo l'ultimo tratto di strada che ci porta al parcheggio di San Gaetano.

San Gaetano (7 km, 170 mt, 4h 20′)

View more external

Waypoints

PictographWaypoint Altitude 512 ft
Photo ofSan Gaetano. Quota 170 mt. Photo ofSan Gaetano. Quota 170 mt. Photo ofSan Gaetano. Quota 170 mt.

San Gaetano. Quota 170 mt.

Parcheggio lungo la statale verso il Brenta, dopo il palazzo del doge a San Gaetano, si attraversa la strada, ci si inoltra nel borgo e si inzia a salire tra le case.

PictographWaypoint Altitude 755 ft
Photo ofCrosara (0.4 km, 230 mt, 5') Photo ofCrosara (0.4 km, 230 mt, 5') Photo ofCrosara (0.4 km, 230 mt, 5')

Crosara (0.4 km, 230 mt, 5')

Sono poche centinaia di metri ma la salita è ripida, ma facile considerando il fondo stradale

PictographWaypoint Altitude 1,115 ft
Photo ofRoncobello (1.1 km, 340 mt, 25') Photo ofRoncobello (1.1 km, 340 mt, 25') Photo ofRoncobello (1.1 km, 340 mt, 25')

Roncobello (1.1 km, 340 mt, 25')

La val Roncobello è la prima insenatura che si trova sul percorso

PictographWaypoint Altitude 1,283 ft
Photo ofInnesto su AVT (1.15 km, 390 mt, 35') Photo ofInnesto su AVT (1.15 km, 390 mt, 35')

Innesto su AVT (1.15 km, 390 mt, 35')

L'innesto sull' alta via del tabacco è segnalato da tabelle, si può procedere in entrambe le direzioni dipende da cosa si vuole fare, in entrami i casi si può rientrare a San Gaetano

PictographWaypoint Altitude 1,332 ft
Photo ofPunto di inversione (2 km, 400 mt, 48') Photo ofPunto di inversione (2 km, 400 mt, 48') Photo ofPunto di inversione (2 km, 400 mt, 48')

Punto di inversione (2 km, 400 mt, 48')

Da qui si può chiudere l'anello di Crosara in tre modi: Seguendo la tabella verde E03, la via più beve, il cui percorso passa per col Dea Pontina Proseguire sull'AVT fino a raggiungere località Pasi Proseguire oltre casa Pasi fino al Cason dea Nosa In tutti e tre i casi si rientra a San Gaetano per vie più o meno lunghe

PictographWaypoint Altitude 1,683 ft
Photo ofLe Casarette (3.5 km, 508 mt, 1h 45') Photo ofLe Casarette (3.5 km, 508 mt, 1h 45') Photo ofLe Casarette (3.5 km, 508 mt, 1h 45')

Le Casarette (3.5 km, 508 mt, 1h 45')

Qui abbiamo deciso di fare la nostra pausa pranzo, lasciamo quindi l'AVT e ci dirigiamo verso alcuni ruderi abbarbicati sul col Ventidueore.

PictographWaypoint Altitude 1,683 ft
Photo ofBivio località Casarette

Bivio località Casarette

Lasciati i ruderi torniamo al bivio e proseguiamo sull'AVT in direzione opposta dalla quale siamo arrivati

PictographWaypoint Altitude 1,171 ft
Photo ofBivio dove lasciamo l'AVT (4.2 km, 330 mt, 2h 40') Photo ofBivio dove lasciamo l'AVT (4.2 km, 330 mt, 2h 40') Photo ofBivio dove lasciamo l'AVT (4.2 km, 330 mt, 2h 40')

Bivio dove lasciamo l'AVT (4.2 km, 330 mt, 2h 40')

Scendiamo un lungo tratto di sentiero a gradoni fino a raggiungere alcune tabelle all'altezza delle quali lasciamo l'AVT per scendere verso Valstagna

PictographWaypoint Altitude 873 ft
Photo ofInnesto su via Mezzorigo (4.5 km, 245 mt, 3h 5′) Photo ofInnesto su via Mezzorigo (4.5 km, 245 mt, 3h 5′) Photo ofInnesto su via Mezzorigo (4.5 km, 245 mt, 3h 5′)

Innesto su via Mezzorigo (4.5 km, 245 mt, 3h 5′)

Dal bivio precedente a qua si percorre il sentiero Coltiva l'arte che espone opere diciamo naturali.

PictographWaypoint Altitude 512 ft

Innesto su via Monsignor dalla Zuanna (5 km, 160 mt, 3h 35')

Attraversata la contrada lungo piccole viuzze, scalette, corridoi, ci portiamo si via Zuanna

PictographWaypoint Altitude 538 ft
Photo ofIndicazioni per laghetto di Subiolo (5.85 km, 170 mt, 3h 50')

Indicazioni per laghetto di Subiolo (5.85 km, 170 mt, 3h 50')

Lungo la strada principale si perviene a Ponte Subiolo dove un evidente cartellone indica per la grotta dell'elefante bianco alla quale si accede tramite il laghetto di Subiolo

PictographWaypoint Altitude 554 ft
Photo ofLaghetto di Subiolo (6 km, 165 mt, 3h 55') Photo ofLaghetto di Subiolo (6 km, 165 mt, 3h 55') Photo ofLaghetto di Subiolo (6 km, 165 mt, 3h 55')

Laghetto di Subiolo (6 km, 165 mt, 3h 55')

E' veramente ad un tiro di fionda, 5 minuti di orologio anche meno, e ne vale veramente la pena. Se di recente non ha piovuto l'acqua è cristallina.

PictographWaypoint Altitude 512 ft

Parcheggio (7 km, 170 mt, 4h 20')

Comments

    You can or this trail