Saepinum
near Altilia I, Molise (Italia)
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Itinerary description
Visita all'antica città romana di Saepinum. Costruita accanto all'antico tratturo che collegava Pescasseroli con Candela, fu punto di snodo tra i territori del Sannio, quello dei Peligni, l'Irpinia e la Daunia. La valle era abitata dalla popolazione dei Sanniti, i quali cercarono di resistere all'espansione romana sino a quando durante le Guerre Puniche non si allearono con Annibale scatenando l'ira di Roma, questa piegò i Sanniti mediante rivolte accerchiamenti e indebolimento economico nel corso del II secolo a.C. La città di Saepinum, in precedenza fortificazione Sannita divenne demanio romano sino alla caduta dell'Impero.
La città venne inizialmente abbandonata dopo secoli di benessere per via delle incursioni dei saraceni che spinsero gli abitanti a rifugiarsi in aree più difendibili. Durante il Medioevo la città venne di nuovo abitata in quanto ancora snodo fondamentale del tratturo, i materiali di epoca romana vennero utilizzati per costruire nuovi edifici mutandone la forma e l'utilizzo. Lentamente la città perse di valore e importanza e gran parte del complesso scomparve sotto terra o rimescolato per nuovi usi fino a quando negli anni '70 dell'800 non venero seguiti i primi scavi archeologici. Ne seguirono altri negli anni '50 sino agli ultimi più recenti che hanno ridonato vita al sito anche se molto è ancora sepolto e incluso in aree private.
Il sito archeologico è molto piccolo, vi si può accedere su due punti, o da Porta Torrevecchia o da quella Tammaro, in entambe si può lasciare la macchina.
L'ingresso è gratuito, vi è un punto informativo e un piccolo museo, vi sono anche dei bagni molto puliti e gratutiti, un piccolo bar si trova fuori Porta Torrevecchia.
Nel sito si passeggia in armonia con la natura e con i monumenti decaduti, da vedere il famoso Teatro sul quale nel corso del '700 vennero realizzate delle abitazioni, le mura con le sue 35 torri, i resti del Foro e della Basilica Forense, le 4 porte di ingresso. Quella di Torrevecchia che guarda verso i monti del Molise e la Campania, la porta Tammaro rivolta verso il fiume omonimo, la porta Benevento che guarda verso Sepino e la Campania e infine la porta Bojano in direzione dell'omonima piana.
Fuori della porta Benevento è posibile vedere il Mausoleo di Caius Ennius Marsus, mentre fuori della porta Bojano quello di Publius Numisius Ligus.
Il giro anche se breve permette di osservare con minuzia molti particolari che un sito molto più grande non permetterebbe di fare per questioni di tempo.
Il caldo torrido ci ha abbrustoliti, ma ne è valsa la pena.
La città venne inizialmente abbandonata dopo secoli di benessere per via delle incursioni dei saraceni che spinsero gli abitanti a rifugiarsi in aree più difendibili. Durante il Medioevo la città venne di nuovo abitata in quanto ancora snodo fondamentale del tratturo, i materiali di epoca romana vennero utilizzati per costruire nuovi edifici mutandone la forma e l'utilizzo. Lentamente la città perse di valore e importanza e gran parte del complesso scomparve sotto terra o rimescolato per nuovi usi fino a quando negli anni '70 dell'800 non venero seguiti i primi scavi archeologici. Ne seguirono altri negli anni '50 sino agli ultimi più recenti che hanno ridonato vita al sito anche se molto è ancora sepolto e incluso in aree private.
Il sito archeologico è molto piccolo, vi si può accedere su due punti, o da Porta Torrevecchia o da quella Tammaro, in entambe si può lasciare la macchina.
L'ingresso è gratuito, vi è un punto informativo e un piccolo museo, vi sono anche dei bagni molto puliti e gratutiti, un piccolo bar si trova fuori Porta Torrevecchia.
Nel sito si passeggia in armonia con la natura e con i monumenti decaduti, da vedere il famoso Teatro sul quale nel corso del '700 vennero realizzate delle abitazioni, le mura con le sue 35 torri, i resti del Foro e della Basilica Forense, le 4 porte di ingresso. Quella di Torrevecchia che guarda verso i monti del Molise e la Campania, la porta Tammaro rivolta verso il fiume omonimo, la porta Benevento che guarda verso Sepino e la Campania e infine la porta Bojano in direzione dell'omonima piana.
Fuori della porta Benevento è posibile vedere il Mausoleo di Caius Ennius Marsus, mentre fuori della porta Bojano quello di Publius Numisius Ligus.
Il giro anche se breve permette di osservare con minuzia molti particolari che un sito molto più grande non permetterebbe di fare per questioni di tempo.
Il caldo torrido ci ha abbrustoliti, ma ne è valsa la pena.
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