ROVOLON
near Rovolon, Veneto (Italia)
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Waypoints
Ruderi castello di san Giorgio
Ruderi del Castello di S. Giorgio La fortificazione esisteva già nel 1232, come presidio sul territorio; la sua esistenza non durò a lungo, in quanto già all'inizio del '300 subì le incursioni di Cangrande della Scala che la fece incendiare. Nel 1373 si presentava già in stato di abbandono, con soltanto una torre che rimase a testimonianza della sua funzione originale.
La Crose
El Casteo dee Roche” dei Maltraversi. Questa struttura medievale era posta su due spuntoni rocciosi. Purtroppo in quello di destra ora non c’è più traccia di resti di mura e vi è stata posta una grande croce in metallo che risale a pochi decenni fa.
Ea Pria del Calcagno
“Ea Pria del Calcagno” . Un grosso masso trachitico che presenta un foro e una croce, collocato circa a metà strada del sentiero di destra che sale al “Passo Fiorine”
Salto della volpe
Si tratta di un punto panoramico che offre una suggestiva visuale sui Colli Euganei centrali. Di fronte svetta il monte Altore e, sullo sfondo, distinguiamo solitario il monte Lozzo. A sinistra rocca Pendice e il monte Venda mentre in lontananza possiamo distinguere il monte Pirio con la sua riconoscibile parete rocciosa. Dal bosco di castagno emergono aree rocciose, alcune delle quali esposte al sole, in cui possiamo trovare il fico d'india nano, originario degli altipiani rocciosi dell'America centrale.
Grotta di Santa Felicita
Grotta naturale posta a fianco dell'antica chiesa di Sant'Antonio Abate. Al suo interno si trova una delle sorgenti d'acqua più elevate dei Colli Euganei. Secondo la tradizione, tra l'VIII e il IX secolo vi abitò Santa Felicita, che avrebbe rinunciato ad agi e ricchezze per condurre in questo luogo una vita eremitica. Le sue spoglie vennero sepolte nella Basilica di Santa Giustina a Padova e si diffuse una radicata devozione popolare nei suoi confronti, favorendo presenze monastiche anche nei pressi della grotta sul Monte della Madonna.
ANTONIO
La chiesa è stata costruita sui resti di un antico monastero ed è dedicata a Sant'Antonio Abate. Considerato da sempre patrono protettore degli allevatori e degli animali domestici, visse in Egitto nel IV secolo dove fondò il monachesimo orientale. Un primo monastero maschile abitato dai benedettini risale al '200; nel 1405 il cenobio risulta disabitato e in rovina e diventa una dipendenza dell'abbazia di S. Giustina. Testimoni di questo periodo sono gli stemmi scolpiti nella pietra sul timpano del portale d’ingresso: una corona regale su cui si erge la croce, tra un ramo di palma (simbolo del martirio di S. Giustina) e un ramo di ulivo (simbolo di pace). Nel XVII secolo passa alle dipendenze dell'abbazia di Praglia, fino all'editto napoleonico che ne sancisce la soppressione. Dell'antico cenobio rimane solo un muro perimetrale e la chiesa con l'alto campanile, che fortunatamente sono stati conservati mediante delle opere di ristrutturazione eseguite da privati, l'ultima avvenuta nel 1980. l 17 gennaio, giorno in cui si festeggia Sant'Antonio Abate, la parrocchia di Teolo organizza una sagra chiamata “Sant'Antonio del porseeto” in ricordo della tradizionale benedizione degli animali domestici e all’uso che avevano nel Medioevo i monaci dell’ordine di Sant’Antonio di tenere presso di sé un maialino da destinare ai poveri e ai malati.
Bivio Fiorine
Parco Lieta Carraresi, più comunemente noto come Passo Fiorine, è situato tra il monte della Madonna e il monte Grande. Lo spazioso prato e la presenza di boschi di castagno, rovere e ciliegio selvatico rappresenta il luogo ideale per scampagnate, viste panoramiche meravigliose e i più romantici possono ammirare il cielo stellato della sera.
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